Un problema di liturgia
Mi convinco ogni giorno di più che quello che ci viene venduto come scontro di civiltà sia tutta un'altra cosa. A leggere certi blog e certi articoli di giornale mi viene il sospetto che l'antipatia che certi, a occidente, hanno nei confronti di regimi come quello iraniano sia stata pesantemente fraintesa.
Certo, da queste parti nessuno dice che la democrazia è un'offesa ad Allah perchè è l'anticamera del politeismo, e se mio figlio (eventuale) crepa d'autobomba o cintura esplosiva è il minore dei mali, perchè almeno si salva l'anima dalla corruzione occidentale. No, per carità. Ci si limita a dire che la ricerca scientifica è un'offesa a Dio, e se mio figlio (eventuale) crepa di talassemia o sclerosi multipla è il minore dei mali, perchè almeno si salva l'anima dalla corruzione della ricerca genetica.
Certo, da queste parti nessuno dice che gli omosessuali non sono normali e devono restare nascosti se vogliono vivere decentemente, o altrimenti li si impicca a una gru. Ci mancherebbe, siamo civili, noi. Ci si limita a dire che gli omosessuali non sono normali e devono restare nascosti se vogliono vivere decentemente, ed è lecito, un diritto umano inalienabile, quasi, umiliarli ed emarginarli finchè s'ammazzano da soli, che si risparmia anche il carburante per muovere la gru. O magari si predica a qualche testarasata impressionabile finchè il coglione mette una nail bomb all'Admiral Nelson, avendo cura poi di fare la faccia scandalizzata quando viene arrestato.
Per il resto, l'apprezzamento per la pena di morte è comune, l'idea che la religione debba primeggiare sulla società (eh, ragazzi, sono gli azionisti di maggioranza: comandano loro), che debba controllare la ricerca scientifica, la legge, le convenzioni sociali, che debba primeggiare nella cultura, nella televisione, nella stampa, tutto in comune. È in comune anche l'idea che permettere a chi non appartiene alla religione dominante di esistere a patto che non lo dia a vedere troppo sia il massimo concepibile del rispetto (in effetti lo è: per qualsiasi sistema totalitario, permettere il dissenso privato è un gesto di grande tolleranza).
Il problema che hanno tutti questi teocon e teodem e teocratici con posti come l'Iran e l'Arabia Saudita, alla fine, è solo ed esclusivamente di liturgia. I metodi e i sistemi gli stanno benissimo: contestano il testo delle preghiere, l'orario (e il giorno della settimana) della messa, e il fatto che tocca stare in ginocchio per tutto il tempo, che francamente ad una certa età le ginocchia cominciano anche a far male. Per il resto, a ben vedere, non c'è problema.
E per fortuna, per fortuna, non mi stancherò mai di ripetere "per fortuna", laddove contava abbiamo vinto noi - l'Armada spagnola, Breitenfeld, Valmy, Porta Pia (nel suo piccolo)... che sarebbe grama, altrimenti.
(prima che qualcuno me lo faccia notare, lo so, lo so, esagero, il paragone non regge: l'Iran permette l'aborto terapeutico, 'sti laicisti di merda)
27 commenti:
Cose gia' viste e sentite, sia online sia quello che ho letto nel tuo scambio con Maedhros. Trovo onestamente deprimente continuare a sentire eternamente le stesse baggianate..
Del resto, se vai a leggere la giustificazione data da David Copeland per gli attentati che anche tu hai ricordato, ha dichiarato questo: "The point of all animals on earth was to reproduce...gays go against that and it's unnatural!"
Suona nuovo?
PS il motivo per cui rispondo qua, e non in altri blog/post o quant'altro e' che mi son un pochino rotto i coglioni di ripetere ad libitum che "naturalmente" noi siamo spaventosamente promiscui, poligami e quant'altro, esattamente come tutti gli animali, che la famiglia monogama uomo-donna e' un'invenzione abbastanza recente, che la storia e' piena di societa' e strutture matriarcali (irlanda? Sardegna?) dove i figli eran allevati dalle donne in comune, che anche nella santissima e reverendissima Bibbia, se vai a leggere, buona parte dei profeti e' poligama e Salomone e Davide se ne vantan pure. Sono stanco di chiedere, senza mai avere uno straccio di risposta, in che modo riconoscere un matrimonio CIVILE a coppie dello stesso sesso rovina una famiglia. Sono stanco di far notare a chi dice "gli omosessuali sono anormali, o disturbati, e chi dice il contrario e' il solito radical chic" che chi dice il contrario e' l'OMS, che dovrebbe saperne, in fatto di cosa e' o non e' malattia, un tantino di piu'.
