Visualizzazione post con etichetta Tony Blair. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Tony Blair. Mostra tutti i post

29 giugno 2007

Bye bye baby


Leggo su blog di destra e di (centro)sinistra post di ammirazione e quasi invidia per il dimissionario Tony Blair, un coro di "ce l'avessimo noi".

Confesso che la mia ammirazione, nonostante tutto, per Tony Blair è uno dei motivi di più frequente discussione con Mrs Inminoranza (almeno per quanto riguarda la politica - la palma d'oro assoluta spetta alla mia predilezione per una dieta iperproteica); ciò detto, vorrei fare un attimo l'avvocato del diavolo.

In Italia credo che l'impressione che si ha di Blair sia non poco falsata. Da un lato porta il peccato originale (come del resto ogni primo ministro inglese da Churchill in poi) della special relationship con il Grande Satana, poi c'è il non indifferente problema della guerra in Iraq, e ultimamente anche quella in Afghanistan è diventata una bestia nera; il risultato è che le notizie dall'UK vengono riportate in maniera a dir poco parziale su certi giornali, e capitano episodi esilaranti, tipo l'Unità che riporta uno studio di un think-tank di destra, Doctors for Reform, che critica Blair per aver socializzato la sanità pubblica e propone il rimedio di una privatizzazione totale del servizio sanitario pubblico - apparentemente, il giornalista dell'Unità ha capito del documento solo lo stretto indispensabile, ossia che parlava male di Blair, senza preoccuparsi di approfondire o controllare la fonte, ed ha ripetuto pari pari le argomentazioni dei fautori della sanità da assicurazione, tipo i lunghi tempi di attesa, che Michael Moore sta demolendo in questi giorni in Sicko. In maniera altrettanto buffa, qualche tempo dopo Repubblica riportava un articolo del Daily Telegraph (il Libero inglese, per capirci) in cui fra le altre cose si criticava Blair per aver abolito la caccia alla volpe e i privilegi dei Lord.

Il premierato di Blair ha avuto luci ed ombre, oso dire, completamente diverse da quelle che sono state percepite in Italia. S'è parlato poco in Italia dei motivi per cui Blair è veramente odiato qui, dando invece spazio ad episodi minori che magari farebbero imbufalire il pubblico italiano. Non si è parlato quasi per nulla, e questo è strano, dello scandalo che potrebbe far finire il buon Tony in galera al suo ritorno dal Medio Oriente, quello dei finanziamenti e dei prestiti milionari al partito in cambio di nomine a cavaliere e inviti a pranzo a Buckingham Palace e a Downing Street. Non si è parlato dell'esercito di spin doctors, di professionisti della comunicazione, impiegati da Downing Street in numero superiore a qualunque altro periodo di premierato, per presentare eventi e notizie ai giornali nella miglior luce possibile - peccato mortale in una cultura che crede nel valore del dire le cose come stanno e del non darsi troppa importanza. Non si è parlato della sua ipocrisia in campo religioso, che gli ha alienato molte simpatie - dell'aver voluto ritardare la conversione al cattolicesimo per evitare una battaglia legale: la Gran Bretagna è, tecnicamente, una teocrazia, ed il Primo Ministro deve essere per legge di religione anglicana; molti avevano sperato che una conversione di Tony Blair al cattolicesimo avrebbe permesso di mettere in moto i meccanismi legali per la cancellazione di una legge obsoleta prima ancora che discriminatoria, ma chicken Tony, ovviamente, ha preferito limitarsi ad evitare di andare in chiesa e aspettare la fine del mandato. Non si è parlato quasi per nulla dell'ignobile e imbecille trattamento degli asylum seekers, parcheggiati in un limbo fatto di scarsi sussidi, bed & breakfast fatiscenti, divieto di lavorare - per anni, fino all'accettazione della domanda o, in molti casi, all'ordinanza di rimpatrio che non lascia scelta se non l'illegalità.

D'altra parte non si è parlato delle luci del premierato Blair, almeno non nei termini in cui se ne parla qui. Certo, si dice che ha gestito più o meno bene un periodo di boom economico, ma pochi fuori dall'UK notano che questa è stata l'unica nazione in Occidente ad aver superato la crisi del 2001 senza un incremento, nemmeno temporaneo, della disoccupazione; i critici che parlano dell'enorme numero di ragazze-madri diventano stranamente silenziosi quando si dovrebbe citare l'incredibile (per un italiano) rete di ammortizzatori sociali che permettono ad una donna di non lavorare ed occuparsi a tempo pieno del figlio fino all'adolescenza; quelli che lamentano i 3 mesi di attesa per un'operazione chirurgica mancano di notare che i mesi, nel 1997, erano 18; quelli (come me, lo ammetto) che lamentano le carenze del sistema educativo raramente notano che queste carenze erano di gran lunga più marcate nel 1997, o che Oxford e Cambridge sono tornate ad essere le uniche due università non americane nella top 20 mondiale.

