30 agosto 2006

I terroristi senza passaporto


Un complottista illustre, l'ex ambasciatore britannico in Uzbekistan, Craig Murray, ci informa che il terrorismo non esiste e che gli arrestati di un paio di settimane fa sono vittime di un oscuro complotto del Piccolo Satana Blair. La prova? Gli attentatori non avrebbero mai potuto salire su un aereo, in quanto non avevano biglietti aerei (e, come tutti sanno, Lastminute.com si chiama così perchè ci mette un mese a procurarteli, per esempio) ma soprattutto non avevano passaporti!

Questa storia è stata ovviamente ripresa a destra e a manca, tanto che ormai ogni complottista che si rispetti ha preso a chiamarli proprio così, i "terroristi senza biglietti e senza passaporto". Poco importa che alcuni avessero già registrato i loro martyrdom videos - i messaggi di rivendicazione che sono diventati ormai tradizionali in caso di attentato suicida: quelli erano solo l'espressione di un'intenzione che poteva o meno essere messa in pratica, e non vogliamo mica fare il processo alle intenzioni, no? Non avevano il passaporto, quindi non potevano salire su un volo intercontinentale, quindi è tutto un complotto, signora mia.

Chissà cosa si inventerà Mr. Murray, e cosa diranno i complottisti, adesso che ci sono un po' di informazioni in più sulla faccenda e si sa che, di 25 arrestati, DUE non avevano passaporto - ed avevano già presentato una richiesta per il rilascio accelerato. Secondo me, come per il "massacro di Jenin", il "missile sull'ambulanza", la "distruzione di Bint Jbail", continueranno semplicemente a ripetere che non avevano il passaporto. La realtà è un'invenzione del Mossad, dopotutto.

26 agosto 2006

Baffino e i terroristi


Dice Massimo D'Alema, parlando di Hezbollah in un'intervista ad Haaretz, che "Un'organizzazione che ha 35 membri in Parlamento e tre ministri non può essere descritta solo come un gruppo terroristico". Sarà il caso di ricordare a Massimino che la mafia e la camorra hanno ben più di 35 membri in Parlamento ed hanno avuto parecchi ministri e, dicono i maligni, finanche qualche Presidente del Consiglio?

Cow Tze Tung


Un'animazione surreale sulla rivoluzione delle mucche: Cows with Guns.

17 agosto 2006

Frase celebre


...o che dovrebbe esserlo, visto che spiega meglio di qualunque trattato di sociologia la condizione maschile praticamente dai primi ominidi fino ai giorni nostri:

"Avere i testicoli significa essere costretti a passare tutta la vita appiccicati allo scemo del villaggio"

Da qui.

E visto che, essendo in partenza per un breve supplemento di vacanza, sono troppo pigro per scrivere un vero post, approfitto per consigliare un giro su un blog recentemente aggiunto ai link, e in particolare la lettura di questo post. Vorrei saper descrivere le cose altrettanto bene.

16 agosto 2006

5 minuti di barbarie


Di questo post domani mattina me ne vergognerò. Sono perfettamente cosciente che esprime sentimenti indegni di una persona del 21mo secolo che voglia dirsi in qualche modo progressista e di sinistra, eppure non posso fare a meno di scriverlo.

Trovo inaccettabile, indegno, persino, che gente come Herbert Kappler, Alfredo Stroessner, Pol Pot o Augusto Pinochet sia morta o morirà nel proprio letto. Lo vivo come uno sbilanciamento di quella superiore giustizia in cui non credo ma che sono stato ugualmente educato ad aspettarmi dall'universo.

I miei tre lettori possono anche risparmiarsi il fastidio di citarmi il Beccaria. Lo so, lo so. Ho bisogno di una vacanza, sono un po' stanco e ho lavorato troppo, tutto quello che volete, ma mi sembra ancora una cosa inaccettabile.

