14 maggio 2009

Hanno riso di Einstein


I miei tre lettori mi perdoneranno se la prendo un po' alla lontana, ma mi è capitato di recente di notare come un sacco di gente confonda, per ignoranza o malafede, fra condizioni necessarie e condizioni sufficienti. I fuffivendoli che abbondano in rete come nel mondo reale, ad esempio, quando vedono che un coro di risate risponde all'offerta di contatto con gli alieni, cura del cancro mediante cartilagine di squalo, pipì di gatto o clisteri di infuso di peperoncino o di comunicazione telepatica con le zucchine, ribattono subito "Ah, sì, ridete, ridete! Hanno riso anche di Einstein e Newton, lo sapete?". Ma, faceva notare Carl Sagan, hanno riso anche di Bozo il Clown.

Questo non vale solo fra i venditori di fuffa, per dire. Molta gente è convinta che siccome le grandi verità fanno incazzare la gente, far incazzare qualcuno è condizione sufficiente per aver detto una grande verità. Non lo è: è una condizione (semmai) necessaria. Dire che la mamma di Gianfranco Fini va con i marinai per pochi soldi, e dà spesso il resto, magari lo farà incazzare, ma non è per questo una verità - e anche se lo fosse, non sarebbe particolarmente profonda o importante.

Per dire, il mio collega C. è vivo grazie alla sua passione per l'alpinismo e nonostante gli sforzi che la BBC ha fatto per ammazzarlo, sforzi derivanti proprio da questa confusione fra condizioni necessarie e sufficienti.

C. ha qualche anno più di me, è un nerd inguaribile, adora il dottor Who e Star Trek, ha una tazza da caffè a forma di Dalek e sullo sfondo del desktop un collage delle assistenti del dottor Who, vota Tory, adora Margaret Thatcher e legge il Sun. Per oltre vent'anni ha fatto il soldato, arruolandosi a 17 anni e congedandosi verso la fine degli anni '90, ed è uno di quei tipi che sono stati più o meno dovunque le forze armate inglesi abbiano avuto basi o teatri operativi, dalla Germania al Kosovo, dalla Bosnia all'Iraq.

Nel 1982 è stato alle Falkland, e non in vacanza. Quando gli argentini invasero le isole, lui era a fare alpinismo, in un'epoca in cui non esistevano i telefoni cellulari, con il risultato che l'unità a cui apparteneva partì senza di lui. C. partì in aereo per Ascension e da lì raggiunse il convoglio in elicottero con altri ritardatari, ma venne aggregato ad una differente unità. Il risultato fu che non era a bordo della Sir Galahad quando fu colpita e incendiata dalle bombe argentine (il suo sostituto fu uno dei 48 morti di quel bombardamento), ma si ritrovò ad attaccare Goose Green con i Parà - una delle due battaglie di quella guerra abbastanza disperate da far meritare ad uno dei partecipanti la Victoria Cross (alla memoria).

Dice, e che c'entra la BBC?

Eh, c'entra. Perchè i giornalisti della BBC erano dei coraggiosi cronisti alla ricerca della verità ad ogni costo, anche quando quella verità non aveva, alla fine dei conti, alcuna importanza per il pubblico: dava fastidio a qualcuno, quindi doveva essere importante.

Durante un briefing riservato, la BBC ricevette delle informazioni che dovevano servire, nelle intenzioni del Ministero della Difesa, ad aiutare i giornalisti a preparare storie e resoconti a guerra finita. Disgraziatamente, i funzionari del MoD si fidarono di un gentlemen's agreement con i giornalisti e non pensarono fosse necessario far loro firmare l'Official Secrets Act - anche per evitare accuse di aver censurato i giornalisti con la minaccia di azioni giudiziarie; durante questo briefing i giornalisti vennero informati che gli aerei argentini stavano causando seri problemi alla flotta, arrivando a bassissima quota da terra, coperti dalle asperità del terreno che disperdevano le onde radar, e sbucando sul mare ad una distanza dalla flotta così ridotta che non c'era letteralmente il tempo di aprire il fuoco contro di loro prima dello sgancio delle bombe - ma che per fortuna, a causa dello sgancio a bassissima quota, la spoletta delle bombe non faceva in tempo ad armarsi, col risultato che tredici bombe da mezza tonnellata avevano colpito le navi inglesi per poi rimbalzare in mare senza esplodere.

