Divertente quello che sta succedendo in UK, con i principali partiti politici che si scambiano i ruoli sulla questione dei Gurkha.
I Gurkha sono, per il mio lettore che non lo sa, soldati nepalesi inquadrati nell'esercito britannico in base ad un accordo stipulato dopo che la Compagnia delle Indie ebbe conquistato il Nepal - non senza aver subito prima una serie di umilianti e brucianti sconfitte per mano di montanari incredibilmente disciplinati, organizzati, combattivi e generalmente tosti.
I Gurkha sono da allora una componente fondamentale delle forze armate britanniche ed hanno combattuto in ogni teatro di guerra in cui l'UK si sia trovata coinvolta: sul Khyber Pass, ad Ypres, a Gallipoli, nella penisola araba con Lawrence d'Arabia, a Loos (dove un battaglione, caso quasi unico nella storia delle guerre moderne, riportò il 100% di perdite), e poi in Birmania, a Montecassino (avevi ragione tu Yossarian, scusa) e a Singapore. Hanno servito in 200.000 nella Prima Guerra Mondiale, riportando 20.000 perdite e collezionando in totale circa 2.000 decorazioni al valore; la Seconda Guerra Mondiale ha visto la partecipazione di circa 250.000 Gurkha, con 32.000 perdite e oltre 2.700 decorazioni al valore. In totale i Gurkha hanno ricevuto 26 Victoria Cross e due George Cross - nessun'altra formazione combattente delle forze armate britanniche può vantarne altrettante.
L'ultima volta in cui i Gurkha sono stati lanciati all'attacco è stato nel 1982, alle Falkland, con la presa di Mount William - in cui non hanno quasi sparato un colpo: alla notizia che due compagnie di Gurkha stavano per attaccarli, i soldati del battaglione di fanteria argentino che difendeva Mount William preferirono prendere armi e bagagli e defilarsi. Non che si possa fargliene una colpa - io avrei lasciato sia le armi che i bagagli, per essere sicuro di poter correre abbastanza veloce.
Ora, quel che succede è che dal 1997, con la perdita della loro storica base di Hong Kong, i Gurkha sono in massima parte stanziati in UK (a Folkestone), e pertanto possono dimostrare una "significativa connessione col Regno Unito", per usare le parole del Servizio Immigrazione, e quindi richiedere la residenza qui una volta terminato il servizio. Eh sì, perchè fino ad allora i Gurkha, che sono morti in 50.000 sotto la bandiera inglese in due guerre mondiali, che nella loro storia hanno ricevuto 26 Victoria Cross e due George Cross (quasi tutte alla memoria) ed un totale di qualcosa come 7-8.000 altre decorazioni al valore, non potevano dimostrare una connessione sufficiente con questo Paese e a servizio terminato dovevano tornarsene in Nepal. Se, come Gyanendra Rai, venivano gravemente feriti in servizio, non avevano diritto ad alcuna assistenza sanitaria ed anzi, essendosi congedati (per sopravvenuta invalidità) prima del compimento dei 15 anni di servizio, non avevano neanche diritto ad una pensione ed erano costretti a chiedere l'elemosina per strada (in Nepal) per mangiare - non parliamo poi di pagare gli antidolorifici e le cure mediche di cui ha bisogno dopo che una cannonata argentina gli ha piantato una scheggia da 15 centimetri nel fianco. A quanto pare, essere inchiodati al suolo britannico da una scheggia di proiettile di cannone non è una connessione sufficiente per il servizio immigrazione.
Più d'uno trova questa situazione scandalosa, col risultato che la pressione dell'opinione pubblica ha spinto il Parlamento almeno a dibattere la questione: e lì la tragedia si è trasformata, grazie all'innata abilità di Gordon Brown, in commedia surreale.
Abbiamo i laburisti che, nel tentativo di riguadagnare il voto dei tassisti e delle casalinghe dell'Essex, giocano a ripetere le argomentazioni dei più beceri fra i titoli del Sun e del Daily Mail: ci sono decine di migliaia di Gurkha che hanno terminato il servizio prima del 1997, se permettiamo loro di stabilirsi qui si porteranno dietro le famiglie, le vecchie zie, i nipoti, occuperanno tutte le case popolari, scroccheranno tutti il sussidio di disoccupazione e costeranno all'erario miliardi e miliardi di sterline (nota: quasi nessuno dei Gurkha stabilitisi finora in questo Paese vive di sussidio, tranne gli invalidi per cause di servizio), peseranno sul sistema sanitario, e così via. Roba che veramente il Daily Mail si vergognerebbe di scrivere (beh, no, probabilmente no). A questo si aggiunge poi la prevenzione di fette del Labour nei confronti di armi e uniformi: i Gurkha sono montanari violenti, barbari semianalfabeti che portano ancora alla cintura un lungo pugnale ricurvo, il khukri, disegnato allo sopo preciso di mozzare le teste dei nemici - come i giapponesi in Birmania sapevano molto bene. Se li facciamo entrare, era il sottotesto di molti esponenti del governo in TV e alla radio in questi giorni, cominceranno a usare il khukri ogni volta che la cassiera del supermercato sbaglia a dargli il resto, ammazzeranno il gatto dei vicini per arrostirlo su un barbecue improvvisato e insegneranno ai loro bambini a decapitare i compagni di classe.
La Grande Guida Kim Il Brown, insomma, le ha tentate tutte, raggiungendo vette da Totò quando ha presentato una proposta di legge per permettere a tutti i Gurkha che abbiano servito per più di vent'anni di stabilirsi in UK. Una proposta perfetta - non fosse che non è permesso ai Gurkha di prestar servizio per più di quindici anni: credo che nessun altro evento nella storia della democrazia britannica abbia mai fatto fare una figura più da peracottaro ad un Primo Ministro.
D'atra parte i conservatori, un po' perchè bisogna comunque fare opposizione, un po' perchè i Gurkha sono soldati e quindi istintivamente il Tory medio si mette dalla loro parte, improvvisamente hanno scoperto che no one is illegal e i Gurkha, le loro famiglie e persino i loro yak domestici, se ne hanno, devono tutti venire a vivere in Berkshire. Sì, sono gli stessi Tories che, se quelli fossero guidatori di autobus, invece che soldati, nepalesi, farebbero schierare l'esercito (i Gurkha, magari) con le baionette inastate, per farli rimandare a casa. La coerenza, del resto, non è mai stata fra i loro difetti: a sentire oggi William Hague, l'uomo che una volta ha pubblicamente ammesso che l'unico poster che aveva in camera da adolescente era quello di Margaret Thatcher, i Tories avrebbero sempre criticato la socialdemocrazia da sinistra e lamentato la mancanza di sufficienti regolamentazioni del mercato. E sono, del resto, sempre stati in guerra con l'Estasia.
Ho spesso detto di ammirare molto Louis Renault di Casablanca - e sinceramente in questi giorni vorrei essere un po' più cinico, per poter fragorosamente ridere di tutti i partecipanti a questa vergognosa tragicommedia, ma non ci riesco perchè mi torna sempre in mente che questo gioco lo stanno facendo sulla pelle di decine di migliaia di esseri umani, esseri umani che hanno letteralmente dato il proprio sangue per questo Paese.