Integrazione


Arriva da Dublino l'interessante proposta dell'arcivescovo Diarmuid Martin, per ridurre gli odi fra le comunità e facilitare la riappacificazione della minoranza cattolica dell'Ulster. In sostanza, si tratterebbe di introdurre una legislazione separata per i cattolici, o meglio, di demandare l'amministrazione della giustizia (almeno della giustizia civile in prima battuta) a tribunali ecclesiastici, nominati dalle diocesi e sottoposti ad ispezioni dal Vaticano, che si occuperebbero ad esempio di questioni come omosessualità, divorzio, aborto, vietandoli all'interno della comunità cattolica senza per questo andare a ledere i diritti della maggioranza protestante.

Dice giustamente sua Eminenza:

In Scozia hanno una legge separata [si riferisce alla legislazione introdotta con la Devolution]. Questo non significa che non facciano parte del Regno Unito. Tutto quello che chiediamo è che all'interno della nostra comunità questioni riguardanti la famiglia ed il matrimonio vengano regolate dalla legge ecclesiastica. Siamo disposti a cooperare, ma come partner. Se loro mostrano di comprendere i nostri problemi, anche noi, poi, comprenderemo i loro.

Diversi opinionisti hanno commentato che questo, assieme a scuole separate e a quartieri in cui anche gli esercizi commerciali sottostanno rigidamente alla legge ecclesiastica, potrebbe essere un primo, significativo passo verso l'integrazione fra le due comunità.

UPDATE: no, non è il primo aprile, ma non sono del tutto serio.

14 agosto 2006

Delitti d'onore


A quanto pare il padre e presunto assassino di Hina Saleem è stato arrestato o si è costituito a poca distanza dal paese dove abitava e dove la figlia è stata assassinata.

Non so quali siano le statistiche dei delitti d'onore in Italia; qui si viaggia intorno alle decine di donne uccise ogni anno - e a queste vittime bisogna aggiungere quelle sfigurate con l'acido e i parenti uccisi per delitto d'onore trasversale, soprattutto padri e fratelli colpevoli, di solito, di non aver costretto la ragazza ad accettare il matrimonio combinato offertole.

Senza neanche andare a leggere newsgroups e blog, sono certo che innumerevoli imbecilli staranno già compilando una lista di passi del Corano e degli Hadith usati dagli assassini come giustificazione; sono supremamente ignorante in fatto di religione, e pertanto non proverò neanche a confutare quei passi uno per uno, o a citare in risposta analoghi passi della bibbia che questo o quel demente ha usato (ed usa tuttora, nel caso delle milizie americane) per l'occasionale coon hunt (q.v.) o uccisione di giornalista ebreo. Non mi interessa una discussione teologica, anche perché sono certo che i miei interlocutori sarebbero ignoranti almeno quanto me e so che, vista dall'esterno, una discussione fra perfetti ignoranti su questioni così delicate oscilla immancabilmente fra l'esilarante e il patetico.

Voglio limitarmi invece a ragionare un attimo sui numeri: in questo Paese vivono qualcosa come due milioni di musulmani; se il delitto d'onore fosse veramente imposto dalla religione per cose come la non-accettazione di un matrimonio combinato, o una relazione con un "infedele", bisognerebbe allargare i tombini delle strade per far defluire il sangue.

Vale poi appena la pena di notare che il delitto d'onore non è certo un'invenzione dell'Islam (dove anzi è quasi certamente un concetto importato, come l'infibulazione): il codice penale italiano l'ha rimosso come attenuante generica in tempi estremamente recenti, e film come La ragazza con la pistola (ambientato, guarda caso, in UK) fanno ancora parte della nostra cultura; e nessuno si sognava di accusare il cristianesimo, la sua ossessione sulla repressione sessuale, la sessuofobia del magistero cattolico, di essere la causa prima scatenante dei delitti d'onore siciliani e meridionali in genere.

