22 maggio 2009

Quanto è stupido Gordon Brown?


C'è una cosa che dalle guerre coloniali del XIX secolo in poi tutti, dico tutti hanno imparato: l'esercito privato della Compagnia delle Indie, i sikh, i montanari pashtun, i sepoy ribelli, i cosacchi russi di Crimea, i tedeschi (due volte), i giapponesi, gli argentini, tutti: you do not fuck with the Gurkhas.

E lui che ti va a fare?

23 commenti:

Yossarian ha detto...

Parole sante Euge'.
Fra l'altro anche Joanna Lumley mica scherza. Dai, e' stata in gamba, era diventata il terrore di Downing Street.
Mi fa piacere che ' i piccoli uomini' nepalesi ce l'abbiano fatta. Se lo meritano.

Ayoo Gurkhali!

hehe

falecius ha detto...

Che è andato a fare? Non capisco, i Gurkha dovrebbero essere contenti, no?

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Falecius: I Gurkha sono contenti, certo: il governo ha cercato in tutti i modi di fregarli (la storia della residenza per tutti quelli che avevano prestato servizio per più di vent'anni è stata epica) e alla fine ha dovuto ammettere la sconfitta e concedere la residenza a tutti.

@Yossarian: mitica. Secondo me Brown alla fine s'è cagato sotto al pensiero di ritrovarsela sotto casa con un plotone di Gurkha.

Palmiro Pangloss ha detto...

Alla fine l'ha imparato anche il Labour. Forse.

Anonimo ha detto...

Ma questi Gurkhas, con il loro senso fanatico del dovere e del supremo sacrificio per la causa che sono chiamati a servire (perche' non credo che avessero un odio speciale per gli argentini o per i valorossimi sepoy ribelli che, tra l'altro, combattevano per una causa giustissima)...questi Gurkhas, dicevo, non sembrano un po' quei fanatici nazisti della Gestapo pronti a morire per il Furher?

Eugenio Mastroviti ha detto...

No.

Anonimo ha detto...

Io penso, invece, di si.
Questi Gurkhas, dei quali non metto affatto in discussione il valore belluino e bellico, se avessero fatto per il Nepal quello che hanno fatto per i British mi sarebbero piu' simpatici. Dopotutto, nel corso degli ultimi 200 anni, se certe doti militari fossero state messe al servizio del popolo nepalese si sarebbero rivelate assai piu' apprezzabili. Capisco che il mestiere di "mercenario", quando fatto bene, possa meritarsi l'approvazione degli apparati militari. Ma a me piacciono i soldati che combattono per una causa che sentono. E mi sembra che i Gurkhas non combattano per una causa, ma per mestiere. Arrivo al punto di pensare che se da quelle parti fossero arrivati i Tedeschi, invece degli Inglesi, i Gurkhas avrebbero combattuto eroicamente anche per i Nazi e, forse, Hitler avrebbe loro assegnato la direzione generale dei campi di concentramento sicuro che gli ordini sarebbero stati eseguiti con zelo militare assoluto. Come fecero i nazi della Gestapo.
Sara' perche' non ho simpatia per la gente che ha servito l'imperialismo britannico; sara' perche' l'imperialismo britannico si e' lasciato dietro certe "eredita'" delle quali oggi faremmo tutti volentieri a meno, ma io non trovo cosi esaltante il valor militare dei Gurkhas legato all'imperialismo inglese .
Questo non vuol dire tuttavia che, per esempio, nelle guerre "giuste" contro il fascismo, il contributo dei Gurkhas debba essere sottovalutato.
Sono contentissimo che Gordon Brown abbia fatto una figura da culo perche', in questo caso, le rivendicazioni civili dei Gurkhas erano sacrosante e dovevano essere rispettate.
Ma questo e' un discorso diverso che proclamare, trionfanti e sprezzanti:

"You do not fuck with the Gurkhas!"

