27 giugno 2007

Bello essere sysadmin


Questo post non parla della sinistra, dei diritti umani o del razzismo, ed è scritto in buona parte in un linguaggio gergale, da addetti ai lavori. Parla del difficile rapporto fra una categoria di esseri (nonostante le apparenze) umani, i sysadmin, o sistemisti, o amministratori di sistema, categoria alla quale mi pregio di appartenere, e il resto dell'universo mondo. Parla di come l'essere umano medio, per motivi oscuri, messo davanti ad un computer diventi un idiota sbavante. E naturalmente, come ogni storia che si rispetti ambientata in un contesto corporate, parla del principio di Dilbert, quello secondo cui quella che chiamiamo carriera altro non è che l'ascesa verso il nostro appropriato livello di incompetenza.

Esiste una categoria di utOnti che io chiamo passivi-aggressivi, quelli che non esigono, non protestano, non rompono attivamente le pa**e, si limitano a stare lì e a piagnucolare, ripetendo come un mantra il loro problema finchè un manager non passa di lì e non li sente.

U:"Il mio computer non parte più"

(per la precisione: U è un programmatore senior che pare abbia una paccata d'anni di esperienza come quant developer)

IO:"Chiama quelli di corporate IT, sono loro che si occupano dei desktop"

U:"Sì ma il mio computer non funziona più"

IO:"Lo so, il numero di corporate IT è su questo post-it"

U:"Sì ma il mio computer non parte e io non posso lavorare"

IO:"Ho capito, chiama corporate IT, lo vedi che ho da fare?"

U:"Sì ma il mio computer non parte"

Manager di passaggio verso la saletta caffè:"Non si può fare qualcosa? Mica possiamo permetterci di avere una persona che sta qui a non far niente perchè il suo computer non parte"

IO:"Certo che possiamo fare qualcosa, possiamo chiamare corporate IT e lasciarmi in pace a finire di sistemare e installare il plugin per monitorare le prestazioni e i parametri operativi del cluster di produzione"

Manager:"Ma corporate IT è due piani più su"

(quando un manager ricorre ai non sequitur, è di solito il momento di ammettere la sconfitta, ma io mi pregio di essere cocciuto)

IO:"Abbiamo i turboascensori che fanno due piani al secondo, vedrai che ce la fanno a mandar giù qualcuno"

Manager:"Ma non puoi dare un'occhiata tu?"

IO:"Certo, tanto il monitoraggio delle prestazioni del cluster ha una bassa priorità, anche se lunedì prossimo saltano di nuovo tutte le valutazioni perchè un cretino ha sottoposto sei volte lo stesso set di dati e sovraccaricato tutti i nodi, cosa vuoi che sia?"

(quando un sysadmin fa ricorso al sarcasmo, è fottuto)

Manager:"Ah perfetto, allora ci pensi tu" (sbonk!)

Per farla breve: il computer è un Dell Precision 470 della serie con i condensatori difettosi, abbiamo già dovuto rimpiazzare quattro motherboard perchè i condensatori son saltati come tappi di champagne. Chiamo il supporto Dell dove oggi è in servizio la seconda tipologia di tech support operator, lo scozzese biascicante (l'altro tipo è l'irlandese ubriaco, ma è più raro). Mi faccio strada attraverso il pesantissimo accento di Glasgow finchè riesco a spiegargli il problema. Domani mattina arriva la nuova motherboard corredata di tizio che la installa.

U:"Ma il mio computer non parte"

IO:"Lo so, cosa ci posso fare?"

U:"Non mi puoi trovare un altro computer?"

Gli indico il tavolo dove ci sono tre bei Precision 470 per ospiti, contractors ed emergenze

IO:"Quelli cosa sono secondo te?"

U:"Computer?"

IO:"Bravo!"

Un quarto d'ora di lamentazioni e il passaggio del manager di prima di ritorno dalla saletta caffè evidenziano il nuovo problema: l'utonto vuole tutte le personalizzazioni che aveva prima, senza non riesce a lavorare. Il manager mi guarda, io mi scordo di avere il sistema di monitoraggio online per oggi (e anche di pranzare) e procedo a sostituire i dischi fissi scambiandoli fra il computer scassato e quello utilizzabile.

IO:"E così quando parte ti ritrovi lo stesso desktop di prima"

WindowsXP:"FizzFrrrrrBleurghBSODReboot!"

IO:"...o forse no"

Scambio le schede video (Dell ha la disdicevole abitudine di installare hardware molto diverso in macchine con lo stesso nome e anche comprate in periodi di tempo molto vicini. Questi due 470 hanno uno una dual-head ATI e l'altro una NVidia Quadro, cosa che non avevo notato immediatamente)

WindowsXP:"FizzFrrrrrrBleurghGSODHang!"