La religione è una scusa, non la causa, dei delitti d'onore. La vera causa è, come sempre, il potere. È una cultura maschilista e repressiva che ha tenuto per secoli sotto il proprio ferreo controllo il corpo e la vita stessa delle donne. Ogni famiglia ha rappresentato per generazioni su generazioni un piccolo impero in cui la parola del padre-patriarca era legge, in cui le figlie e le donne erano proprietà, in cui i matrimoni si contrattavano con le stesse tecniche, e lo stesso acume finanziario, della compravendita del bestiame - in generale, anche con la stessa considerazione per i desideri del bestiame. I padri dettavano legge; i fratelli facevano rispettare la legge; le donne subivano la legge.

Il contatto con una società diversa - una società in cui, più che altro per fortuna, alcune forme estreme di repressione sono state abbandonate - mette idee in testa alle donne, mina alla base il potere del patriarca, e il potere reagisce come ha sempre reagito quando è stato minacciato da un cambiamento che non capiva: con la violenza omicida. Succedeva nelle famiglie meridionali che emigravano al Nord, o in Germania o in Inghilterra; succede nelle famiglie pachistane (ma anche africane - e cristiane) che emigrano in Europa; succede (mi dicono) nelle famiglie che si spostano da Paesi più repressivi a Paesi più modernizzati del Nordafrica o della penisola araba. Cambiano al limite le giustificazioni per la violenza omicida, cambia il libro sacro da cui viene tratto il versetto che impone l'uccisione della figlia; non cambia la tragica futilità di un assassinio come quello di Brescia.

11 agosto 2006

Terze vie


O con noi o con loro. O Bush o Bin Laden. O Pat Robertson o Ali Khamenei. O Tsahal o Hezbollah. E se invece non fosse necessariamente così?

(qui il documento in italiano)

10 agosto 2006

Allarme terrorismo?


Secondo post in risposta ad una richiesta nei commenti, riguardo agli arresti di stanotte e alla cancellazione dei voli da Heathrow.

L'aria che si respira a Londra è del tutto normale, almeno per quel che ho potuto vedere oggi. Passando in bicicletta per diversi quartieri di Londra, andando al mercato di Leadenhall per pranzo, passando anche davanti alla moschea di Finsbury Park, che era fino ad un paio d'anni fa un importante centro di reclutamento per gli integralisti, non ho visto un solo poliziotto. Parlando con i colleghi, e guardando i servizi in televisione, sembra che il grosso dell'irritazione sia riservata alle compagnie aeree che hanno dato pochissime informazioni ai passeggeri.

Non è facile per una persona tastare il polso di una città come Londra, ma onestamente se non avessi visto le notizie in TV non mi sarei reso conto di nulla giudicando dal volume di traffico, dalla presenza di polizia o dal flusso di persone da e verso le stazioni della metropolitana; o, se è per questo, dalla presenza di polizia davanti a moschee e sinagoghe.

Link


Approfitto di una domanda fattami nei commenti per spiegare un paio di cose sui link qui a sinistra.

Quei link non sono qui perchè io condivido al 100% (a volte neanche al 10%) i loro contenuti. Sono qui perchè sono interessanti. Sono qui, spesso, nonostante i loro autori esprimano occasionalmente idee che trovo aberranti. Sono qui soprattutto perchè sono intelligenti, generalmente onesti, e non pensano per slogan ma ragionano su quello che scrivono - anche quando scrivono quelle che a me sembrano cazzate, ed anche quando il loro coinvolgimento emotivo negli eventi diventa così violento da far loro perdere il senso della misura e da far loro scrivere cose di cui, magari, fra un anno o due, si vergogneranno (se non altro perchè assomigliano a traduzioni dei Turner Diaries, Dacia - anche se capisco la rabbia che ti ha fatto scrivere quelle cose).

Mi serve una mano


Non sono troppo orgoglioso per ammetterlo: sono a corto di idee. Chiedo quindi aiuto ad entrambi i miei lettori (anzi, a tutti e tre: abbiamo avuto un aumento del 50% confermatomi via email), perchè mi forniscano qualche lume sugli eventi della scorsa notte e di stamattina.