L'espressione stessa contiene un tono "fascista" che mi piace poco. E sulla bocca di un "intellettuale" di sinistra stona alquanto. A meno che l'"intellettuale" di sinistra sia un po' fascistello, come spesso succede.

Eugenio Mastroviti ha detto...

Sinceramente: cazzate, dall'inizio alla fine. Potrei argomentare, ma non ne vale la pena, se non per notare che i Gurkha, per i cinesi, non ci sono mai andati, a fare i mercenari.

(il tono fascista, come capita a volte, sta nell'orecchio di chi ascolta, visto che se la memoria non m'inganna era una cosa che si diceva, fra gli altri, della Brigata Lincoln)

Sejo ha detto...

La differenza, forse, sta nello status dell'Impero britannico negli occhi dei nepalesi. Meglio una «grande sorella» distante che la pressione cinese o quella indiana, terribilmente vicine.
Poi, non so. Io non trovo nulla di fascista nel sacrificio personale in sé o nel servire in un esercito di una terra che diventa Patria di adozione – Labour permettendo. Ma non sono un intellettuale, né forse di sinistra, quanto un fan dell'imperialismo britannico.

Anonimo ha detto...

Ecco spiegato perche' la Brigata Abramo Lincoln ha farro una figura del caxxo contro Franco costringendolo a morire di vecchiaia nel suo letto!
Perche'andava in giro urlando sprezzante:

"You don't fuck with the brigade!"

Provo a spiegare:
Non mi importa chi avesse l'esclusiva di un motto cosi stupidamente fascista:

"You don't fuck with the Gurkhas" suona come lo slogan di quei fascistelli di periferia con i tatuaggi e la canottiera.
O, se si preferisce, come lo slogan scritto sulle fiancate di certi pullman della tifoseria calcistica con le bandiere con la faccia di Maradona che spuntano dai finestrini.
Oppure, come gli slogans di certi giovanotti che prescrivevano ai pazienti dosi abbondanti di olio di ricino e di manganello.
Oppure, se si preferisce, come quelli di certi hooligans inglesi che seguono la squadraccia in trasferta in Portogallo.

Io ho solo detto che i Gurkhas, mutate le circostanze, avrebbero ubbidito ad ogni tipo di ordine con disciplinatissimo e risoluto zelo militare: ecco perche' sono diventati i "leggendari Gurkhas", i ferocissimi soldati mercenari: quelli che ti tagliano la gola prima ancora che tu ti sia accorto della loro presenza.
Perche', diciamocelo con franchezza, per tagliare la gola ad un povero soldato argentino che difende le sue Malvinas contro il doldato Gurkha cui hanno raccontato che a 16mila miglia marine dalla capitale dell'Impero c'e' uno scoglio della Corona che deve essere difeso con le unghie e con i denti... ce ne vuole di obbedienza cieca e di sangue freddo!
O no!

Lo slogan:
"You don't fuck with the Gurkhas" me li fa invece apparire come un branco di fascistelli intossicati che cercano un albanegro da dargli fuoco per passare la serata.

Forse mi sbaglio, ma e' la mia sensazione.
E io l'orecchio per i toni fascisti credo di averlo buono.

Eugenio Mastroviti ha detto...

"Perche', diciamocelo con franchezza, per tagliare la gola ad un povero soldato argentino che difende le sue Malvinas"

ROTFL

"E io l'orecchio per i toni fascisti credo di averlo buono"

Eccerto, guarda, vai un po' a leccare il cuore alla piccola vedetta delle pampas quando finisce di buttare comunisti giù dagli aerei, che tu l'orecchio per i fascisti ce l'hai buono.

Eugenio Mastroviti ha detto...

"Io ho solo detto che i Gurkhas, mutate le circostanze, avrebbero ubbidito ad ogni tipo di ordine con disciplinatissimo e risoluto zelo militare"

Che poi dev'essere il motivo per cui gli inglesi non li hanno mai impiegati nelle campagne tardo-coloniali in Aden, in Kenya e in Malesia.

