Poche gliene hanno date
Dice il nostro ineffabile Presidente del Consiglio che bisogna regolamentare Internet a livello mondiale. Tutti ridono, così arriva a dargli man forte l'ancora più ineffabile Ministro dell'Interno, Roberto Maroni: bisogna dare ad ognuno il suo indirizzo IP personale, unico e quasi immutabile come la targa dell'automobile, così l'accesso anonimo a Internet non esisterà mai più nei secoli dei secoli.
Vi do due minuti per smettere di ridere, poi ricominciamo.
OK, dicevamo.
Io non do, sinceramente, la colpa a Maroni. La colpa, come quasi sempre, è della società e della scuola. Più precisamente, la colpa è del fatto che Maroncino ha fatto la scuola negli anni '60 e '70, a cavallo delle grandi riforme, dell'esperimento di Barbiana, con tutte quelle menate pseudo-progressiste contro il nozionismo, per la valorizzazione delle doti degli studenti e via dicendo. Ecco, la colpa è di quella scuola lì, del fatto che Roberto Maroni non è stato umiliato abbastanza.
In una scuola seria, il tipo di scuola dove si distribuivano bacchettate sulle mani a chi non ricordava la data di nascita del cognato di Cavour, Bobo Maroni avrebbe imparato presto, e per tutta la vita, che sparare minchiate ha un prezzo: ogni volta che avesse aperto la bocca per dire una cazzata, chessò, "voglio andare sulla luna a piedi, che ci vuole?" o "voglio dare un indirizzo IP statico a tutti, tanto il routing è un'invenzione per terroni albanegri e invece di quattro ottetti ce ne metto cinque", il maestro l'avrebbe preso per un orecchio e l'avrebbe trascinato alla lavagna intimandogli "E adesso, Robertino, visto che sei così intelligente, fai vedere a tutti come si fa ad andare sulla luna a piedi", ed esposto spietatamente alle crudeli risate dei compagni e al bullismo all'uscita da scuola, tutte esperienze che gli avrebbero insegnato che se quattro volte su cinque quando apri la bocca ne escono stronzate, è il caso di tenerla chiusa anche la quinta, hai visto mai.
Invece Maroni è andato in una di quelle scuole dove laureati in pedagogia sperimentale postmoderna si guardavano, sorridevano e annuivano ogni volta che sparava una stronzata, ammirando l'inventiva, la capacità dialettica e il distacco da schemi rigidamente nozionistici di sapere che, dopotutto, servono soltanto a fare cose noiose come costruire ponti, curare malattie o mandare avanti una nazione senza fare una figura di merda internazionale al giorno. E questi sono i risultati.
---
Says our (Italian) ineffable Prime Minister that we must regulate the Intartubes on a worldwide basis. Everybody laughs, so up and comes our even more ineffable Minister of the Interior, Roberto Maroni: we must give to everyone a single, static, immutable IP address, sort of an Internet registration plate, so that anonymous Internet access will be impossible forever and ever.
You've got two minutes to stop laughing.
We were saying.
I don't really blame Maroni. The fault, as is almost always the case, lies with society and the education system. Poor little Maroni, you see, went to school between the Sixties and the Seventies, the age of the great reforms, of the teacherless experimental school of Barbiana, of all that pseudo-progressive bullshit against notionism, for the validation of students and so on. Right, the fault lies with that kind of school, with the fact that Roberto Maroni hasn't been humiliated and bullied enough.
In a serious school, the kind of school where you'd get the palms of your hands caned for not remembering the birthdate of Count Cavour's brother in law, "Bobo" Maroni would have learned pretty soon, and for life, that being a gobshite carries a price: every time he said stuff like "I want to walk to the moon, it can't be that difficult" or "I want to give a static IP address to everyone, routing is for niggas and southerners,(*) and I'll make it with five octets instead of four", his teacher whould have grabbed him by an ear and dragged him to the blackboard, intimating "And now, Roberto, since you're so smart, you're going to show the whole class how exactly you're going to walk to the moon", and mercilessly exposed him to the jeers and catcalls of his classmates as well as their cruel after-school bullying - all experiences that would have taught him that if four out of five times when you open your mouth what comes out is bullshit, chances are you should keep it shut the fifth time as well, just in case.