Si parla di "luci" che invece qui, se non sono passate inosservate, sono state accolte con un'alzata di spalle: i matrimoni gay, e le conseguenti adozioni, la crescente laicizzazione della società (pur con l'opposizione delle Ruth Kelly di turno), gli effetti positivi del multiculturalismo nelle scuole, che sta creando una generazione di adolescenti colour-blind, come si dice qui, daltonici - nel senso che non si curano del colore della pelle di chi hanno di fronte fino a dare l'impressione di non essere in grado di distinguerlo. Tutte cose importanti senza dubbio, ma che sono passate senza grandi battaglie, se non quasi in sordina, perchè in accordo con il sentire comune della stragrande maggioranza della popolazione e soprattutto degli elettori. Non grandi successi per Blair dunque, anzi, tutti casi in cui il suo governo ha dovuto affannarsi a rincorrere il sentimento popolare.

Non so se sia lecito, infine, il paragone fra Veltroni e Blair. L'Italia e l'UK hanno modi troppo diversi di fare ed intendere la politica, quello che Blair ha fatto qui in 10 anni sarebbe impensabile in Italia in 50: qui in 10 anni è cambiata la cultura, è cambiato il modo di lavorare, è cambiato il paesaggio urbano, sono cambiati i rapporti fra le comunità, la Londra grigia di John Major è diventata la capitale più colorata d'Europa, una Borsa dalla credibilità distrutta dai ripetuti disastri Tory è diventata talmente potente da divenire appetibile per il Nasdaq - talmente potente da poter rigettare il takeover, addirittura. Negli stessi 10 anni l'Italia ha fatto - quante riforme elettorali? Due? Tre? E una sera sì e una no, sul Tg visto via RaiClick, mi ritrovo ancora la stessa faccia di Clemente Mastella che campeggiava qua e là ai tempi in cui andavo all'università. Non si può rinfacciare a Veltroni di non essere come Blair - o come Sarkozy, o come Segolene Royal, o come Zapatero: nessuno di questi politici, semplicemente, sarebbe eleggibile in Italia.

"Avercene, di Tony Blair"? No, lasciate perdere. Un Tony Blair in Italia verrebbe deposto da una rivolta di piazza tre giorni dopo il suo insediamento. Ma mica per le sue colpe, che sono pure innumerevoli: per i suoi meriti.

05 novembre 2006

Duetto


Il video segnalato da Massimo, che ho riportato nell'altro post, mi ha fatto tornare in mente questo, un tantino più vecchio, che mi pare abbia segnato l'inizio del massacro videoblogghesco dei politici britannici.

Come dice qualcuno nei commenti su YouTube, la cosa che fa veramente paura è che è stato sufficiente prendere spezzoni di un singolo discorso di Tony e di uno di David per arrivare a questo risultato.






Friggin' genius


M'ha provocato un attacco inarrestabile di ridarella...




Hat tip: How am I driving?

03 agosto 2005

Se invece di Blair...

...la Gran Bretagna avesse un Primo Ministro con un po' di spina dorsale, dopo di questo starebbero scoppiando incidenti diplomatici a raffica.

Divertente, fra l'altro, l'allusione del giornalista al fatto che la colpa grave di Indymedia (un'organizzazione con la quale, sia detto per inciso, condivido ben poco) era in realta' di non essere proprieta' di un certo primo ministro italiano...

01 agosto 2005

Pace in Ulster

Sto guardando in questo momento le immagini dello smantellamento dei posti di sorveglianza in County Armagh. Sono immagini che passeranno alla storia, per molti motivi, e costituiscono anche lo spunto per un paio di osservazioni che vale la pena di fare.

Il primo punto - la gente che mi chiedeva perche' Blair e' stato rieletto. Ecco, questo e' uno dei motivi. Blair ha fatto le sue cazzate, per carita'; ma ha gestito l'economia come la Thatcher e Major non sono mai stati capaci di fare, ed ha lavorato, costantemente e ottenendo risultati, per la pace in Ulster. Gli accordi del venerdi' santo hanno fatto scandalo, da un lato perche' riconoscevano Sinn Fein e IRA come interlocutori politici (Bobby Sands ha vinto la sua battaglia, alla fine), dall'altro perche' ponevano dei limiti a cio' che l'IRA poteva chiedere e stabilivano dei do ut des intermedi che l'IRA doveva rispettare. Molta gente che avrebbe dovuto essere in galera, da una parte e dall'altra, e' rimasta a piede libero o e' stata fatta uscire di galera, ci sono state amnistie e il governo inglese ha deciso di dimenticare il passato e i nomi di chi avrebbe dovuto essere punito, e in cambio, i militanti dell'Ira liberati o "dimenticati" dalla polizia hanno smesso di sparare.

Adesso, se a Blair spuntasse una spina dorsale e applicasse lo stesso tipo di intelligenza politica invece che militare in Iraq... vabbe', ma qui siamo alla fantascienza.

