16 gennaio 2007

La ballerina del BNP


Tanto scandalo e clamore perché salta fuori che una persona il cui attributo fisico più importante, diciamocelo, sono i piedi, é una deficiente iscritta ad un partito neonazista.

A Simone Clarke é stato chiesto, fin dall'infanzia, di stare sulle punte a stomaco vuoto; non di leggere il manifesto politico di un partito e rendersi conto che chiede la deportazione forzata dell'uomo con cui convive e di eventuali figli che dovessero derivare dalla loro unione, la messa fuorilegge delle coppie miste (come quella di cui é fisicamente la metà ed intellettualmente, con ogni probabilità, il 5%) e l'istituzionalizzazione del razzismo con l'introduzione di diritti separati non per gli immigrati ma per gli stessi cittadini britannici in base alla "purezza del sangue".

Non si chiede a Rita Levi Montalcini o a Margherita Hack di avere un fisico da modella o di saper fare la morte del cigno, non vedo perché si debba pretendere da Simone Clarke o in generale dagli iscritti al BNP la presenza e l'uso di lobi frontali. Ad ognuno il suo.

E finiamola con questo casino, per carità. Non c'é niente di più grottesco di un partito di picchiatori fascisti a cui viene data l'occasione di passare per vittima perseguitata.

17 commenti:

Palmiro Pangloss ha detto...

La Clarcke e' un'imbecille perdipiu' razzista, e su questo siamo tutti daccordo mi pare. Ma il licenziamento politicamente motivato mi pare di una gravita' assoluta, un wsintomo molto preoccupante.

Anonimo ha detto...

In tema di grottesco, qui ci sono spifferi che l'amministrazione Pura e Disinteressata di Londra stia organizzando una sontuosa celebrazione del cinquantenario della dittatura castrista per il 2009.
Corrisponde a verità?

Altra cosa: io ho altre fonti che mi assicurano che nel manifesto del BNP non c'è nulla di quanto tu denunci.
Tu hai conoscenza diretta che davvero sostengono quelle cazzate?

Anonimo ha detto...

"A Simone Clarke é stato chiesto, fin dall'infanzia, di stare sulle punte a stomaco vuoto; non di leggere il manifesto politico di un partito".

Interessante. E dimmi, tu che scuole hai fatto, per avere invece il diritto di occuparti di politica? Oh, certa gente non ha ancora finito di lottare per i lavoratori e gia' sono con la Pompadour a mangiare croissants.

Sono d'accordo: facciamo in modo che la politica la facciano solo uno stuolo di eletti , di intelligggggggenti e di troppo gggggiusti. Il problema e' che non e' detto che ci sia tu, in quell'insieme.

Dopotutto, hai fatto una scuola per il mondo del lavoro, mica una per la classe dirigente. Che sei, gesuita?

Uriel

Eugenio Mastroviti ha detto...

Maedhros: non e' che ci voglia molto, sai. Basta sentirli parlare. Meglio ancora, basta andare a sentire quel che dicono nei loro comizi. Certo, nel manifesto del BNP non c'e' niente del genere. Neanche nel programma della Lega, che infatti non e' un partito beceramente razzista e non ha picchiatori fascisti alla Borghezio fra i suoi "leader" (scusa se rido).

Uriel: no, io non ho frequentato alcuna scuola speciale e non ho un retroterra culturale tale da conferirmi una speciale autorita' intellettuale in politica o in economia. E se quelle quattro cazzate che scrivo qui arrivassero ad avere rilevanza nazionale e suscitassero scandalo, mi farebbe anche piacere che qualcuno lo facesse notare.
Simone Clarke non e' una cretina perche' ha studiato balletto: Simone Clarke e' una cretina perche' supporta un partito razzista e neonazista. Il fatto che abbia studiato balletto implica semplicemente che non ha (come non ne ho io, ci mancherebbe) alcuna autorita' intellettuale preesistente, e pertanto tutto lo scandalo francamente non si spiega.