But Maroni went to one of those schools where experimental postmodern pedagogical studies graduates looked at each other, smiled and nodded every time he came up with one of these whoppers, admiring his inventiveness, his dialectic abilities and his detachment from purely notionistic models of knowledge which are, after all, only useful to do boring stuff like building bridges, curing diseases and running a country without getting a ton of eggs on or collective faces at least once a day. And now we have to live with the results.
(*) Note for Brits and other foreigners: in Italy the north-south divide works the other way round, with a rich and industrial north and a poor and agricultural south that stopped being a colony more or less with WWII. Mr. Maroni's party, the Northern League, preaches the northern Italians' ethnic/cultural/racial superiority over southerners and even more over, uh, darkies, Albanians, Eastern Europeans and so on. "Terrone", their favourite term for us, is to "southerner" more or less what "nigger" is to "black person". We southerners, on the other hand, are a pretty easygoing bunch where organised crime is not involved, and generally leave the intolerance to the northerners, polenta-eating incomprehensible half-German bastards that they are.
41 commenti:
No! Ti prego. per una volta, lascia che facciano. Lascia che mi diano un IP statico. Lascia che la gente abbia 10MB/Sec su fibra ottica fastweb e un IP statico. Nascera' un provider ogni casa. Ogni programmatore di pagine web avra' il suo server in hosting. Potremo piazzare servizi SIP ovunque. Dai, cazzo, per una volta che fa una cazzata BELLA, lascialo fare!.
Uriel
ARghhhhhh
Sto ancora schiumando....Quando ho letto di Berlusconi immaginavo che qualche Perla dalla sua scuderia di fuoriclasse sarebbe uscita, ma questo va oltre le mie piu' rosee aspettative...
PS: Nel vocabolario Berlusconissimo 2008 leggiamo che "mandare avanti una nazione senza fare una figura di merda internazionale al giorno" e' sinonimo di "mandare avanti una nazione senza umorismo".
@Eugenio: questa volta ti dedico come in Fantozzi e l'episodio della Potemkin '97 minuti di applausi'. Come forse sai, ho 46 anni e sono purtroppo cresciuto con e in quella scuola. Penso di essermi salvato solo perche' oltre a voler diventare il batterista dei Ramones, a 17 anni, trovavo molto interessanti storia e letteratura, (quasi quanto i Ramones) e non ero particolarmente 'secchione' (e la batteria comunque la suono bene). Solo che studiare a un certo punto, almeno per me, era diventato immensamente piu' divertente di qualsiasi pallosissima assemblea o sciopero. E qui, ti devo fare un appunto Eugenio, ma non e' colpa tua, sei piu' giovane di me. Ti sei dimenticato il male che una certa (non tutta) politica militante dei militanti ha fatto alla scuola degli anni 70. Per ogni minuto di Dante, Byron (ho fatto il linguistico), Hegel o qualsiasi altra cosa, persa per ascoltare un coglione di Lotta Continua con un eskimo sporco, sparare cazzate, retorica e slogan, e che oltretutto non ti lasciava mai parlare, comminerei un colpo di 'knut' (la frusta dei cosacchi e della polizia zarista)a uno qualsiasi degli ex dirigenti di LC, che oggi sono tutti CEO, che osano cianciare di 'formidabili quegli anni'. Ottimo post Euge', condivido in tutto e per tutto
Yossarian
@Eugenio: un appunto, e mi dispiace ma e' una caduta di stile che da te non mi aspettavo. Scusa, ma perche' mi devo beccare gratuitamente del 'polenta-eating incomprehensible half-German bastard'. Lo so che la Lega Nord fa prudere le mani e che capiscono solo le mazzate, ma sopra il Po non siamo tutti dei Calderoli.
PS E comunque, stasera una bella piattata di Polenta e Marlus con la Bonarda, me la farei volentieri, se solo la trovassi al Sainsbury's locale... (tie' ciapa su e porta a ca)
Yossarian
@Yossarian: eh, me lo dicevi prima... Quest'estate in Alto Adige ho fatto scorta (di roba vera, non quella precotta da 10 minuti), ne ho ancora due buste a casa, più una di "polenta bigia di gran saraceno".