Il BBC World Service diffuse la notizia quel giorno stesso, e gli argentini montarono immediatamente sistemi di ritardo sulle bombe, che da un lato prolungavano il tempo di caduta, e dall'altro "frenavano" le bombe permettendo agli aerei di uscire dall'area interessata dall'esplosione, e quindi rendendo possibile un tempo di innesco minore. Dopo questi cambiamenti, gli inglesi persero HMS Ardent, HMS Antelope, HMS Coventry, RFA Sir Tristram e RFA Sir Galahad. HMS Argonaut e HMS Brilliant vennero gravemente danneggiate.

Identicamente, un giornalista embedded comunicò a Londra che i Parà si stavano preparando ad attaccare Goose Green, e di preparare spazio nei prossimi notiziari per un reportage speciale. E il BBC World Service lo fece - annunciando al mondo con qualche ora di anticipo che i Parà stavano per attaccare e permettendo alle truppe argentine di preparare un'accoglienza particolarmente calorosa per C. e i Parà.

(nota per i complottisti: H. Jones, comandante del 2 Para, promise che avrebbe fatto il possibile per far incriminare i giornalisti coinvolti per alto tradimento; fu ucciso poche ore dopo nell'attacco a Goose Green, e in seguito insignito della Victoria Cross alla memoria).

In entrambi i casi, la difesa della BBC fu la stessa: era la verità, i giornalisti non avevano un obbligo legale al silenzio, e pertanto dovevano riportare i fatti così com'erano - qualunque deviazione da questo principio sarebbe stato una forma di censura o per lo meno di autocensura. Il fatto che abbia causato tanti problemi dimostra che si trattava di una verità importante che non potevano fare a meno di divulgare.

In tempi più recenti, dopo che lo scorso anno il principe Harry ha prestato servizio in Afghanistan, alti lamenti si sono levati, soprattutto da parte della stampa progressista, contro l'esecrabile autocensura che aveva fatto sprofondare i giornali inglesi ad un livello di degradazione morale mai visto neanche con la Pravda dei tempi staliniani: mantenere segreta la notizia, solo perchè divulgarla avrebbe causato sicuramente un'enorme ondata di attacchi contro tutte le basi e posizioni della Household Cavalry era un episodio gravissimo, una censura peggiore di qualsiasi cosa mai vista in Unione Sovietica o sotto il maccartismo, un imperdonabile episodio di servilismo. Era una notizia, era vera, andava pubblicata subito, proprio perchè la si voleva tenere segreta - indipendentemente dai motivi o dalle conseguenze.

Quando Bob Quick si è fatto fotografare mentre entrava a Downing Street e portava sotto il braccio dei documenti riservati aperti alla pagina sbagliata, lui si è dovuto dimettere, ma nessuno ha pensato neanche per un istante di chiedere ai giornalisti di ritardare di qualche ora la pubblicazione di quelle foto: sapevano che sarebbe stato inutile, anzi il solo tentativo avrebbe suscitato grida di "censura". Le foto andavano pubblicate subito, anzi mettendo in evidenza che quelli lì erano proprio i piani per una vasta operazione antiterrorismo, anche se la notizia in sè non avrebbe avuto alcuna conseguenza se non quella di far fallire la medesima operazione: per il fatto stesso di essere stata pubblicata la notizia annullava tutto il proprio contenuto informativo, facendo riferimento ad un'operazione che essendo stata portata all'attenzione del pubblico veniva cancellata. La notizia avrebbe dovuto essere, semmai, "Giornalisti fanno fallire vasta operazione antiterrorismo. Cazzo se siamo bravi, eh".

Sia chiaro che non sto, qui, invocando alcuna forma di censura o di autocensura: mi limito a chiedermi se abbia un senso pubblicare delle non-notizie, nel senso di fatti veri il cui contenuto informativo è nullo per il pubblico, col solo risultato di danneggiare, spesso pesantemente, il pubblico interesse. La risposta che dà la stampa, qui, è sì per default, ma nessuno, finora, è stato in grado di spiegarmene il motivo. Magari uno dei miei tre lettori ci riesce.

20 commenti:

Unknown ha detto...

Scusa, ma io ricordavo che gli argentini usassero il Pukara', una versione militare di aermacchi (lo stesso delle frecce tricolori) con sopra dei silkworm cinesi.

Sbaglio?

Yossarian ha detto...