Anonimo ha detto...

"e pertanto lo scandalo non si spiega" significa che se una persona che non ha autorita' intellettuale si unisce ad un partito nazista allora va bene?

Mi spiace, ma si tratta di un'affermazione che non sta in piedi comunque la giri. Un ammasso di cretini ben armati e addestrati puo' fare uno sbarco e demolire una nazione, polizia compresa. Puo' fare una marcia su roma e un colpo di stato.

In secondo luogo, il concetto di suffragio universale attribuisce sia la capacita' che la responsabilita' di discernere il partito per cui si vota. Ipotizzare classi di persone antropologicamente inferiori che in quanto tali sarebbero "giustificate dallo status" a votare in maniera stupida significa in pratica ipotizzare un suffragio universale nel quale i voti dei cretini sono voti dei cretini, e gli altri sono i voti degli intelliggggggenti. Sorry, ma col suffragio universale tutti i voti sono uguali, quindi ogni voto ha lo stesso valore ed implica la medesima responsabilita'. Il voto di quella ballerina vale quanto il tuo: se e' stupido il suo lo e' anche il tuo, oppure nessuno dei due. A questo punto, se qualcuno sostiene un partito nazista, non solo ho il pieno diritto di incazzarmi, ma anche di vietare quel partito e sbattere in carcere chi lo reclamizza, come dovrebbe essere in italia. E non credo proprio che l'accusa di apologia di fascismo non valga per le ballerine.

Uriel

Eugenio Mastroviti ha detto...

Uriel: come sempre non riusciamo a intenderci. Quella ballerina, io, tu, il barista sotto casa, abbiamo tutti la stessa autorita' intellettuale: zero. Il BNP ha migliaia di iscritti e la cosa non fa scandalo (o ne fa relativamente). Se un'altra stronza qualsiasi ci si iscrive, dovrebbe fare lo stesso scandalo di quando ci si e' iscritto il mio collega che fa l'amministratore di database: prossimo a zero.
Semmai e' lecito aspettarsi scandalo, o sgomento, quando ad iscrivercisi e' una persona che per la carica che ricopre o per qualita' personali possiede una certa autorita' intellettuale, chesso', l'arcivescovo di Canterbury o l'ultimo Nobel per l'economia.

Anonimo ha detto...

Borghezio più che altro VIENE picchiato.
E se il BNP è assimilabile alla Lega, allora è pienamente legittimo.
Poi nei comizi, sai, è facile lasciarsi andare a stronzate sanguinetiane.

Il silenzio sulla richiesta di informazioni della celebrazione preparanda per i 50 anni della dittatura castrista lo prendo come una conferma.
Anche qui nessuno scandalo, nel senso proprio del termine. Lo sarebbe stato nel caso contrario.

Eugenio Mastroviti ha detto...

(continua)
(ho cliccato su publish invece che su preview)

Non perche' quelle persone siano in qualche modo "superiori" ma perche' la loro posizione di autorita' tende ad influenzare le masse.

Poi Simone Clarke ha, ci mancherebbe, tutta la responsabilita' personale dell'essersi iscritta ad un partito nazista; ma qui l'apologia di fascismo non e' reato, e quindi il suo licenziamento per ragioni politiche non sta ne' in cielo ne' in terra.

Poi, come precisazione, vorrei ribaltare un attimo la tua argomentazione. Io non sto dicendo che la Clarke, o gli altri elettori del BNP, siano "giustificati" dal loro status di imbecilli - anche perche' finche' il BNP e' legale nessuno ha bisogno di una giustificazione per votarlo. Dico solo che la Clarke e' una cretina, dimostrabilmente, nello stesso senso in cui, per esempio, considererei un cretino Elton John se chiedesse di entrare nell'Opus Dei o Woody Allen nel Ku Klux Klan; e che se una cretina dichiara il suo sostegno al BNP, dopotutto, non c'e' poi tanto da stracciarsi le vesti.