@Yossarian: Sei anche fan dei Ramones? Peccato che tra le gambe tu abbia quel coso...
Rassegnati, Palmiro, non è per te. La sua signora è di alcuni ordini di grandezza più graziosa di te
@Palmiro: non solo dei Ramones ma anche degli Stooges, credo di essere il batterista che sa suonare a memoria piu' pezzi degli Stooges al mondo. E comunque, tu sai che ti stimo molto Palmiro, ma non credo che cambierei sesso per te....
@Eugenio: la polenta taragna!!!!! Fai il prezzo, sono pronto a qualunque bassezza per la polenta taragna
Yossarian
@All: io vi dico solo una cosa: la Carlucci non si e' ancora espressa. Tremate.
@Yossarian: c'e' chi torna a casa per le feste, ha una valigia capiente, e....
NOOOOOO!
La Carlucci no!
"Ma se questo Linus Torvalds è tanto intelligente, com'è che non l'hanno mai invitato all'Isola dei Famosi?"
Car-luc-ci-Car-luc-ci...
Sono pronta a contrattare: tu ci metti la polenta, io faccio i crauti come li faceva la nonna trentina (beh, non alla sua altezza, ma la ricetta è quella). Anzi, ora che me lo ricordi devo portare dall'Italia un po' di crauti Zuccato. Manca solo una sana luganega.
(La nota a pié di pagina dell'edizione inglese mi ha fatto molto ridere. Ma non ti consiglio di dare a un trentino del tedesco. Austrungarico, magari, ma non tedesco.)
Qui una chiave di lettura plausibile.
invece di ridere, piangi!
Visto che il 90% degli italiani (e sono un inguaribile ottimista) credono a queste stronzate. Meta' dei quali lo appluadono e meta' rabbrividiscono temendo tempi di dittatura perche' non possono quardarsi i porno in rete.
PS @Yossarian: da Sainsbury's la polenta si trova, al posto del merluzzo puoi fare l'eglefino (haddok) e la bonarda e' un vino insulso :)
"bisogna dare ad ognuno il suo indirizzo IP personale, unico e quasi immutabile come la targa dell'automobile"
E, suppongo, abolire gli internet point, i computer delle biblioteche pubbliche, e le reti domestiche?
@Yossarian: Non pensavgo a soluzioni cosi' drastiche era cosi' pourparler. BTW anche gli Stooges sono in alto sula mia lista.
@Eugenio: la Signora Yossarian e' di parecchi ordini di grandezza piu' carina di me, d'altra parte anche il Sig. Yossarian e' di parecchio ordini di grandezza meno carino del mio standard minimo. Che e' basso. Ma non conta, io parlavo di affinita' spirituali.
@Muriel: La Bonarda non e' affatto insulsa, e' un onesto vino minore che con certi piatti diventa necessario.
@Palmiro: Concordo sugli ordini di grandezza, la bonarda, e anche sulle affinita' spirituali :-)
@Muriel: io parlavo di polenta da accompagnare con la bonarda, se avessi voluto il Brunello di Montalcino avrei scritto 'pasticcio di mais' e nel caso di polenta e marlus 'pasticcio di mais e pesce veloce del Baltico' (anche se il rosso non e' proprio il massimo in questo caso);-) In ogni caso ti consiglio anche il 'Sangue di Giuda' e il 'Buttafuoco' due rossi 'gnucchi' e testardi insuperabili con il salame di Varzi
@Claudio: ti faro' sapere, oltretutto dovremmo essere anche vicini di casa, visto che io e la signora abbiamo traslocato due mesi fa sulla 'collina dello zingaro'
Yossarian
@Yossarian: Mrs. Inminoranza è di strada per il mercatino natalizio di Trento, quindi quando torna qui fra Natale e Capodanno ci sono un po' di pacchi di polenta taragna tutti per te.