Che tipo di complotto c'è dietro all'arresto di 20 persone che preparavano una serie di (presunti) attentati? Erano veri attentati, e quindi giustificati dal fatto che gli aerei americani che portano armi a Israele fanno scalo a Prestwick? Oppure è tutta una finta volta a sviare l'attenzione del pubblico dalla partecipazione inglese alla guerra in Libano? (dice, quale partecipazione? Mah, una cosa si trova). Oppure per distrarre l'attenzione dall'opposizione britannica a qualunque risoluzione pro-Hezbollah? O magari servono per un futuro casus belli, inventandosi un improbabile collegamento fra questi attentatori e la Siria o l'Iran? Oppure magari stanno facendo 'sta cosa semplicemente per tenersi in esercizio e varare ulteriori leggi liberticide come quella che vieta di finanziare gruppi di terroristi stranieri?

Non lo sapremo mai, o meglio, lo sapremo solo col senno di poi. Sono sicuro che almeno uno di loro stava in affitto in un appartamento di proprietà di qualcuno che negli ultimi 3 anni è stato in vacanza da qualche parte nel Mediterraneo, il che punterebbe chiaramente il dito verso Israele. D'altra parte, non ci sono dubbi che almeno uno di loro festeggia il compleanno in Maggio - quinto mese dell'anno, e il cinque, come tutti sanno (come anche il tre, il sette, il due, il nove, il quattro, il dieci, il sei, l'undici, l'otto e il dodici) è un numero di particolare importanza mistica per gli Illuminati e i loro discendenti Bildeberger, e che per lo meno un altro (e forse, secondo i primi rapporti, più d'uno) ha vissuto per molto tempo a Londra - sede, come tutti sanno, sia del governo inglese che di tutte le agenzie di spionaggio e controspionaggio di Gran Bretagna, nonchè residenza sia della regina (legata anche lei ai Bildeberger) che di Tony Blair: coincidenza? Non credo proprio!

Se avete altre idee, siete i benvenuti: i complotti non sono mai abbastanza. E non preoccupatevi di fornire complotti in contraddizione con i miei: la coerenza è un'invenzione del Mossad.

09 agosto 2006

Is it real or is it Reuters?


Una disamina (in inglese) delle troppe foto falsificate/alterate nella copertura della guerra in Libano dai fotografi Reuters e in generale dai media occidentali, su Zombietime, un blog conservatore americano.

Una sola precisazione - io non credo a nessuna delle spiegazioni offerte dall'autore sui motivi. Le spiegazioni risentono eccessivamente dei pregiudizi, tipici di certa destra americana, contro la stampa liberal: una versione anglosassone del complotto comunista dei giornalisti che fraintendono Berlusconi. In realtà l'idea che Reuters - un'agenzia che è prima di tutto un aggregatore di dati finanziari e informazioni di borsa - sia in qualche modo ideologicamente vicina a Hezbollah è abbastanza risibile al di fuori dei circoli cospirazionisti più estremi.

Credo che la spiegazione sia molto più semplice - il pubblico occidentale, che poi è quello pagante, vuole sentire notizie che siano in linea con quella che ormai è diventata la sua visione del conflitto mediorientale: Israele cattivo, palestinesi buoni (tipo, in Italia, mi dicono, il "massacro di Jenin" è tuttora un articolo di fede), "resistenza" libanese che si difende alla meglio, cattivo esercito israeliano che fa vittime civili.

Un articolo con foto di ragazzini israeliani morti non fa audience; uno con foto di bambini libanesi, invece, vende. Il lavoro dei giornalisti, oggi, non è riportare gli eventi, ma più semplicemente dire al pubblico le cose che questo vuole sentirsi dire, inframmezzandole con messaggi pubblicitari o con sottili suggerimenti che, lentamente, ne reindirizzano il gusto - e se il pubblico vuole sentirsi dire che gli israeliani mirano a vedove e orfani, chi sono mai i giornalisti per contraddirlo?