Anonimo ha detto...

C'e' poco da ROTFL-arsi:

Io apprezzo che la Thatcher, nella guerra per le Malvinas, abbia mostrato i grossissimi coglioni che aveva e che, quindi, siccome la Dea Fortuna aiuta gli audaci, con il "culo" che di solito soccorre sempre i "Grandi" della Storia, quale la Thatcher e' stata, sia riuscita a riprendersi le Malvinas.
Dopotutto, la Giunta militare argentina non si meritava affatto un successo militare di quel tipo per giustificare la repressione interna e sviare la crescente opposizione al suo regime. E brindo al fatto che la Thatcher, riconquistando le Malvinas, abbia riportato la democrazia in Argentina. Sono i paradossi della Storia.
Ma io concordo con la Sinistra britannica che giudica quella guerra, vinta con l'aiuto di Pinochet e della Russia comunista, un esempio di prevaricazione post-colonialista.
E sono sorpreso che un uomo di sinistra, come te, si metta cosi decisamente dalla parte del colonialismo e, in questo caso, del post-colonialismo.
Poi, essendo anti-razzista, se e' vera la storiella che i soldati argentini hanno perso perche' avevano sangue italiano che scorreva nelle vene (come la razzistica propaganda del Regno sottolineava al tempo in cui i razzisti erano solo quelli del Ku Klux Klan, i leghisti di Bossi erano all'osteria che si bevevano il barbera e quel tipo di commenti passava inosservato agli occhi della nostra anti-razzista sinistra italiana) mi nasce una certa simpatia per i miei "consanguinei" emigrati nelle Pampas e trattati come sempre come pezzi di merda italiani dalle scarse virtu' militari.
(Perche' gli albanegri fanno pena, mentre "los argentinos italianos" fanno solo cagare e si meritano "los sputacchios" sul naso?)
Mentre aspetto fiducioso che le Malvinas tornino per vie diplomatiche sotto la giurisdizione politico-geografica cui appartengono, ribadisco che i Gurkhas sono stati allevati dai britannici come mastini di razza pronti al sacrificio per il padrone.
Che non li abbiano mai impiegati nel periodo tardo coloniale in certe operazioni di guerra significa che gli Inglesi non volevano mettere a durissima, insostenibile prova la loro indiscutibile fedelta'.
Perche' anche i mastini hanno un'anima: sono animali di razza, mica animali normali.
E gli Inglesi sanno fino a che punto possono tirare la corda. O, meglio, lo sapevano, fino a quando si son trovati al governo un imbecille come Brown e la figlia di un comandante di un reggimento cui i Gurkhas avevano salvato la vita si e' fatta paladina della loro causa.
Altrimenti la storiella "You don't fuck with the Gurkhas" finiva nel cesso della storia coloniale britannica:
"Usa e getta. E i cocci sono vostri": (Africa, Middle East, South-Asia insegnano.)

Eugenio Mastroviti ha detto...

"Ma io concordo con la Sinistra britannica che giudica quella guerra, vinta con l'aiuto di Pinochet e della Russia comunista, un esempio di prevaricazione post-colonialista."

Sì, ma solo perchè sei ignorante come una bestia. Non mi è chiaro in che maniera sarebbe "prevaricazione" rispondere ad un'occupazione militare compiuta contro la volontà del 100% della popolazione locale; o meglio, lo so - sospetto che tu appartenga a quella parte della sinistra italiana che, come la pseudosinistra inglese Galloway-style, che non ha mai incontrato un fascista che non le piacesse, a patto che fosse sufficientemente lontano da casa.

"se e' vera la storiella che i soldati argentini hanno perso perche' avevano sangue italiano che scorreva nelle vene (come la razzistica propaganda del Regno sottolineava"

Mah, questa non l'avevo mai sentita. Non discuto che il Sun qualche cazzata del genere l'avrà pure scritta, ma sinceramente, e' come farsi un'idea dell'Italia e degli italiani leggendo la Padania.