Anonimo ha detto...

No, non e' vero che lo scandalo per la famosa ballerina iscritta al partito neonazista e' lo stesso di quello del tuo DBA. Il tuo DBA non finisce sulle copertine dei giornali, non si esibisce davanti a centinaia di persone, non rilascia interviste sui giornali.

A differenza del DBA, la signora ha una vita pubblica, e trattandosi di politica, questo da' una magnitudo diversa alla cosa. Se uno stronzo qualsiasi fa il saluto romano e se lo da Di Canio il problema e' molto diverso: di Canio ha uno stuolo di fans, ha una audience enorme, ha una visibilita' che il tuo DBA non ha.

Secondo me una cretina -pubblica e con molto share- che fa pubblicita' ai neonazisti E' un problema. Che poi l'inghilterra non abbia leggi contro il fascismo non stupisce visto che non ha mai avuto il fascismo, ma di certo non pensero' che un paese resista meglio alla malattia poiche' non fa alcuna prevenzione e manca di anticorpi specifici -quali io considero le leggi contro l'apologia di fascismo-.

Uriel

Eugenio Mastroviti ha detto...

Non ho detto "fa lo stesso scandalo". Ho detto "dovrebbe fare lo stesso scandalo". Rimango della mia opinione. In particolare credo che giornalisti e commentatori, invece di unirsi al coro poplare, avrebbero fatto bene a mettere in evidenza, appunto, che l'autorita' intellettuale della signora e' pari a quella del barista sotto casa, e che se e' un personaggio pubblico lo e' per via dei piedi, non della testa. Con tutto quello che cio' comporta.

Poi personalmente non credo che una proibizione legale faccia da anticorpo, anzi. Nel primo posto su questo blog affermavo che quando una nazione arriva a dover vietare per legge di votare per nani pelati collusi con la mafia, e' gia' bella che fottuta; allo stesso modo, aver bisogno di una legge che punisce con la prigione Pino Rauti (o David Irving) IMHO non e' affatto un buon segno.

Anonimo ha detto...

Concordo!

Ed aggiungerei che segno ancor peggiore sarebbe una presenza del divieto di apologia fascista, e mancanza del divieto di apologia comunista.

Anonimo ha detto...

Onestamente non capisco la ragione per la quale l' "autorita' intellettuale" di una persona avrebbe un valore politico. Un voto e' un voto, e vale esattamente un voto, sia un Nobel o una ballerina.

Credo che i casi siano due: o si ritiene che il suffragio universale abbia un senso in quanto universale, e allora i voti hanno tutti lo stesso peso (che sia una ballerina o uno scienziato), oppure definiamo un "suffragio universale meno un quarto", dove il partito (spesso avversario) ha i voti, ma si sa, "loro sono tutti imbecilli, e gli intelligggenti sono tutti dalla nostra parte".

Una cosa simile e' gia' successa in Francia qualche tempo fa. I francesi hanno avuto lo stesso tuo atteggiamento verso il Fronte Nazionale: i fascisti erano tutti imbecilli. Solo che poi hanno dovuto votare la destra gaullista per impedire agli "imbecilli" di Le Pen di andare al governo.

Oh, com'erano imbecilli.....

Uriel

Eugenio Mastroviti ha detto...

Sospetto di aver capito quale sia il problema, Uriel. Stiamo parlando di due cose diverse, o almeno di due cose che a me sembrano diverse.

Il suffragio universale e', appunto, universale. Ogni singola persona che vota per il BNP e', IMHO, una minaccia per la democrazia e la convivenza civile (l'unica qualita' che riconosco loro e' un minimo di onesta' intellettuale rispetto, per dire, alla Lega, quando ad esempio difendono il razzismo come "componente fondamentale della natura umana", vedi qui alla voce "Multi-racialism - a recipe for disaster").

Non sto mettendo in discussione questo, e non sto mettendo in discussione il fatto che il voto di un genio e di un imbecille abbiano esattamente lo stesso peso e lo stesso valore.