Che tipo di ateo sei?


Grazie ad Hak Mao, un test molto carino: che tipo di umanista sei? Questo è il mio risultato (l'ho detto che il mio modello era Louis Renault, no?):

Haymaker




You are one of life's enjoyers, determined to get the most you can out of your brief spell on Earth. Probably what first attracted you to atheism was the prospect of liberation from the Ten Commandments, few of which are compatible with a life of pleasure. You play hard and work quite hard, have a strong sense of loyalty and a relaxed but consistent approach to your philosophy.

You can't see the point of abstract principles and probably wouldn't lay down your life for a concept though you might for a friend. Something of a champagne humanist, you admire George Bernard Shaw for his cheerful agnosticism and pursuit of sensual rewards and your Hollywood hero is Marlon Brando, who was beautiful, irascible and aimed for goodness in his own tortured way.

Sometimes you might be tempted to allow your own pleasures to take precedence over your ethics. But everyone is striving for that elusive balance between the good and the happy life. You'd probably open another bottle and say there's no contest.

What kind of humanist are you? Click here to find out.

08 agosto 2006

Beata ingenuità


Mia moglie mi segnala un blog inglese (EUreferendum) che ha postato una disamina delle manipolazioni dei media in Libano. Le ho fatto notare che quell'articolo è in effetti interessante, ma che sarebbe il caso di prendere quello che scrive cum grano salis, perchè, insomma, gli autori sono fasci mica da ridere (appartengono ad un piccolo gruppo di fuoriusciti che criticano i Tories da destra)

Mia moglie, santa donna, che ha abbandonato la politica attiva ormai da qualche anno, mi fa, "Ma come, fasci? Difendono Israele e ne danno in testa ai fascisti di Hezbollah! Stiamo parlando delle stesse persone?"

Per quelli affetti, come lei, da queste forme di beata ingenuità, propongo all'ed. Bignami questa

Breve guida alla moderna politica italiana/europea:

in favore di milizie razziste, teocratiche, che fanno video propagandistici col saluto romano e il salto nel cerchio di fuoco; di neonazisti americani come Alex Jones; della pena di morte per gli omosessuali e le ragazzine stuprate: sinistra

in favore della democrazia, dei diritti umani, del femminismo, della laicità: destra

P.S. Uno che non capisce c'è sempre, quindi sarà il caso di dirlo esplicitamente - fino a 2 elezioni fa ho votato Rifondazione, stavolta ho votato l'Unione perchè all'estero non c'era altro, ritengo che il posto adatto per Berlusconi, Feltri e i loro simili sia in una miniera di salgemma (a lavorare, mica sepolti: sarebbe troppo comodo) e l'unico immigrato che non mi dispiacerebbe deportare dall'Italia è Ratzinger. Per questo preciso motivo trovo particolarmente vergognoso che chi dovrebbe rappresentarmi stia lì a bearsi del saluto romano dei miliziani di Hezbollah e dia del fascista a chi protesta per le torture nelle carceri iraniane.

Oi Dialogoi


"Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"

"La accetterei, ma il diritto al ritorno dei palestinesi?"

"Se ne può discutere, il 'ritorno' per molti sarebbe comunque in posti dove vivevano i loro nonni - la comunità internazionale si può fare carico della spesa per una soluzione alternativa con una frazione di quanto costa l'UNHCR. Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"

"La accetterei, ma, e il muro?"

"Una volta accettata la soluzione, e posto fine al terrorismo, il muro non serve più. Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"

"La accetterei, ma i palestinesi in Libano, Giordania, Arabia Saudita?"

"I loro sedicenti fratelli arabi possono anche dare una mano invece di negare loro i diritti di base. Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"

"La accetterei, ma sembra una soluzione razzista! L'apartheid!"

"Gli odi sono talmente incancreniti che insieme non possono, nè vogliono, vivere. Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?

"La accetterei, ma, e gli insediamenti?"

