Oi Dialogoi
"Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"
"La accetterei, ma il diritto al ritorno dei palestinesi?"
"Se ne può discutere, il 'ritorno' per molti sarebbe comunque in posti dove vivevano i loro nonni - la comunità internazionale si può fare carico della spesa per una soluzione alternativa con una frazione di quanto costa l'UNHCR. Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"
"La accetterei, ma, e il muro?"
"Una volta accettata la soluzione, e posto fine al terrorismo, il muro non serve più. Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"
"La accetterei, ma i palestinesi in Libano, Giordania, Arabia Saudita?"
"I loro sedicenti fratelli arabi possono anche dare una mano invece di negare loro i diritti di base. Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"
"La accetterei, ma sembra una soluzione razzista! L'apartheid!"
"Gli odi sono talmente incancreniti che insieme non possono, nè vogliono, vivere. Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?
"La accetterei, ma, e gli insediamenti?"
"Gli insediamenti si rimuovono, Sharon e Olmert hanno mostrato a Gaza che sono disposti a farlo. Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"
"La accetterei, ma il territorio concesso non rispecchia la risoluzione ONU del 1948!"
"A non accettare la risoluzione sono stati in primis gli arabi e i palestinesi. Oggi la situazione si è cristallizzata e anche l'ONU riconosce che la risoluzione del 1948 non è applicabile. Ovviamente nell'ambito della soluzione, i dettagli sui confini si possono e si devono negoziare. Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"
"No. Solo una pace giusta ed equa è accettabile: morte all'oppressore sionista!"
"Mavaffanculo" (*)
"Nazista! Assassino! Guerrafondaio!"
* Questo non è un blog per famiglie
3 commenti:
Meraviglioso!
Il dialogo funzionerebbe anche al contrario, tipo così:
"Sei favorevole alla soluzione Due Popoli, Due Stati?"
"Si,certo... ma solo se ve ne state dietro il vostro muro, se non eleggete un governo che non ci piace, se non pretendete di toccate il tasto di Gerusalemme, se non vi fissate con l'avere una continuità territoriale, se accettate senza discutere troppo i territori che noi decidiamo di assegnarvi, ecc..."
" L'ultimo capitolo del conflitto fra Israele e Palestina è iniziato quando le forze israeliane hanno rapito due civili, un dottore e suo fratello, a Gaza. Un incidente per lo più ignorato dai media, a eccezione della stampa turca.
Il giorno seguente, i palestinesi hanno fatto prigioniero un soldato israeliano e proposto un negoziato per scambiare i prigionieri - ci sono circa 10.000 prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.
Che questo ?rapimento? sia stato considerato oltraggioso, mentre l'occupazione militare illegale della Cisgiordania da parte di Israele e l'esproprio sistematico di tutte le risorse - in particolare l'acqua - venga considerato spiacevole ma inevitabile è un tipico esempio del doppio standard continuamente impiegato dall'Occidente rispetto a ciò che viene fatto contro i palestinesi, sulla terra promessa loro dai vari accordi internazionali da settant'anni a questa parte. Oggi a oltraggio segue oltraggio: missili artigianali incrociano missili più sofisticati. (?)
Le provocazioni e le controprovocazioni vengono ogni volta contestate o acclamate. Ma tutti gli argomenti a posteriori, accuse e promesse, finiscono col fungere da diversivo per allontanare l'attenzione del mondo da una lunga pratica militare, economica e politica il cui fine non è nient'altro che la liquidazione della nazione palestinese. Questa pratica, benchè spesso dissimulata o nascosta, ultimamente sta andando avanti sempre più rapida. E, secondo noi, va incessantemente ed eternamente riconosciuta e contrastata per quello che è. "
(Noam Chomsky, John Berger, Harold Pinter e Josè Saramago - luglio 2006)
mai salam sadiki
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