"Mentre aspetto fiducioso che le Malvinas tornino per vie diplomatiche sotto la giurisdizione politico-geografica cui appartengono"

Sulla geografia posso anche essere d'accordo. Sulla politica, magari, un po' meno, visto che come dicevo sopra non esiste un solo abitante delle Falklands che voglia diventare argentino, e che quando l'insediamento è stato fondato le isole erano deserte.

Quanto al resto: allora convieni anche tu che piccole differenze fra i Gurkha e le SS esistono, e la tua argomentazione originaria non aveva senso. QED.

Anonimo ha detto...

Ti spiego perche' vedo che non ci arrivi:

La "prevaricazione" sta nello spirito "coloniale" dell'operazione militare, non nel fatto di avere risposto al richiamo d'aiuto di una colonia di sudditi/pecorai che parlano uno strano inglese e che vivono sperduti nell'oceano a 16 mila miglia marine da Piccadilly Circus.
La critica di "prevaricazione di stampo coloniale" era la linea di tutta la sinistra internazionale a quel tempo. Che tu non hai letto perche' eri piccolino, ma che io so perche' mi sono informato.
Trattandosi di un’aggressione da parte di una Giunta militare fascista, le reazioni internazionali furono deboli. Ma la sinistra Inglese, quella che a quel tempo farneticava di disarmo nucleare unilaterale, considero’ l'operazione come un revival colonialistico dettato anche da manovre pre-elettorali.
E la guerra fu condotta in modo anche sporco: (affondamento della General Belgrano)
Leggiti a questo proposito la relazione degli scontri parlamentari tra Tories (Thatcher) e Old Labour (Kinnock).

Anonimo ha detto...

Anche a Gibilterra non c'e' nessuno che voglia diventare spagnolo, ma le argomentazioni del governo spagnolo (incluso il governo Zapatero) sono legittime.
Il colonialismo ha creato diritti acquisiti, ma non li ha legittimati e molte questioni sono ancora aperte.
Non c'era un solo abitante di Hong Kong che voleva diventare cinese, ma lo sono diventati sotto l’ingegnoso compromesso: "One country, two systems",
Nel caso di Gibilterra le discussioni riguardano la "joint sovereignity" che verra' inevitabilmente raggiunta.
Le isole Malvinas entrano in questa categoria di dispute internazionali e il fatto che i suoi pecorai non vogliano diventare argentini c'entra, ma relativamente.
E penso che chi non riesce a fare questi parallelismi sia piu' ignorante di quanto lo sono io.

L'Inghilterra coloniale sa quando e il momento di baciare la mano che non puo' mordere. Lo ha fatto con l'India di Ghandi e lo ha fatto con la Cina; Mettendo in mostra le sue straordinarie doti diplomatiche.
Naturalmente, com'e' nella sua natura opportunistica, nella cessione di Hong Kong ha concesso asilo politico, razzisticamente, a tutti i cervelli che poteva, scaricando la manodopera “gialla” al suo destino.
Esattamente come si e' servita dei Gurkhas per poi "scaricarli senza “grazie”", come e' stato dimostrato dall'ingratitudine del governo socialista di Gordon Brown nella recenta disputa.

Anonimo ha detto...

I pecorai delle Malvinas/Falklands, sotto la Regina, o sotto l'Argentina, sempre pecorai sono e sarebbero rimasti.
Al di fuori dei legami di tipo romantico con la colonia, Mrs Thatcher, di cui sono un grande ammiratore, non pensava ai pecorai delle Malvinas, come agli Argentini non interessavano affatto quei quattro scogli e i quattro pecorai che le abitano. Le ragioni che hanno portato al confronto sono strategico-economiche.
Ed uno come te che si appassiona di Storia lo dovrebbe sapere.