"Gli insediamenti si rimuovono, Sharon e Olmert hanno mostrato a Gaza che sono disposti a farlo. Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"

"La accetterei, ma il territorio concesso non rispecchia la risoluzione ONU del 1948!"

"A non accettare la risoluzione sono stati in primis gli arabi e i palestinesi. Oggi la situazione si è cristallizzata e anche l'ONU riconosce che la risoluzione del 1948 non è applicabile. Ovviamente nell'ambito della soluzione, i dettagli sui confini si possono e si devono negoziare. Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"

"No. Solo una pace giusta ed equa è accettabile: morte all'oppressore sionista!"

"Mavaffanculo" (*)

"Nazista! Assassino! Guerrafondaio!"

* Questo non è un blog per famiglie

07 agosto 2006

Tignoso? Sì, grazie


Una delle bufale più accreditate fra i complottisti dell'11 settembre è che i nomi dei terroristi non figurano affatto nell'elenco dei passeggeri dei vari voli. Come per la storia che "non c'erano ebrei nelle TT", è una di quelle bufale che devono solo esser dette per essere credute: nessuno dei "credenti" ha mai controllato, nessuno ritiene di dover controllare, ed ormai è una verità talmente data per scontata da essere generalmente menzionata en passant nelle discussioni (come del resto quella di Hamid Karzai consulente di Unocal, ma questo è un altro discorso).

I fatti però stanno diversamente: questo è uno degli atti del processo Mussaoui, l'elenco dei passeggeri del volo 93. Prego notare i nomi alle righe 2,3,4 e 26 e confrontare con la lista dei dirottatori pubblicata dall'FBI.

Sto pensando seriamente di farmi un login su qualche forum complottista e cominciare a sparare qualche bufala veramente fuori dal mondo, per vedere quanta strada fa e se viene mai confutata. Non so, che Osama bin Laden in realtà è ebreo, che ci sono sei testimoni (sempre inventarsi un numero preciso completamente alla cazzo: rende la bufala più credibile) che hanno assistito ad un duello aereo in cui un caccia della difesa aerea ne ha abbattuto un altro che cercava di abbattere il Boeing del Pentagono, che gli agenti del PNAC hanno sparso gas nervini nelle TT per uccidere i pompieri prima che questi si accorgessero delle cariche esplosive piazzate nelle fondamenta, e che i pompieri superstiti adesso soffrono di sintomi simili a quelli della sindrome della guerra del golfo.

Sono abbastanza certo che abbastanza fessi che se le bevono tutte li troverei senza problemi. E poi magari potrei farci su un documentario.

Hat tip: Screw Loose Change

04 agosto 2006

Stop the war


In risposta ad una domanda nei commenti di ieri: no, non vado alla manifestazione pacifista di domani. Non ci vado, primo, perchè ogni giorno che passa mi scopro meno pacifista, almeno nel senso che adesso è di tendenza in Europa di "pacifista senza se e senza ma"; e secondo, perchè neanche i pacifisti senza se e senza ma lo sono.

Non ci vado perchè i due leader della Stop the War Coalition, che organizza la manifestazione di domani, sono George Galloway e Andrew Murray. Nessuno dei due è un pacifista nell'accezione che essi stessi danno al termine, ed entrambi vogliono la pace, in questo momento (e lo dicono abbastanza esplicitamente) semplicemente perchè la parte che loro sostengono sta perdendo.

Per carità, intendiamoci, tutto il mondo sta facendo il tifo peggio che ai mondiali, e se un esponente del Socialist Workers' Party ed un giornalista, scrittore e sindacalista vogliono fare il tifo per un movimento fascista, razzista e teocratico in Libano (e, incidentalmente, per la tortura e decapitazione dei sindacalisti e dei comunisti in Iraq) ne hanno pieno diritto: siamo in democrazia, nonostante, viene da pensare, i loro sforzi.