In sostanza, invidio la tua pazienza.
cla
"per qualsiasi sistema totalitario, permettere il dissenso privato è un gesto di grande tolleranza"
Qualsiasi sistema totalitario, per definizione, NON permette il dissenso privato.
A proposito di Iran, ho letto da qualche parte che in TRANSESSUALI lì sarebbero legalmente riconosciuti e tutelati; però non posso assicurartelo.
Falecius: avrei dovuto precisare che si tratta di sistemi totalitari nelle intenzioni. Probabilmente nessuno dei due permetterebbe il dissenso privato avendone la possibilità.
Quanto ai transessuali: ho letto anch'io la stessa cosa, da almeno due fonti diverse, e mi pare di capire che l'operazione sia a spese dello Stato.
Ma non sarà che i teobizzochi ce l'hanno con l'Iran veramente perchè è troppo laico?
@felecius: in Iran il transessuale puo' effettivamente cambiare sesso a spese dello stato, diventando a quel punto una donna che non puo' avere figli, ovvero (da quelle parti) una varieta' scadente di letame.
Morale della storia: i diritti umani o ce li hai tutti o non ne hai nessuno.
Uriel
"una donna che non puo' avere figli, ovvero (da quelle parti) una varieta' scadente di letame"
Non esattamente - l'Iran non è esattamente il paradiso del femminismo ma non è neanche l'Arabia Saudita: vedi qui
@Eugenio: tecnicamente parlando nel 1965 l'italia era uno stato di diritto. Solo che in alcuni posti,specie le province, le varie Franca Viola venivano rapite e violentate, per poi sposare lo stupratore.
Sulla questione ho una buona fonte iraniana; una donna che non possa avere figli sul piano sociale e' una merdaccia, al punto che persino l'obsoleto status di eunuco (teoricamente illegale ma diffuso nei bordelli, specialmente nelle zone orientali) e' preferibile e viene spesso preferito.
In una societa' di merda, nessuno ha dei veri diritti. Non esistono i "diritti meno un un quarto".
Uriel
Uriel: Nessuno (credo) difende l'Iran: si notava solo come l'Arabia Saudita fosse peggio. In Iran le donne possono fare quasi tutti i lavori; in Arabia Saudita, non escono di casa: ergo in AS stanno peggio, il che non implica che in Iran stiano bene.
Così come uno Stato di diritto è necessario, ma non è sufficiente, perché le persone abbiano diritti. (Vedi anche la vecchia argomentazione "Hitler ha preso il potere con le elezioni democratiche", eccetera).
A margine: mi chiedo quale sia lo status, di fatto, dei transessuali FtM in Iran: diventano maschi a tutti gli effetti?
In una societa' di merda, nessuno ha dei veri diritti. Non esistono i "diritti meno un un quarto".
Esistono. Lo dici tu stesso, quando dici che "tecnicamente nel 1965 l'Italia era uno Stato di diritto". Oggi le cose in Italia (nonostante tutto) sono radicalmente diverse. Nel 1965 c'erano *esattamente* i tuoi "diritti meno un quarto". Anche in Iran ci sono, in questo momento, i "diritti meno un quarto" - o più probabilmente meno venti, ma esistono IMVHO le precondizioni (che non esistono per dire in Arabia Saudita) perchè le cose migliorino. Lentamente, certo, ma migliorino. O peggiorino, magari, dal punto di vista dei teocon.
@Rdm: A margine: mi chiedo quale sia lo status, di fatto, dei transessuali FtM in Iran: diventano maschi a tutti gli effetti?
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Chiedo.
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Esistono. Lo dici tu stesso, quando dici che "tecnicamente nel 1965 l'Italia era uno Stato di diritto".
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Ma solo "tecnicamente", nei fatti non lo era. Non puoi parlare di diritti in potenza, i diritti sono qualcosa che esiste solo nell'atto.
Se i diritti fossero una questione formale, poiche' laddove vige la pena di morte il diritto alla vita non e' garantito, un bombardamento a tappeto non viola i diritti di nessuno.
