Schadenfreude
Confesso che, esattamente come fa chi non vive in Sicilia e osserva l'ennesima mattanza di mafia, il mio istintivo commento davanti alla querelle Boffo/Feltri è stato, più o meno, "mah, vabbe', finchè s'ammazzano fra loro è tutto guadagno".
Però fa male al cuore vedere che, in nome del mai abbastanza vituperato concetto "il nemico del mio nemico è mio amico", Repubblica sforna quintali di editoriali in difesa della minacciata libertà di espressione dei poveri cattolici oppressi, e soprattutto di un signore che ha appena finito di dare del satanista assassino al papà di Luana Englaro; fa male al cuore costatare una volta di più che i compagni italiani sanno, al più, contare in binario e quindi si dividono fra quelli che viva Feltri perchè va in culo al Vaticano e quelli che viva Boffo perchè va in culo a Berlusconi; fa male al cuore pensare che se andiamo avanti così vedremo Nichi Vendola fare la novena della Madonna dello Sterpeto di Barletta e i girotondini dispiegarsi attorno a San Pietro - perchè dopotutto l'anticlericalismo è un retaggio della borghesia liberale risorgimentale e quindi se sei "di sinistra" lo combatti.
Ora, non sto dicendo che mi piace Feltri - è uno di quegli esseri di cui vedrei qualche utilità sociale, al limite, solo se venisse essiccato, triturato e usato come lettiera per il gatto; e anche così, probabilmente bisognerebbe fare qualcosa per la puzza. Che sennò il gatto preferisce farla per terra, voglio dire.
No, quello che sto dicendo è che purtroppo la mia formazione scientifica, scientista, scettica, cicappina e sviluppista, insensibile ai nuovi saperi e alle energie sottili, attribuisce un certo valore alla coerenza. Non mi frega molto di per sè che Berlusconi si faccia l'harem: se non fossi sposato (o se avessi sposato una donna esclusivamente per le sue funzioni decorative) ed avessi i soldi di Berlusconi probabilmente sarei tentato anch'io di farmelo. Trovo però intimamente soddisfacente che un signore che va ai family day e fa approvare leggi oggettivamente retrive e in alcuni casi dannose, e si rifiuta di riconoscere certi diritti a parti della popolazione, e tutto questo in nome di valori morali che lui stesso non rispetta, venga sputtanato. Una cosa che un governante non ha (o non dovrebbe avere) il diritto di fare è vietare ai governati di fare quel che desiderano in nome di principi morali che lui è libero di violare. Per questo motivo, lo sputtanamento del difensore dei Valori Morali della Famiglia che Lavora beccato in mezzo ad uno stuolo di mignotte è cosa buona e giusta.
Però, proprio per una questione di coerenza, lo sputtanamento di un signore che da anni combatte una battaglia per l'oscurantismo cattolico, per l'emarginazione di chi ha preferenze sessuali non approvate da un consiglio di preti, per il controllo della religione sulla politica, sulla ricerca scientifica, sulla medicina, sull'istruzione è cosa buona e giusta e mi rifiuto di partecipare ad una campagna in difesa del diritto di questo signore ad essere una merda ipocrita.
Certo è sconfortante: le mattanze di mafia avvengono, dopotutto, per assumere il controllo del territorio, ed avvengono fra clan rivali perchè sono le uniche forze in grado di esercitare il controllo. Lo Stato, la società, non giocano neanche nello stesso campionato. Dire "finchè s'ammazzano fra loro" è confortante solo se non vivi a Sciacca o a Corleone, perchè altrimenti sai che a un certo punto finiranno di ammazzarsi fra di loro e tu sarai sotto lo stivale del vincitore. Allo stesso modo, lo scontro in Italia è fra Berlusconi e la Chiesa Cattolica, nonostante tutti gli starnazzamenti di Repubblica: le due forze che si stanno battendo sono quelle, i progressisti hanno smesso di essere un'entità rilevante in Italia se non nella loro stessa percezione.
9 commenti:
Vedo appoggiata la mia teoria secondo la quale l'uso migliore dei cattolici è di usarli come corpo contundente per menare i fascisti.
Sono eterosessuale e non sono di sinistra, ma, caro Mastroviti, a volte provo l'irrefrenabile impulso di baciarti (sulla guancia).
Come quando, per esempio, fai post come questo.
Chapeau e...ehi, 100 di questi giorni?
Fortunatamente o sfortunatamente non seguo abbastanza da vicino le notizie Italiche. Quindi magari diro' una castroneria, nel qual caso chiedo perdono.
Da quello che ho visto finora pero' quello che si e' difeso e' la liberta' di queto signor Boffo di dire quello che gli pare a prescindere da quello che sono le sue idee.
Difendere la liberta' di espressione non mi pare cosi' esecrabile.
Certo Boffo avrebbe dovuto forse essere licenziato quando ha fatto quel che ha fatto, quanto meno per incoerenza con la linea editoriale, ma quello e' un altro discorso.
Young.
ricordarsi che Boffo ha dato dell'assassino a bepi englaro e che gli ha scatenato contro una campagna disinformativa barbara e disumana
ricordarsi che l'altro giorno Boffo ha scritto:
“Hanno deciso – loro, sì, sentenziato – che il direttore di Avvenire era un «omosessuale», un «molestatore», uno «sfascia-famiglie»
per me uno così non si merita un briciolo di solidarietà ed è soltanto un bene che non si trovi a dirigere un quotidiano, o un network radiotelevisivo
non una sola parola da repubblica - a parte vittorio zambardino - su tutto questo
la leadership dell'opposizione a berlusconi ufficialmente in mano ai chierici
Direi che chiunque ha il sacrosanto diritto di essere finocchio e chiunque ha il sacrosanto diritto di detestare i finocchi. Ma essere finocchio e sparare a zero sui finocchi, ecco, questo direi che non va proprio tanto tanto bene. Se poi ci si aggiunge il vizietto di tampinare la partner del concupito per indurla a sgombrare il campo, io mi permetterei anche di alzare un ditino ammonitore ...
Sono di sinistra e progressista - e come avrai intuito ;-) non sono atea, e sottoscrivo.
Ah: non penso che "difendere i diritti dei gay" e "essere omofobi" siano posizioni degne di uguale rispetto. Ma qui forse sono io che sono per circa-metà parte in causa.
Naturalmente NON sono degne di uguale rispetto. Oltre a questo farei anche una netta distinzione fra il non provare simpatia per una qualsiasi categoria umana - che è un diritto sacrosanto - e il fare attiva propaganda contro la suddetta categoria - cosa decisamente molto meno sacrosanta.
il non provare simpatia per una qualsiasi categoria umana - che è un diritto sacrosanto
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Alt, alt, alt. L'albero si giudica dai frutti: se tutti si mettono a gridare che "i biondi sono antipatici", e' un loro diritto solo finche' da questo non ne deriva un fesso che spara al vicino perche' e' biondo.
Uno puo' anche essere contro il divorzio; se pero' si esprime questa libera opinione e guarda caso dopo che tutti scritto l'opinione qualcuno spara ad un dottore, allora e' una campagna di odio e non va piu' bene.
Altrimenti, ti becchi "ammazza un prete, tu non sai perche' ma lui lo sa benissimo". E lo chiami "libera opinione".
Ma io ho parlato di non provare simpatia, non di fare proclami! (però è vero che i biondi non sono mica tanto simpatici ...)
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