18 dicembre 2006

Nanny employer


Il passo successivo al nanny state, babau per eccellenza degli anglosassoni, é il nanny employer, mio babau personale.

Da quando ci siamo trasferiti tutti insieme appassionatamente in cima a questo palazzone, abbiamo scoperto che il nostro datore di lavoro si preoccupa oltre misura della nostra salute. Ogni piano ha una grande sala cucina/rinfreschi/ritrovo, con gli abituali distributori automatici gratuiti di snack, bevande calde, bibite. Snack, ovviamente, dietetici, ricchi di fibre e cereali e assolutamente privi di acidi grassi insaturi (o forse saturi, li confondo sempre); bevande calde di tutti i tipi, anche se un cartello alto un metro ci avverte dei pericoli collegati all'eccesso di caffeina, le bustine del té sono quasi tutte al té verde (contiene, pare, più antiossidanti) e ovviamente non c'é zucchero ma solo dolcificante; bibite rigorosamente dietetiche, in massima parte non gasate, laddove possibile diuretiche e oligominerali, cocacola decaffeinata, dezuccherificata, degassata, con aggiunta, si sospetta, di prozac.

Abbiamo resistito due giorni, poi, quando siamo stati informati che nella cucina non era permesso usare posate di metallo ma solo di plastica, onde prevenire incidenti, abbiamo detto basta. Il distributore di bibite é stato aperto e le bibite sostituite (grazie ad un accordo con quelli della palestra, che comprano bevande umane, che costano di meno, e le scambiano con le nostre dietetiche) , nei frigoriferi sono comparse bottiglie da un gallone di latte intero ed ogni piano ha la sua brava zuccheriera da 2 chili, il tutto pagato dalla piccola cassa grazie alla creatività di una segretaria che andrebbe fatta Santa Subito (tm); per gli snack non c'é stato niente da fare, sono ancora cibo per criceti (la serratura é abbastanza più resistente), ma, l'ho menzionato in passato, Krispy Kreme é direttamente sotto al palazzo e fa sconti per quantità. Ogni mattina, entrando, si lasciano un paio di sterline in una scatola e verso le 10 cominciano ad apparire vassoi di ciambelle normali e ripiene.

Il Consiglio Rivoluzionario della Cucina del Quarantesimo Piano sta anche valutando la possibilità di corrompere la signorina della macchinetta del caffé per convincerla a dar fuoco al cartello e a rendere disponibili bevande normali e decaffeinate in uguali quantità.

Liberté, egalité, colesterolé.

2 commenti:

Hari Seldon ha detto...

Che dici? Lo lascio fare il mio Sindaco che vuole togliere tutti i distributori di acqua minerale (qundi anche di quella gassata)? Sono lontani anni luce da voi, ma la strada è la stessa...

Palmiro Pangloss ha detto...

Un datore di lavoro che disincentiva la caffeina? Nell'IT? Io fossi in te inizierei a mandare CV.