Non riesco a percepire un diritto che non viene goduto.I diritti sono tali se ne godi. Se non ragioni cosi', ti tieni la pillola del giorno dopo che non si trova perche' tutti i medici di Roma sono obiettori di coscienza piazzati per spinta politica nei posti giusti.Tecnicamente il diritto ce l'hai: non ne godi.
Uriel
@Uriel, senza polemica: ma la crenza di diritti riguardo alle donne che non possono aver figli deriva dal diritto iraniano o dalla mentalità iraniana?
@giovanni: non esiste la "mentalita"'. Si tratta di una parola che non corrisponde a nulla di esistente, come "angelo" o "chimera".
Io sono materialista, per cui semplicemente vedo un branco di pezzi di merda.
Uriel
Per Uriel ed al.: io NON difendo il regime iraniano in sé, e vorrei che questo fosse chiaro.
Sui diritti il discorso sarebbe lungo, e devo consegnare la tesi di laurea tra una settimana (che tra l'altro la tesi ha vagamente a che vedere con questi discorsi, ma lasciamo stare).
Credo che non esista una "mentalità iraniana" non più di quanto esista una "mentalità italiana" o una "mentalità americana", cioè come ipersemplificazione poco utile.
Direi che la condizione negativa della donna che non può avere figli in Iran sia causa della società iraniana e non della legge iraniana, ma lo dico senza aver letto i codici locali.
Non c'è dubbio che la condizione della donna in Iran sia molto migliore di quella dell'Arabia Saudita (o anche dell'Afghanistan). Il che non significa che sia ottima in assoluto, anzi.
Direi che la condizione negativa della donna che non può avere figli in Iran sia causa della società iraniana e non della legge iraniana, ma lo dico senza aver letto i codici locali.
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Detto come va detto, i diritti si leggono dalla parte delle persone. Se qualcuno/a viene considerata una scadente varieta' di letame, io tutte le distinzioni fra letame col retrogusto di societa' o letame con il retrogusto di legge non le faccio.
Non sono un sommelier di merde, io.
Uriel
Uriel: Se però devi lottare per i diritti, che i diritti ci siano sulla carta o siano del tutto assenti può fare differenza - se non altro per le strategie con cui lotti. Se la legge italiana avesse obbligato Franca Viola a sposare il suo violentatore, ad esempio, la strada dei diritti delle donne in Italia sarebbe stata un po' diversa.
Sbagliate prospettiva: i diritti in quanto tali non esistono, semplicemente. Esistono i doveri, tra i quali il dovere - variamente declinato - di non interferire nella sfera di liberta' degli altri individui ed il dovere di difendere tale sfera per se e per gli altri. I vari teocon, ayatollah, teodem, iman, mutawa’ah, etc. non propugnano, come sostengono loro, il "rigore morale" ma il lassismo, la diminuizione dei doveri del cittadino. Praticamente sono degli hippies :D
Con rispetto mi pare uno dei post più infelici (eufemismo)di tutto il blog .
Tutto nasce perchè i giornali italiani hanno gonfiato e stravolto una notiziola inglese e sbattuto il mostro in prima pagina . Beh , è la stampa bellezza . Funziona così da sempre e in tutti i campi . Lo fanno anche i blogger che cercano di dimostrare l'uguaglianza di Rutelli con Ahmadinejad partendo da un post di mr. Maedhros .
@Rdm: la storia occidentale e' frutto di quell'incidente storico che si chiama stato romano. L'idea di stato romana e' quella che ti fa pensare alle leggi come a qualcosa che diviene realta', a quall'impianto aere perennis che regola la vita materiale dei cittadini.
Ci sono paesi nei quali lalegge e' vista in maniera molto marxista, cioe' la volonta' della classe militarmente dominante, o della tribu' militarmente dominante, e non si considera la legge come qualcosa che cambia le cose.
Nella stessa italia si stanno introducendo concetti come "obiezione di coscienza" o di "disobbedienza", i quali concetti di fatto tolgono ogni potere alla legge: la legge dice che tu come donna puoi chiedere la pillola del giorno dopo al pronto soccorso. La realta' e' che dovrai fabbricartela con un bombardone di anticoncezionali e l'aiuto di un farmacista, perche' nei prontosoccorsi c'e' un "obiettore di coscienza", cioe' uno che ha il diritto di disobbedire alle leggi dello stato.