Il secondo punto interessante e' un po' piu' complesso, e implica la conoscenza del NORAID e la storia delle sorelle McCarthy.

E' un fatto poco noto in Europa, soprattutto nei Paesi cattolici, che l'IRA non e' esattamente un esercito di eroi senza macchia e senza paura, e il fatto che si finanzia anche con attivita' criminali di basso livello (estorsione, traffico di droga) e' un segreto di Pulcinella - oh, non fidatevi di me, chiedete agli irlandesi del sud. Questo, purtroppo, ne ha influenzato i metodi, ed ha attirato fra le sue fila personaggi che con la lotta politica hanno veramente poco da spartire.

Per esempio, una sera del gennaio di quest'anno, un tale Robert McCarthy stava bevendo una birra con un amico in un pub di Belfast, quando i due vennero aggrediti e pestati a sangue da un gruppo di membri dell'IRA, fra cui un comandante di unita'. McCarthy venne pugnalato allo stomaco e mori' il giorno seguente in ospedale. La lite era stata causata da un preesistente scazzo personale del comandante con l'amico di McCarthy (che ebbe la gola tagliata, ma piuttosto maldestramente, e sopravvisse), nulla di politico - del resto, McCarthy faceva parte della comunita' cattolica; ma la cosa grave e' che i militanti tornarono indietro per "ripulire" dalle tracce il pub e vietare ai presenti di chiamare la polizia o un'ambulanza, e l'IRA protesse i suoi uomini fino al punto di identificare e minacciare di ritorsioni ognuno dei 70 avventori del pub se avessero fornito qualunque informazione alla polizia. L'appartenenza all'IRA metteva al di sopra della legge, e garantiva l'impunita' assoluta.

Furono le sorelle di Robert McCarthy, sfidando minacce e intimidazioni, a ricostruire le modalita' e le circostanze del delitto, e a lanciare una campagna per ottenere giustizia. Ovviamente, l'IRA fece orecchie da mercante (dopo aver tentato di metterle a tacere un paio di volte), fino al momento in cui le sorelle McCarthy iniziarono il loro viaggio in USA.

Cosa c'entrano gli USA? C'entrano, perche', sorprendentemente, l'IRA ottiene la stragrande maggioranza dei propri fondi dagli USA, attraverso soprattutto l'organizzazione che ho menzionato piu' sopra, il NORAID.

Si', avete letto bene: un'organizzazione terroristica europea era finanziata da un'associazione nordamericana, alla luce del sole; di piu': esponenti dell'IRA si recavano regolarmente a Boston e nel New England per organizzare cene ed altri eventi per la raccolta di fondi (esentasse: era un'associazione con scopi benefici, dopotutto), ottenendo persino, in alcuni casi, la protezione dell'FBI, nel caso qualche irlandese esaltato volesse, per dire, vendicarsi per aver perso la famiglia quando l'IRA aveva scambiato la sua Land Rover per un veicolo dell'esercito e l'aveva presa a colpi di bazooka. Ma come, dice, e la War On Terror (tm)? E l'impegno sacrosanto a Combattere Il Male (tm)? E la lotta per la giustizia?

Eh, son tutte cose tanto belle, ma disgraziatamente, il problema e' che mentre i musulmani americani, in massima parte, non votano, gli irlandesi-americani votano eccome, e da bravi irlandesi sono vendicativi e hanno la memoria lunga, e nessun politico che desideri avere un futuro desidera metterseli contro: quindi, il NORAID non si tocca, cascasse il mondo. O cascassero i pub di Birmingham. O i palazzi nei Docklands. Insomma, ci siamo capiti. Per inciso, questo spiega anche il commento "what goes around comes around" che ho sentito fare, piuttosto cinicamente, da molti inglesi l'11 settembre 2001.

Insomma, questa era la gallina dalle uova d'oro che le sorelle McCarthy sono andate a disturbare col loro viaggio e le loro conferenze stampa in USA la scorsa primavera, con l'effetto immediato che l'IRA ha visto assottigliarsi fino quasi a sparire il contributo dei "fratelli d'oltreoceano". Niente piu' soldi dai pub di Boston, niente piu' accoglienza col tappeto rosso al loro arrivo in USA, seri problemi di immagine per il governo USA, e quindi molta meno tolleranza per i ricevimenti per la raccolta di fondi (grazie soprattutto a Hillary Clinton, che ha usato la cosa per mettere in imbarazzo Bush)... l'IRA s'e' vista mancare il terreno sotto i piedi e non solo s'e' buttata a corpo morto nel processo di pace, smettendo di trascinare i piedi, ma s'e' addirittura sforzata di accelerare i tempi. Ah, e ha anche offerto alle sorelle McCarthy di sparare in testa ai colpevoli e consegnare i cadaveri alla polizia. Per fortuna hanno rifiutato.

Anche in questa seconda osservazione, mi sembra, c'e' nascosta qualche lezione che si potrebbe applicare all'Iraq, la cui identificazione e' lasciata come utile esercizio per il lettore.