Fra l'altro questa cosa della polenta col merluzzo non la sapevo, la morte sua l'ho sempre considerata con la salsiccia di maiale (quella spessa, a punta di coltello) saltata in padella con aglio e pomodorini.
@Eugenio: se non vado errato la variante col merluzzo e le cipolle e'una ricetta tipica della bassa Lombarda. Quella col sugo e la salciccia insieme a quella col gorgonzola (per la quale il sottoscritto potrebbe uccidere a sangue freddo e senza rimorsi)sono le altre varianti piu' note. Quanto all'offerta, Euge', hai reso un uomo felice e mi faro' sentire, anche se la signora Yossarian (anconetana e crudele...hehehe) odia la polenta e l'unica concessione che fa alle ricette pavesi e' il risotto alla vogherese, ossia coi peperoni, una vera leccornia e una delle poche cose decenti uscite da Voghera, altrimenti nota nel Pavese come la citta' delle 'tre P': pere, puttane e prigione. E della celeberrima 'casalinga', ovviamente.
Yossarian
@Yossarian: vogliamimo trasformare un post sull'inettitudine dei governanti italiani in un flame gastro-enologico? :)
Conosco tutti i vini che hai nominato e non ne trovo nessuno esaltante, mi spaice ma ho un'avversione per i vini pavesi.
@Eugenio: se "sua" di la morte sua intendi la polenta: anche la io preferisco con la carne piuttosto che il pesce. Ma il massimo e' il cinghiale in sive'
@Muriel: ahahaha...hai ragione, e' che a me piace divagare :-)Comunque, hai ragione sulla polenta al Sainsbury's e grazie della dritta sull'Haddock, anche se un pesce che si chiama 'eglefino', mi rifiuto di mangiarlo Chi glielo ha dato quel nome, Carlo Collodi? 'E fu cosi' che Pinocchio conobbe l'Eglefino....' . Infine, a te non piacciono i vini pavesi, tu pensa che io non sopporto i pavesi...
Yossarian
@Tutti: mai provata la polenta arrostita a fette e mangiata con i fegatelli? No, penso di no, perche' siete barbari e manco sapete cos'e' un fegatello.
i fegatelli toscani?
PS ma stiamo aspettando tutti le 5.30 per scattare al pub?
@Muriel: magari. Lavorare fuori Londra ha semidistrutto la mia vita sociale, non posso andare al pub con i colleghi perchè poi mi tocca guidare fino a casa...
e la bici dove l'hai lasciata?
@Muriel: .....
@Palmiro: ne mangiavo a chili quando andavo ad Arezzo Wave, sono una roba da buttare via la testa...fantastici.
Yossarian
@Muriel: eh, la bici è nello shed, la uso il fine settimana (e ho messo su quasi 10 chili da che ho cambiato lavoro...)
@Muriel: Precisely! Stasera al mio 'local'irlandese, c'e' un party irlandese, con musica irlandese. Che e'un po' una solenne rottura di palle dopo il 64o gruppo irlandese, pero' ti aiuta a capire da dove viene il country americano e se uno s'interessa di musica, in che punti del tessuto armonico si e' inserito il blues per creare appunto, il country...
Yossarian
@Everyone: come avrete forse capito, oggi in ufficio non sto combinando una cippa....non che gli altri siano da meno, dall'una in avanti avranno fatto 18 pause per il te'
Yossarian
@Yossarian: collina dello zingaro? sara' che e' venerdi ma non ci arrivo.
Claudio (dal pub)
@Oi Barbaroi: Esatto, i fegatelli. Aggiungere "toscani" e' un pleonasmo
@Yossarian: Quella vicina al Palazzo di Cristallo? Allora noi siamo vicini!
@Palmiro: Il fegato è praticamente l'unica parte degli animali di cui non riesco a sopportare il sapore, pensa che anche degli involtini pugliesi (che spero conoscerai) mangio solo quelli di polmone, di rognone e di animelle e lascio quelli di fegato a mio padre e/o alla mia signora.
@Yossarian: se sei vicino al Palazzo di Cristallo, non ci siamo visto che io sto a Fine del Rannicchio.