In a nutshell, come si dice qui, domani alla manifestazione non ci vado perchè, a differenza degli organizzatori, io vorrei un cessate il fuoco permanente in Libano, non una tregua per fermare l'avanzata dell'oppressore sionista il cui sterminio è solo rimandato.

03 agosto 2006

Il potere delle metafore


Ci sono poche cose pericolose come un cretino davanti ad una metafora - soprattutto se si tratta di una metafora che conferma certe sue idee, appunto, già abbastanza cretine per conto loro.

Tempo fa, per esempio, m'è capitato di discutere su Usenet con uno che aveva visto un documentario tratto dal libro di Romèo Dallaire, comandante delle forze ONU in Ruanda. Scrive Dallaire, descrivendo il suo primo incontro con i capi della milizia Interahamwe, che le persone che aveva davanti smisero per un momento di essere comuni esseri umani per diventare figure demoniache, mostri con le mani ancora sporche del sangue di migliaia di innocenti - e si chiede se la sua scelta, di "stringere la mano al diavolo" per salvare altri innocenti, fosse moralmente accettabile o no. Il mio interlocutore portava questo passaggio di Dallaire come "prova" che in Ruanda c'è stata l'ultima manifestazione provata del demonio: dopotutto, Dallaire aveva scritto che quelli si erano proprio trasformati in diavoli, no? (per chi pensasse che sto esagerando, la discussione originale può essere letta qui)

Analogamente, quando Michael Scheuer scrive, in Imperial Hubris (libro che val la pena di leggere, anche se non sono minimamente d'accordo con gran parte delle sue conclusioni) che l'amministrazione Bush, a causa di incompetenza, nepotismo, conflitti di interesse, corruzione, è il miglior alleato di Al Qaeda, un sacco di cretini riportano la frase, che dopotutto viene da un ex-analista della CIA, come prova che Bush è in combutta con Al Qaeda, che Bin Laden è dunque davvero un agente della CIA e che le Torri Gemelle sono state abbattute da aerei teleguidati, esplosivi infilati nelle strutture portanti e un disgregatore romulano recuperato a Roswell nel 1946.

E che dire dell'ineffabile 911 Loose Change? Quando un testimone afferma "quel Boeing ha colpito il Pentagono come un missile cruise con le ali", gli autori (e un incredibile numero di spettatori con le capacità intellettuali di un paguro autistico) cominciano a saltare su e giù e a strillare "Ha detto missile cruise! Ha detto missile cruise! Abbiamo un testimone che ha detto missile cruise!"

Contro la stupidità, diceva Schiller, anche gli dei combattono invano. Facendo tesoro di questa perla di saggezza, cerco di evitare di spiegare agli imbecilli cos'è una metafora e come comprenderne l'uso dal contesto. Vorrei solo fare una precisazione qui, così non ci si pensa più, nel caso su questo blog, oltre ai miei due lettori abituali, ci dovesse arrivare il solito seguace del Profeta Giulietto Chiesa: se dovesse capitarmi di scrivere "ho preso la bicicletta e sono partito a razzo", non significa, sia detto una volta per tutte, che mi uscivano fiamme dal culo; e se dovessi scrivere "mi sono addoremntato come un sasso" non vuol dire che qualche misterioso processo chimico ha sostituito tutto il carbonio nel mio organismo con del silicio. È complicato da spiegare, ma credetemi, è così.

02 agosto 2006

Sbuonpensiero


La Gay Police Association ha commesso, pare, un faith crime per cui è stata messa sotto investigazione. Ha infatti pubblicato un annuncio a pagamento su alcuni giornali in cui informava che il numero di reati omofobi, quasi tutti ispirati dall'estremismo religioso, è cresciuto di quasi il 75%. Disgraziatamente, l'immagine scelta per l'annuncio era quella di una Bibbia accanto ad una pozza di sangue; immagine appropriata, visto il linguaggio di certi predicatori e di certi gruppi, e l'affiliazione religiosa di diversi "giustizieri" di omosessuali oggi in carcere - ma anche illegale in base ad una legge che criminalizza le immagini e le frasi che potrebbero essere ritenute offensive dagli aderenti a qualsiasi religione.