DI conseguenza tutto viene ridotto alla legge come volonta' di chi ha potere militare. Demolita l'infrastruttura "stato" , rimane solo l'equilibrio di forza,e il problema di Franca Viola non erano le leggi,ma il pezzo di merda in divisa che le faceva applicare. Se elimini il concetto di stato, la legge e' solo uno sbirro.
Di conseguenza, spari allo sbirro e la legge non c'e' piu'. Se entri in un pronto soccorso con un taglierino e lo punti alla gola del medico obiettore, ti dara' la RU486.
Anche in Iran l'idea di stato o di societa' come enti astratti ma regolatori non esiste, c'e' solo la religione..e tutto si riduce ad un posto di merda pieno di gente di merda.
Uriel
Uriel:
in realtà, se ti leggi "il governo islamico" di Khomeyni trovi una nozione di stato come ente regolatore astratto.
Naturalmente si tratta di uno stato etico, ed in questo particolare senso esiste una somiglianza col fascismo, ma se vai a guardare la teoria, il concetto "di legge come qualcosa che cambia le cose" esiste eccome.
Non conosco abbastanza la realtà sociale iraniana per poter dire se e come queste nozioni si declinino in pratica.
@falecius: lo stato ha un compito etico per definizione, ovvero quello di organizzare la collettivita' onde ottenere un vantaggio per i suoi componenti. Non esistono "stati NON etici".
Quello di cui parli e' uno stato confessionale, non uno stato etico. In ogni caso, sono piuttosto marxista, cioe' materialista : se un pezzo di merda picchia la moglie, sparo proprio a lui, non alla societa', non alla cultura, non alla mentalita'. Il pezzo di merda e' proprio lui.
Se qualcuno A fa del male a qualcuni B, non accetto discorsi che non mi permettano di decidere su chi puntare un fucile, non servono a nulla. La mentalita', la cultura e la societa' non esistono. Sono parole che non indicano nulla di reale, come "angelo" e "ciclope".
Uriel
Non esistono "stati NON etici".
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D'accordo. Chiamiamolo stato confessionale, se preferisci.
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Se qualcuno A fa del male a qualcuni B, non accetto discorsi che non mi permettano di decidere su chi puntare un fucile,
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Non mi sembra di aver tentato di impedirtelo. Tu hai fatto un'osservazione teorica sul diritto romano e il concetto di stato che ne deriva.
Io ti ho risposto con un'altra osservazione teorica sul concetto di stato ufficialmente sostenuto dal regime iraniano, che NON difendo (se gli Stati Uniti invadessero l'Iran, cosa ormai poco probabile, mi opporrei con tutte le mie insignificanti forze; ma questo non significa appoggiare quel regime).
Tu hai fatto un'osservazione teorica sul diritto romano e il concetto di stato che ne deriva.
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Sbagliato. Non mi interessa il concetto di stato, mi interessa il comportamento dei cittadini. Il cittadino "romano" si comporta come se le leggi fossero reali, come se fossero parte della fisica. Ma non lo sono. Lo diventano attraverso la sanzione, cioe' mediante il potere militare.
Uriel
@Uriel, se sono ancora in tempo: mi spiego meglio, c'è qualche legge in Iran che dice "le donne infertili non godono dei seguenti diritti: bla bla bla"?
@giovanni: ripeto per l'ultima volta: in Iran una donna non fertile e' una varieta' scadente di letame. Come ogni donna che arrivi ad una certa eta' e non abbia marito.
Che sia la societa', la legge, la cultura o altro me ne frega meno di zero, dal momento che ne' la cultura, ne' la societa', ne' la legge sono cose che esistono materialmente.
Uriel
Uriel, mi pare che tu la faccia troppo facile.
Ipotizziamo pure che ne la culttura ne la società ne la legge esistano: da dove nasce la valutazione di "donna infertila = letame", da quel particolare tipo di roccia che c'è solo in Iran?
Uriel, mi pare che tu la faccia troppo facile.
Ipotizziamo pure che ne la culttura ne la società ne la legge esistano: da dove nasce la valutazione di "donna infertila = letame", da quel particolare tipo di roccia che c'è solo in Iran?
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Perche' mai dovrebbe fregarmene qualcosa delle cause? Quando i partigiani combattevano i fascisti non si chiedevano da dove venisse il fascismo: sparavano addosso ai fascisti.
La facevano troppo facile? Mah.
Uriel
Uhm... OpenID ha dei problemi, vedo.
Uriel
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