Tu, se leggo bene i tuoi post, senza bisogno di leggere la Padania, hai dell'Italia e degli Italiani la stessa considerazione che, al tempo, avevano i tabloids britannici, invasati di patriottismo nazional-fascio-colonialista: cioe’ che e’ una nazione di merda. E se i giornali britannici piu' seri all'italianita' dei soldati argentini alludevano soltanto, tutti i tabloids ne scrivevano senza mezzi termini. Ma questo non e' il punto: conosciamo gli Inglesi. Io volevo sottolineare, per inciso, che 27 anni fa (se ricordo bene) in Italia di razzismo non si parlava mentre in l'Inghilterra, a sentire gli anglofili, c'era solo qualche scemo che leggeva il Sun (che pero' ha una tiratura di 4 milioni di copie che vengono lette da 16 milioni di persone). E in quegli anni Brixton andava a fuoco.

Anonimo ha detto...

Definire quella di Galloway (e di Livingstone? E di Kinnoch? E di Tony Benn?) "pseudosinistra" e' ridicolo. Sono tutti perfettamente allineati con la sinistra internazionale e quella italiana, per le quali, mi sembra, simpatizzi anche tu.

Io non ho mai appaiato i Gurkhas alle SS. Ho detto che "sembrano un po' le SS di Hitler". Cioe' ho supposto, perche' mi sembra assai verosimile, che questi combattenti belluini avrebbero potuto, se sottoposti allo stesso lavaggio di cervello cui furono sottoposte le SS tedesche, fare, per i Tedeschi, quello che hanno fatto per gli Inglesi. Se poi gli Inglesi non hanno voluto sperimentarli in epoca tardo coloniale in certe campagne militari va a credito dell'intelligenza militare inglese che, come ho detto, sapeva fino a che punto poteva tirare la corda. Ma il dubbio che i Gurkhas, senza essere tedeschi, avrebbero saputo benissimo gestire un campo di concentramento, mi rimane e tu non hai le prove per confutare un mio ragionevole dubbio. Anzi: sono io che ho prove ragionevoli per alimentare il mio: cioe' la ferocia fredda da aguzzini di cui i Gurkhas erano e sono naturalmente capaci. In altre parole: una predisposizione naturale.

Comunque scusa se ti ho toccato i tuoi Gurkhas. Mamma mia, non lo faccio piu'.
Non e' che tu hai una maglietta con su scritto:

"You don't fuck with Eugenio Mastroviti"?

Viva l'Inghilterra, viva l'Impero, viva i Gurkhas. Viva la Regina!
A morte l'Argentina!

Mi arrendo.

Ayoo Gurkhali !!!!

Eugenio Mastroviti ha detto...

Giusto qualche risposta complessiva perchè mi sembri logorroico quanto il fascio-leghista di Soho e non so se anche tu vivi di sussidio come lui, ma io invece occasionalmente ho anche da lavorare e non mi posso dedicare a 'sta roba a tempo pieno.

1) Il fatto che la critica "prevaricazione di stampo coloniale" fosse di tutta la sinistra europea di quel tempo - in tempo di guerra fredda - non aggiunge nulla alla discussione. Era un riflesso condizionato che non poteva non scattare. Che *oggi* si accetti acriticamente quella posizione fa un po' più specie (e infatti vaste fette della sinistra europea sono un po' più attente con le etichette)

2) La situazione delle Falkland è sostanzialmente diversa da quella di Gibilterra o di Hong-Kong: non si tratta di un pezzo di terra conquistato militarmente ad un Paese straniero ma di un'isola che può o non può far parte dello zoccolo continentale altrui ed è fuori dalle acque territoriali di chiunque, deserta quando vi fu creato un insediamento. Le analogie con Gibilterra e Hong-Kong sono in massima parte strumentali.

