22 settembre 2005

Campagna elettorale

Ho gia' menzionato il fatto che alle primarie, se ce la faccio a votare, votero' per Ivan Scalfarotto. Sul suo sito sono stati pubblicati i manifesti elettorali. Il primo mi piace particolarmente, ma anche il secondo non e' male.

Se avete una stampante a colori, magari, stampatene una copia e appendetela dove la gente puo' vederla. E speriamo di poter andare a votare senza tapparci il naso, stavolta...

15 settembre 2005

Lettera all'Home Office

Questo e' il testo della lettera che ho inviato tempo fa all'Home Office - il ministero degli Interni inglese, che si occupa anche di questioni come immigrazione e cittadinanza; l'ho anche mandata per conoscenza al Times.

Sir,

as a foreign citizen, is there any chance that, if I promise to blow up a few Tube carriages in the next few years, I could receive the same benefits that were accorded to the 7/7 and 21/7 bombers?
One of the bombers - Mohammed Sidiqe Khan, i believe, but I might be wrong - received a handsome lump sum to buy a house, and frankly, my wife has her eyes on a very nice property in Finchley and is giving me hell - you know women. A lump sum to use as a deposit would be a real Godsend. Uh, Allahsend. Whatever.
I should add that I feel heavily discriminated against only because I am mostly sane, and I might decide to sue if my request is refused.
In case you should decide to accept my request, i have a few questions on the conditions for the benefits. Does it have to be a SUICIDE bombing? Does it have to be successful? I mean, the bombers of 21/7 won't have to give their benefits back only because it was a dud, will they?

Thank you in advance

Eugenio Mastroviti
XXX Xxxxx Road
London N2 XXX
Tel. 020XXXXXXXX

P.S. In case you should decide to send SO19 to the above address, PLEASE mind the mountain bike in the corridor.
L'SO19 citato nella lettera e' il reparto speciale antiterrorismo di Scotland Yard, quei tizi che si vedono in TV con caschi neri in kevlar, passamontagna e mitragliette.
Per il momento non ho ricevuto risposta. Peccato. Quelle 23.000 sterline mi avrebbero fatto davvero comodo.

Sono stupido al 5%

Poteva andar peggio...

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Ma sono anche un Supreme Nerd :)

I am nerdier than 93% of all people. Are you nerdier? Click here to find out!

09 settembre 2005

Senza parole

08 settembre 2005

"Inaccettabile"

Questa e' la definizione data dal capogruppo repubblicano al Senato USA, Bill Frist, ieri sera, della gestione della crisi Katrina da parte del governo federale. Definizione che ha dato durante una conferenza stampa e poi ribadito in due separate occasioni, in interviste a Sky e alla BBC.

Chi mi conosce sa che non ho grande amore per cio' che gli USA sono diventati negli ultimi 10 anni o giu' di li'; ma mi chiedo quale capogruppo di Forza Italia (o anche dei DS, se e' per questo) alla Camera o al Senato avrebbe usato la stessa definizione per una cazzata fatta da un governo formato dal proprio partito.

02 settembre 2005

Weekend librario

Per quello dei miei due lettori che ha l'opportunita' di comprare libri in inglese, consiglio vivissimamente due libri, The Dark Heart of Italy di Tobias Jones, e Midnight in Sicily di Peter Robb.

Jones e' inglese, Robb australiano, entrambi hanno vissuto in Italia per molti anni, uno a Siena e l'altro un po' a Napoli, un po' a Bari e un po' a Palermo. Il libro di Jones e' un tipico libro da espatriato inglese, inizia con un resoconto di abitudini, stranezze e particolarita' degli italiani, getta un occhio divertito sulla lingua e sulla cucina - le due cose che gli inglesi trovano piu' affascinanti - ma man mano che si procede nella lettura, il tono diventa meno divertito e scanzonato, e sempre piu' appassionato - e l'argomento cambia, passando dalla nostra passione per tipi di pasta dai nomi poetici come i capelli d'angelo, alla politica, al terrorismo, alla mafia, a Berlusconi; e man mano che Jones si integra, assume atteggiamenti e modi di pensare italiani, comincia a sentire Siena come casa sua, una passione tipicamente italiana comincia a filtrare nella sua descrizione dell'anomalia politica italiana, fino alla descrizione della vittoria elettorale di Berlusconi, per la quale sembra aver provato piu' rabbia e sconforto di tanti italiani che pure ne hanno subito danni ben peggiori.

Il libro di Robb e' piu' diretto, si apre con una meravigliosa descrizione dei colori e degli odori del mercato della Vucciria a Palermo ma diventa entro poche pagine un libro-inchiesta, una specie di Bignami di storia della mafia, dall'alleanza fra Lucky Luciano e Patton fino a Toto' Riina.
Anche Robb, come tutti gli anglosassoni, non riesce a parlare di Italia senza parlare di cibo, ma mentre Jones accomuna nei suoi racconti il piacere della tavola ad altri piaceri piu' carnali, Robb gioca sul contrasto con la violenza e la morte, i ristoranti che visita sono quelli, a Palermo, dove l'eliminazione dei giudici veniva decisa e pianificata, o a Bari, dove la Sacra Corona Unita organizzava i meeting col clan Parisi e con gli inviati siciliani e calabresi.

E' specialmente affascinante vedere come scrittori stranieri danno per scontati certi fatti che da noi si possono appena sussurrare - Robb non ha problemi a parlare di Corrado Carnevale, Giulio Andreotti, Salvo Lima, con gli stessi toni con cui si parla di Al Capone; e puo' raccontare cose che in Italia sono state passate, di comune accordo, sotto silenzio - come il rifiuto da parte del governo italiano, alla fine degli anni '80, di garantire la sicurezza dell'ambasciatore australiano durante una visita ufficiale in Calabria, dopo che il governo australiano aveva distrutto piantagioni di canapa indiana impiantate dalla 'ndrangheta nel Nuovo Galles del Sud (so che almeno uno dei miei due lettori dovra' rileggere quello che ho scritto per rendersi conto della gravita' del fatto - e della gravita' del fatto che sia stato passato sotto silenzio in Italia)

Entrambi i libri hanno suscitato polemiche in Italia, mi dicono, soprattutto quello di Jones, che riporta orgogliosamente in quarta di copertina il commento di un austero esponente del governo italiano, Francesco Storace, a proposito del fatto che un libro del genere poteva essere scritto solo da un cittadino di un Paese dove i giudici portano la parrucca - geniale battuta di spirito che, temo, potra' essere apprezzata in pieno solo da quelli che condividono le stesse tare genetiche di Storace.