Abbiamo pero' stabilito - e l'hai dichiarato esplicitamente tu - che il voto al BNP della ballerina fa piu' scandalo (NON "ha piu' peso") di quello del mio DBA perche' la ballerina e' un personaggio pubblico, la vanno a vedere a migliaia, quando parla finisce sui giornali. Mi sembra quindi che anche tu ritenga che lo scandalo stia in una forma di autorita' di cui questa persona dispone. E allora, invece di invocare licenziamenti d'ufficio forse sarebbe il caso di mettere in evidenza che, come ho detto una trentina di volte qui sopra, Simone Clarke e' famosa per i suoi piedi e non per la sua testa e che quindi prima di farsi influenzare dalle sue scelte ci si dovrebbe riflettere.

Licenziare una persona d'autorita' per essersi iscritta ad un partito - che l'ultima volta che ho controllato era perfettamente legale in questo Paese - significa negare un diritto civile basilare, quello della liberta' di associazione, esattamente come il BNP vorrebbe fare per altri. Magari Maedhros approvera' (dice che la reciprocita' dovrebbe essere il principio base delle relazioni umane, mi pare), io, essendo un'anima bella con la testa piena di fumo, no.

Anonimo ha detto...

"Mi sembra quindi che anche tu ritenga che lo scandalo stia in una forma di autorita' di cui questa persona dispone"

"Autorita'"? Io parlavo di audience, l'audience non e' autorita'.

Almeno, lo spero: non vorrei vedere Ezio Greggio che parla ex cathedra.

Io ho detto che la ballerina ha share, audience, e per questo fa scandalo: e' un personaggio pubblico. Ma questo non significa "autorevole", anche Moana Pozzi era un personaggio pubblico, ma non era autorevole.

Uhm.. non in politica , almeno.

Uriel

Eugenio Mastroviti ha detto...

Ho usato, lo riconosco, il termine sbagliato. Questo non toglie che invece che strapparsi le vesti, forse sarebbe piu' produttivo da parte dei giornalisti dire che la signora fa audience per i piedi, non per la testa, e che il suo giudizio politico, quindi, ha lo stesso peso (ancora) del mio, del tuo o del barista sotto casa.

Anonimo ha detto...

Cerchiamo di intenderci.
Se il BNP intende negare la libertà associativa a chicchessìa, la legittimità la perde all'istante, ipso facto.
Visto che i suoi documenti ufficiali non menzionano ciò, a quanto mi riferiscono, tale problema non si pone.
Quello che dicono i suoi esponenti (e Borghezio) nei comizi è cosa relativamente importante, perché quello che dicono le anime belle non è meno aberrante.
(in Italia gli unici picchiatori organizzati rimasti sono quelli dei centri sociali, e certi discorsi dei Puri sono raccapriccianti)

La citazione esatta è:
"il pretendere reciprocità è l'unica cosa che distingue un gentiluomo da un fesso"!
Ma rivendico fieramente la libertà di ognuno di farsi sputare in faccia da qualcuno a cui ha ceduto il posto sull'autobus, e continuare a vivere contento.

Sul razzismo infine, non se ne può davvero più!
L'unico razzista è quello che discrimina qualcuno per quello che è. E da questo punto di vista non esistono esseri più razzisti di quelli che compongono la metà antropologicamente superiore del genere umano, verso chiunque non sia Puro e Disinteressato.
E che magari osa farsi girare le palle se s'installa nel suo vicinato qualcuno che pretende di essere più uguale di lui perché ha fattezze esotiche.

Discriminare sulla base di quello che uno fa (a volte anche sulla base di quello che uno dice), non è razzismo. E' puro buon senso!
Cosa di cui a sinistra v'è carenza gravissima!

Anonimo ha detto...

A proposito di razzismo!

http://ne0quidnimis.blogspot.com/2007/01/ancora-razzismo-negli-usa.html#links