3) Quello che hai scritto è che "se da quelle parti fossero arrivati i Tedeschi, invece degli Inglesi, i Gurkhas avrebbero combattuto eroicamente anche per i Nazi e, forse, Hitler avrebbe loro assegnato la direzione generale dei campi di concentramento". Che era una cazzata. Rafforzata dall'altra cazzata della "ferocia da aguzzini" - personalmente non ricordo un caso di violazione delle convenzioni sul trattamento dei prigionieri da parte dei Gurkha, e non si capisce perchè l'aggressività in combattimento dovrebbe essere automaticamente simbolo di inferiorità morale - addirittura, si direbbe, geneticamente determinata.

4) No, dell'Italia e degli italiani non ho assolutamente l'opinione che ne ha il Sun. Di gran parte degli elettori di Berlusconi e dei lettori della Padania, semmai, ho la stessa opinione che ho di gran parte dei lettori del Sun.

5) Interessante la reiterazione del "pecorai". Non aggiunge nulla alla discussione ma insinua. Mi piace.

6) Io non posso provare che i Gurkha non gestirebbero a meraviglia Auschwitz, certo, esattamente come tu non hai le prove per confutare il mio ragionevolissimo dubbio che essendo italiano e quindi geneticamente cattolico, in condizioni diverse tu passeresti il tempo a violentare chierichetti. O che, per citare Carl Sagan, io non tengo in garage un drago invisibile. La tua argomentazione, direi, ti qualifica per un analogo dei venditori di fuffa che "non hai le prove per dire che io non ho parlato con gli alieni". In più, l'idea che siccome i Gurkha sono eccellenti soldati, il che per te, par di capire, è moralmente discutibile, allora dovrebbero essere pronti a svolgere qualsiasi attività che tu trovi moralmente altrettanto discutibile non è, semplicemente, una argomentazione. Se non in una discussione sulle tue qualità intellettuali.

Anonimo ha detto...

Tutti i soldati, perfino gli eccellenti, sono in grado di commettere atrocita'.
Da quando l'eccellenza di un soldato lo rende immune da comportamenti animali? Anche le orde di Gengis Khan erano formate da eccellenti soldati.
Figuriamoci i Gurkhas, che sono eccellentissi-missi-missimi. Qui si discute facendo supposizioni sulla potenzialita' dei Gurkhas, considerate certe doti particolarmente belluine per le quali sono diventati famosi (altrimenti gli Inglesi li avrebbero trattati come ordinari pecorai dell'altipiano), a gestire un campo di sterminio.
A me sembra verosimile. A te no.
Perche' tu, appassionato di Storia Militare, hai un debole per la mitica figura del soldato Gurkha.
Io il debole non ce l'ho: li vedo feroci e disciplinatissimi. Tutto qui. Tanto di cappello. Gente che obbedisce agli ordini. E se gli ordini sono crudeli, sempre ordini rimangono.
Speculare se da quelle parti fossero arrivati i Tedeschi e avessero scoperto quanto sono bravi i Gurkhas e li avessero poi inseriti nei meccanismi della soluzione finale non e' una cazzata. E' una speculazione. Come dire che se Hitler non avesse attaccato la Russia oggi Eugenio Mastroviti parlerebbe un perfetto tedesco. Tu che prove hai per dimostrarmi che ho detto una cazzata? Io ho fatto solo un'ipotesi speculativa basata su supposizioni verosimili, non assurde.

Chiamare "pecorai" gli abitanti delle Malvinas e' come chiamare "minatori" gli abitanti del Galles prima che la Thatcher facesse entrare nelle zucche di sinistra che ci sono anche altri mestieri nella vita e che nello scavare in miniera non c'e' nulla di geneticamente predeterminato.
Li ho chiamati "pecorai" per sottolineare l'assoluta insignificanza nel contesto dell'economia britannica della primaria attivita' esercitata su quegli scogli.
Absit injuria verbis!
Tu quoque ossesionato dal politicamente corretto?