Questa legge è il risultato, purtroppo, di una deriva comunitarista all'inglese di parti del pensiero progressista; proviene dal bisogno di stringere un'alleanza con autoproclamatisi "leader delle minoranze" che basano il proprio potere su interpretazioni particolarmente retrive e integraliste delle religoni che diventano l'unico collante delle comunità - sikh, indù e musulmana - e dalla conseguente necessità di impedire che queste interpretazioni vengano mai criticate o messe in dubbio; è anche il risultato, in assoluta buona fede, dell'idea multiculturalista forte, secondo cui una società si può definire in termini di comunità distinte e perfettamente omogenee, ognuna delle quali può solo essere criticata dall'interno, e che ha il diritto di occuparsi dei critici all'interno nella maniera che preferisce, come il caso Monica Alì/Brick Lane mostra proprio in questi giorni - gli schemi parzialmente fossilizzati del pensiero progressista fanno il resto, inquadrando qualunque critica dall'esterno nelle familiari categorie del razzismo e dell'intolleranza, con l'occasionalmente esilarante risultato di sentire femministe con trent'anni di lotte alle spalle dare del razzista a chi critica la pratica dei matrimoni combinati per ragazzine di 14 anni.

Adesso, in una delle prime applicazioni di alto profilo della legge, una serie di gruppi ultracristiani finanziati da oltreoceano hanno fatto mettere sotto inchiesta un'associazione gay per aver denunciato la violenza omofoba che essi stessi fomentano - e il crimine che quest'associazione avrebbe commesso suona pericolosamente simile ad un thought crime di orwelliana memoria.

La cosa esilarante è che un gran numero di incommensurabili imbecilli con la testa piena di quella che potrei chiamare
, molto caritatevolmente, merda di cavallo non si renderanno neanche conto di quanto tutto questo sia anche conseguenza del loro affannarsi a proclamare che è importante non offendere il senso religioso altrui, che bisognava capire la rabbia per i fumetti di Maometto, che criticare la religione altrui è inaccettabile.

Care le mie teste di ravanello, dispero che lo capirete mai, ma smerdare dei principi importanti come la laicità e la libertà di espressione come avete fatto voi, in nome di uno spicciolo ed immediato vantaggio di tattica politica (se pure), o peggio ancora in nome del riflesso pavloviano secondo cui il nemico del mio nemico è mio amico, mostra esattamente a che livello sia sprofondata certa sinistra europea.

Hat tip: Harry's place

01 agosto 2006

Opinioni controcorrente


L'opinione di una persona che non aveva paura a dire quello che pensava - anche e soprattutto quando questo lo rendeva il bastian contrario della sinistra, la voce fuori dal coro, fino a pagare con la vita per la pericolosità sociale e politica delle sue idee e del suo modo di vivere. (Hat tip: Wellington, a cui prima o poi mi toccherà offrire una birra)

L'opinione di un intellettuale inglese che non ha mai fatto mistero di parteggiare per Israele, uno degli autori dello Euston Manifesto ed un avversario - da lunga data - delle varie forme di fascismo islamista. Questa frase in particolare (traduzione mia) riassume perfettamente anche il mio pensiero:

Le azioni di Israele a Qana non sono scusabili. Dico questo come sostenitore del diritto di Israele a difendersi dagli aggressori, da chi lancia missili contro la sua popolazione civile e intende distruggerlo come Stato. Ma se Hezbollah ha queste colpe e responsabilità, Israele ha la precisa responsabilità, in accordo con le leggi di guerra, di cercare di minimizzare le vittime civili, e questo si applica anche al caso in cui i suoi avversari ricorrano all'uso di scudi umani.
Intanto, il resto del mondo continua a fare il tifo per l'uno o per l'altro come se fosse una partita di calcio.