@Eugenio: anchio non ami il fegato in se, ma i fegatelli sono un'altra cosa
"Terrone", their favourite term for us, is to "southerner" more or less what "nigger" is to "black person".
----
Not so correct. In Emilia , "Terrone" was a reserved word for northern people coming from venice area. Since they were really poor since 1980s , they were called "Terroni" before, and when speaking dialect my 91 years old grandmother is still referring to this meaning. After 1980s, venetian area was growing and becoming rich in a fast way , then the only occurrance of "terrone" was the Milan area one, meaning immigrants from southern Italy.
But, please notice the original use of the word was related to a northern people, the one living all around Venice.
Uriel
Uriel: so che vicentini, padovani e veronesi si riferiscono occasionalmente ai veneziani come "terroni del Nord".
La cosa mi è stata spiegata in termini di rifiuto dei veneziani ad apprendere l'italiano, ma non ha senso, perché i vicentini sono circa altrettanto refrattari.
L'uso della parola "terrone" per indicare il meridionale, in emilia e' recente. Sia perche' con due universita' come Bologna e Ferrara (900 anni e 600) l'emigrazione e' sempre stata "colta" o quantomeno ricca, sia perche' l'area piu' povera nelle vicinanze era il veneto, in particolare il rodigino. Addirittura mia nonna mi racconta che i veneti venivano giu' in carovane, come gli zingari , e l'occupazione principale era di fare gli stagnini sulle pentole di rame.
Infatti, mia nonna usa "terrone" per indicare i veneti, e non i meridionali. Tra parentesi, in seconda elementare (quindi 1977) ci portarono ad una "gita" per un gemellaggio con una scuola del rodigino, e ricordo le raccomandazioni della maestra, del tipo "i veneti sono un pochino piu' poveri, quindi state attenti ai borsellini". E lei era veneta.
Solo con gli anni '80 e' arrivata la ricchezza li'. Infatti il veneto e' tra le regioni italiane con piu' emigrati, per quasi tutto il novecento. Sono emigrati persino in Sardegna, vedi tu com'erano messi.
Uriel
Domandina a proposito del Veneto: io ho l'impressione che il grosso sviluppo economico del Veneto sia avvenuto in concomitanza con il crollo del Muro di Berlino, e l'apertura dei mercati dell'Est. La posizione geografica ha fatto il resto.
E' sensato?
PaoloB
PaoloB: immagino che su questo blog passerà chi ne sa più di me, ma ad occhio direi di no. Voglio dire, avrà probabilmente contribuito, ma in linea di massima direi perché lo sviluppo era stato avviato prima e quindi ci si poteva buttare dopo l'89.
Comunque il Veneto aveva uno sviluppo industriale di vecchia data, oltre a Porto Marghera c'era il tessile di Schio (dismesso da più di dieci anni) e poi di Treviso, l'ottica a Belluno... credo che Rovigo e dintorni fossero l'area più povera.
PaoloB: no. E' stato dovuto essenzialmente all'era CAF, quando e' stato (nell'ordine) creato un diritto ad hoc per i contoterzisti a conduzione familiare, permesso loro di non pagare IVA e IRPEF per pagamenti ancora non versati (lavorano a 180/270/360), ha fornito il 7% del PIL italiano in aiuti (svalutando la lira del 7% a spese di tutti per aiutare le esportazioni, portando il Marco gia' forte a piu' di mille lire), infine con una quantita' di lavori pubblici che poi Mani Pulite ci avrebbe spiegato come funzionassero.
Questo ha permesso una progressiva trasformazione da un'industria fatta di cattedrali nel deserto (come avviene in tutte le aree democristiane) ad un'impresa familiare diffusa e ad un contoterzismo a basso investimento che e' il "motore" del veneto.
Contemporaneamente si e' ingigantita usando i media l'immagine del veneto, arrivando a dire che sia l'area piu' ricca d'europa, quando in realta' solo la NRW fa il PIL del nord italia intero.
In realta', di regioni con il bilancio economico e fiscale in attivo in Italia ce ne sono solo due: Emilia e Lombardia. Tutte le altre ricevono piu' di quanto danno, veneto compreso.
Uriel
Posta un commento