(non avevo mai visto un Green Screen Of Death)

Io (grattandomi la testa):"Ma per caso avevi disabilitato il RAID sulla tua macchina?"

U:"Raid?"

IO:"Vabbe'..."

U:"Ah si, a un certo punto avevo bisogno di piu spazio e allora ho seguito delle istruzioni che ho trovato in rete per trasformare il disco in due dischi"

IO:"..."

Disabilito il RAID, la macchina parte, l'utonto si siede felice e sorridente.

Passa mezz'ora.

U:"Mi è sparito un disco fisso"

IO:"Hai guardato nel cassetto della cucina? Ogni tanto uno dei miei ci finisce dentro, sospetto me li nasconda mia moglie"

U:"Guarda che dico sul serio"

IO:"Pure io, e dovresti vedere cosa fa ai miei calzini"

U:"Manca il disco con fra l'altro tutto il codice che ho scritto le ultime due settimane"

Campanello d'allarme

IO:"Vabbè, alla peggio ce l'hai in CVS"

U:"No, io non faccio quasi mai il check-in in CVS perchè non mi va di perder tempo"

(tempo medio per un check-in CVS: 25 secondi a fine giornata)

Lascio perdere tutte le obiezioni che mi vengono alla mente, perdo un secondo a compiangere il development manager, improvvisamente capisco perchè ogni nuova release ha problemi apocalittici con l'integration testing, e vado a dare un'occhiata al computer

IO:"Non vedo niente di strano"

U:"Manca il disco D:"

Penso che magari ho collegato male un connettore, spengo il computer, apro, ri-connetto tutto, riaccendo.

A darmi il benvenuto è la schermata che mi dice che i due dischi sono in RAID-1 e l'array è ottimale

IO:"Scusa, ma il RAID non era disabilitato?"

U:"Sì ma ho pensato che con tutta la roba importante che ho sul computer forse era il caso di abilitarlo, ho installato il driver, ho riavviato e l'ho abilitato"

IO:"..."

U:"Solo che quando è partito mi ha detto che era degradato e si è offerto di ricostruirlo"

IO:"..."

U:"Mi reinstalli l'altro disco per favore?"

IO:"..."

U:"Scusa, era un'operazione semplice, dovevi solo trasferire i miei dischi da un computer all'altro, perchè hai lasciato che capitassero tutti questi casini?"

Devo dire, la mia fortuna è che lo Head of IT è stato in passato sysadmin pure lui, perchè l'utonto è andato come un fulmine dal suo manager a dire che io gli avevo cancellato due settimane di lavoro, e il suo manager è andato dall'Head of IT quasi altrettanto rapidamente a chiedere la mia testa. Per fortuna il big boss non era del tutto impervio alle spiegazioni e adesso l'utonto sta lì a cercare di convincere il big boss medesimo ed una rappresentante delle risorse umane che si è trattato di un momentaneo episodio di follia che non si ripeterà.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci diamo alla riedizione di "Storie dalla sala macchine" :D
Claudio

Emmanuele ha detto...

i passivi/aggressivi sono i peggiori, perché di solito sono convinti di saperla più lunga di te. ovviamente, nl 90% dei casi trattasi di conscenze costruite o manomesse ad arte - vedi il dialogo in apertura del primo episodio di IT Crowd.

sei fortunato ad avere un capo con background sysadminical; la soluzione convenzionale sono un paio di pinze e una blowtorch, nella mia esperienza. :-)

Anonimo ha detto...

Ciao Eugenio,
io non sono sysadmin, e ho capito il cinquanta per cento di quello che hai scritto in informatichese, ma comprendo il tuo stato d'animo quando ti trovi di fronte a persone che non sanno una cippa di computer (o peggio, dovrebbero saperlo ma "non gli va di perder tempo") e poi danno la colpa ad altri quando combinano i casini.
So di persone che, in alcuni ambienti di lavoro, chiamano l'help desk per dire "non mi parte il PC" e spesso i ragazzi chiedono: "la presa della corrente è inserita bene nel 'case'?" (no, forse la parola case non la usano sennò mandano ancor di più in palla l'utOnte).
Risposta: "Ah! Oh... ora è partito"
Ma &$%£$%&!!!!!
E se facevi format C: non era meglio?
O__o
Ah! questi utOnti! ^___^

Anonimo ha detto...

Se accetti un consiglio dall'"alto" della mia esperienza di sysadmin d'alto bordo (adesso mi chiamano "system architect", wow) , c'e' una scappatoia a tutto questo.

"I would like to help you, but I have some activities scheduled right now: may you write an email with my manager in copy , asking me to do it? Then I'll be glad to help you, it's just for the process".

In genere scappano.

hope being useful,

Uriel

Davide ha detto...

Con tutte le cose che ti capitano in ufficio credo che potresti scrivere un libro.
Ovviamente sotto pseudonimo: Eugene Masterscrews. ;)