Per me non ha senso e in questi casi dovrebbero censurare, proprio perche' sono delle non-notizie, e c'e' di mezzo la sicurezza nazionale (era la prassi durante la seconda guerra mondiale e mi pare che abbia funzionato). Se ci si aspetta che lo facciano i giornalisti, campa cavallo.
I capiservizio e i capiredattori non pensano in termini di quante vite metteranno in pericolo, ma se domani 'bucheranno' la notizia.
Non sapevo di quella storia sulla BBC, molto interessante Eugenio (un altro copia e incolla e saccheggia, hehehe, grazie).
Pero' sapevo di un'altra teoria complottista sulle Falkland, che vede i sovietici fornire tramite 'terzi' informazioni satellitari non troppo circostanziate, ma sufficienti ai Mirage e ai Pucara' argentini per pestare duro, sulla disposizione della flotta britannica. Il tutto perche' Mosca era curiosa di vedere come avrebbe reagito una delle flotte piu' efficienti della Nato ( almeno sulla carta), ad attacchi aerei lanciati da basi terrestri, e quella era un'occasione irripetibile. Lo so che l'idea che i sovietici forniscano informazioni a una giunta fascista sembra quantomeno curiosa, ma del resto era il 1982 e si era al culmine della Guerra Fredda.
Il mio parere personale e'questa ipotesi non e' poi cosi' folle come sembra, anche se fra sbroc e verita' ovviamente c'e' di mezzo il mare (in questo caso l'Atlantico del Sud).

Palmiro Pangloss ha detto...

Ci provo.... spe' che mi concentro.... ... ... No. Non mi riesce, ma una ragione ci sara'. Pero', se permetti e senza recare offesa a quegli uomini morti per oggettiva colpa dei giornalisti che hanno pubblicato quelle notizie, mi fa piu' paura ed e' piu' rilevante l'autocensura o la censura. Sara' che sto in Italia dove poco fa in TV il ministro della difesa difendeva i "ragazzi di Salò". BTW quella merda di Vespa gli aveva messo di fronte quel minus di Paolo Ferrero che e' riuscito, per difendere la Repubblica e la Resistenza, ad impelagarsi su Hiroshima.

Augusto ha detto...

Forse, dire che gli inglesi sono dei incoglioniti é troppo semplice...
Ma da quello che leggo ultimamente...

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Uriel: sbagli, o meglio confondi. I Pucarà sono bimotori turboprop antiguerriglia, non credo che ce la facciano affatto a montare missili stand-off (e comunque di certo non hanno i datalink). Se non vado errato sono certificati per montare i Martin Pescador, radiocomandati di prima generazione a corto raggio (4-5 km). Gli argentini avevano una piccola flotta di Super Etendard francesi con un totale di 5 Am.39 Exocet con cui affondarono lo Sheffield e l'Atlantic Conveyor (che portava munizioni, elicotteri e alcuni Harrier della RAF: da solo, quell'affondamento fece quasi fallire la missione). Licio Gelli, che era molto vicino alla giunta argentina, si adoperò per farne arrivare altri ma se non ho capito male l'opera di dissuasione dell'MI6 fu efficace.

Un'altra nave inglese fu danneggiata da un Exocet versione Mm.38 (superficie-superficie) il cui lanciatore era stato rimosso da una fregata argentina e montato su un camion piazzato sulla costa dell'isola.

Per quanto ne so, gli argentini all'epoca non avevano alcun Silkworm - fra l'altro all'epoca il Silkworm era la prima generazione, non era un vero sea-skimmer e mi pare potesse addirittura essere ingaggiato dai Sea Dart, quindi la minaccia sarebbe stata alquanto minore.

L'aeronautica argentina, comunque, aveva degli Aermacchi, non credo i 339 della PAN ma sospetto qualcosa come gli MB325, sia per addestramento che per appoggio tattico.

restodelmondo ha detto...

Bella storia, adesso la passo al mio amico storico (la prossima volta che viene a Londra ve lo presento).

Sulla censura, un commento: credo che un conto sia dare la notizia *prima* dei fatti e un altro sia darla *dopo*. In questo senso, l'esempio dei "ragazzi di Salo'" non si applica alla situazione argentina.

"L'opera di dissuasione dell'MI6 fu efficace" e' molto "offer you can't refuse" - o sbaglio?

Palmiro Pangloss ha detto...

@Eugenio: Che mi ricordi la marina argentina, non l'aviazione, aveva gli MB326 ed i 339. Entrambi furono usati alla Falkland armati di razzi, bombe a caduta libera e cannoncini operando da Port Stanley e cogliendo anche qualche successo cotnro il naviglio leggero e da sbarco inglese. Anzi, che mi ricordi assieme ai Pucara' erano gli unici aerei da combattimento ad operare dalle isole.

Yossarian ha detto...