Io di... "prove per confutare il tuo ragionevolissimo dubbio che essendo italiano e quindi geneticamente cattolico, in condizioni diverse io passerei il tempo a violentare chierichetti"... non te ne posso fornire.
Ma perche' l'esempio e' semplicemente idiota.
Invece il dubbio che i Gurkhas, naturalmente feroci e militarmente disciplinatissimi, avrebbero potuto amministrare un campo di sterminio con lo stesso zelo nazista, non e' affatto idiota. Opinabile, discutibile, ironizzabile, se vuoi, ma non idiota.

Se poi tutti quelli che osano contaddirti (su argomenti che tu sembri essere solito tenere a livello accademico nelle piu' prestigiose universita' del mondo e sui quali hai scritto applauditissimi saggi) mettono in discussione, solo rivolgendoti la parola, le loro qualita' intellettuali, questo dimostra solo una cosa: che sei un po' presuntoso.
Ayoo Gurkhali !!!!

Eugenio Mastroviti ha detto...

"Tutti i soldati, perfino gli eccellenti, sono in grado di commettere atrocita'.
Da quando l'eccellenza di un soldato lo rende immune da comportamenti animali?"

Appunto: argomentazione da fuffaro.

"certe doti particolarmente belluine"

You keep using that word. I do not think it means what you think it means (cit)

Anonimo ha detto...

Beh, per me belluino significa bestiale, feroce, aggressivo: insomma, denota una certa animalita'. Si dice belluino un comportamento che in certe circostanze e' capace di obbedire ad istinti piu' animali che umani (anche se spesso le due sfere comportamentali si confondono). Belluino e' quel qualcosa di brutalmente istintivo che ti scorre nelle vene. Qualcosa che ce l'hai o non ce l'hai. Come le palle.

Copio e incollo:

Gurkhas, are people from Nepal who take their name from the eighth century Hindu warrior-saint Guru Gorakhnath.....
Gurkhas are best known for their history of bravery and strength in the British Army's Brigade of Gurkhas and the Indian Army's Gorkha regiments. The Gurkhas were designated by British officials as a "Martial Race". "Martial Race" was a designation created by officials of British India to describe "races" (peoples) that were thought to be NATURALLY WARLIKE and AGGRESSIVE in battle, and to possess qualities of courage, loyalty, self sufficiency, physical strength, resilience, orderliness, the ability to work hard for long periods of time, fighting tenacity and military strategy. The British recruited heavily from these Martial Races for service in the colonial army.

Interessante il concetto di Razza Marziale, cioe' bellicosa, amante della guerra, della lotta; una razza con naturale attitudine al combattimento. Il contrario, per intenderci, di Razza Pacifica.

Per riassumere, una razza proprio come dici tu:

"You do not fuck with the fucking Gurkhas !!!"

Insomma, gente diversa dai comuni mortali. Gente col pugnale fra i denti. Gente che il nemico lo strangola come un boa strangola un toro: Gente che se gli capiti sotto le grinfie puoi telefonare alla moglie e dirle che non torni per la cena.
Lo sai cosa ti dico?
Che piu' ci penso e piu' sembra logico pensare che, mutatis mutandis, i Gurkhas sarebbero stati dei nazisti perfetti. Specie se Hitler avesse promesso loro, in caso di vittoria, la cittadinanza tedesca a loro e a tutti i loro discendenti per tutta la durata del Millenario Terzo Reich.

Ecco cosa penso che belluino voglia significare.
Secondo te, invece...
"What do you think it really, really, really means?

Eugenio Mastroviti ha detto...

Guarda, sinceramente, m'hai stufato. Conitnui a ripetere le stesse cazzate e argomenti come un venditore di piscio di serpente.

Non so se sei il troll di Soho in vacanza in Italia e imbottito di litio o prozac o suo fratello piccolo, ma il risultato è lo stesso.

Hai scritto, rassegnati, cazzate, condendole con qualche uscita razzisteggiante ogni tanto, provando a restare per quanto possibile sotto il radar. E devo dire, per un po' ha funzionato.

Mo', pero', vaffanculo, vai.