@Eugenio: sono di fretta e non posso controllare, ma mi pare che gli argentini abbiano usato i Pucara'alle Falkland anche se non in un ruolo antinave. (forse recon?)
Quanto al Silkworm, e anche qui sono di fretta e quindi mi scuso per eventuali svarioni, credo che sia nella prima versione, sia in quella che ha affondato una fregata israeliana nell'86, si tratti di un missile antinave non progettato per l'impiego da parte di piattaforme aeromobili, un po' come lo Styx o il Sandal, e come giustamente fai notare non e' un vero sea-skimmer come l'Exocet o l'Harpoon.

amaryllide ha detto...

Tony Blair sarà ospite d'onore al Meeting di Cl
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/rimini/2009/05/14/177235-tony_blair_sara_ospite_onore_meeting.shtml

ciao, Euge'

Eugenio Mastroviti ha detto...

@RdM: si, sospetto che si trattasse di quel tipo lì di dissuasione. Tutto il male si può dire della Thatcher, ma i suoi servizi di intelligence, quando si degnava di usarli, erano ancora competenti.

@Palmiro, Yossarian: sì, i Pucarà sono stati usati, e insieme agli Aermacchi erano in effetti gli unici a poter volare dalle isole - dopo il raid del Vulcan 607 gli argentini non volevano rischiare aerei più "preziosi" come i Mirage o i Super Etendard. Qualche Pucarà fu distrutto nel raid dello Special Air Service a Pebble Island e qualche altro fu abbattuto dagli Harrier, ma diversi sopravvissero fino alla fine, tanto che gli inglesi se ne portarono a casa almeno un paio perfettamente funzionanti.

Eugenio Mastroviti ha detto...

@amaryllide: eh, lo so, lo so.

Palmiro Pangloss ha detto...

@RDM: ho citato i "ragazzi di Salò" solo per chiarire il livello della nostra stampa, ed i relativi problemi.

Anonimo ha detto...

essendo uno nuovo di queste parti vorrei lanciare un sasso sulla finestra e chiedere magari,che ne pensarono al tempo dei fatti argentini le mogli e i figli di quelli che morirono in conseguenza di quelle "notizie".altro sasso:chi se ne frega di quali cazzo di aerei usavano gli argentini....e adesso scappo a gambe levate! saluti,mauro.

Eugenio Mastroviti ha detto...

@anonimo-mauro: non so mogli e figli, non ne conosco, ma so che chi c'è andato vicino vorrebbe incontrare quei giornalisti per commentare di persona sulla loro dedizione alla divulgazione di certe notizie.

Per gli aerei: eh, lo so, ma gli appassionati di storia militare sono una razza strana.

Anonimo ha detto...

volevo dire:prima ancora di parlare di censura o autocensura bisognerebbe parlare di senso di responsabilità,di intelligenza,al limite di senso della storia.ci sono esempi di cialtroni tutti i giorni,come quello che parla di musi gialli,o quello che santifica cuba,entrambi accomunati dallo scarso spessore morale,che non hanno neppure il pudore di avere dei dubbi.per quanto riguarda gli appassionati di aerei,mi scuso,non volevo offendere.saluti,mauro.

Palmiro Pangloss ha detto...

@Mauro: Chi parla di musi gialli - senza nemmeno essere John Wayne! - e chi santifica Cuba li disprezzo allo stwesso modo (il primo mi fa piu' paura), ma non ammazzano nessuno. Qui si parla di gente che fa morire altra gente e compromette gli interessi della collettivita'.

Anonimo ha detto...

@palmiro:sono daccordo con te,portavo due esempi di persone che non hanno dubbi oggi su quello che scrivono (il secondo fà confusione addirittura su quale aeroporto sta vicino al pentagono per sostenere le sue tesi idiote sul 11/09).forse esagero,ma sono personaggi capaci di dire tutto e il contrario di tutto. saluti,mauro.

Anonimo ha detto...

e io che mi chredevo che quelli della bbc erano buoni e intelligienti! Allora non ci resta altro che Emilio Fede!

Palmiro Pangloss ha detto...

@Anonimo: Babbo Natale non esiste :-)

Anonimo ha detto...

I giornalisti britannici, per uno scoop, un po' di pubblicita', uno scatto di carriera, un aumento della tiratura/ascolto del giornale per cui lavorano venderebbero la madre ai trafficanti romeni del sesso.
In materia di ipocrita opportunismo sono peggio dei loro parlamentari che siedono nel "Tempio della Democrazia".
Ed un giorno verra' fuori lo scandalo delle loro "note spese" gonfiate.