Stravolgimenti
Vengo a sapere che la corrente di destra di Rifondazione Democristiana ha sconfitto la corrente di sinistra dello stesso partito nelle elezioni abruzzesi.
Per motivi che in questo momento non mi sono chiari, questo fatto avrebbe grande rilevanza. Mah.
14 commenti:
Com'e' che s'intitolava quella fantastica rubrica su 'Cuore'? Ah si', "E chi se ne frega".
Yossarian
beh, mica tanto "chissenefrega": vuol dire che a sinistra il PD non lo vota più nessuno: questo non non vedo come possa ringalluzzire la "corrente di destra": sono riusciti a imbarcare nel loro micropartito un elefante e a ridurlo un topolino, moltiplicando però la nomenklatura e gli aspiranti leader... sai che figata... (poi, insisto, che da londra non freghi un cazzo di tutto questo è assolutamente normale, ostentarlo...ahem un po' meno, ma lassamo perde, va')
io invece vengo a sapere che Shylock fa una pippa a Gordon Brown, ma è ordinaria amministrazione per il New Labour (leggasi Rifondazione della City) prestare ai poveri al 27%
http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk_politics/7794224.stm
Giovannino esilarato.
Si dice, pare, forse, si potrebbe e alcuni prestiti. Se riesci a esilararti per questo tipo di notizia, ho il telegiornale perfetto per te: il TG4.
@Rosalux
In primis: avrei scritto lo stesso identico commento anche se fossi stato a Bitonto.
In secundis: non capisco questo livore nei confronti di chi per vari motivi e' espatriato, nel mio caso a Londra. Scusa sai, ma suona tanto, "chi si estrania dalla lotta..." e il resto immagino che tu lo conosca e francamente questo lo trovo irritante e ingiusto.
Siamo alle solite nevvero? "Allora, i compagni di Lotta Continua della 5C votano per il 6 politico, ma quelli di Democrazia Proletaria della 4E vogliono inserire una mozione per discutere dell'atteggiamento borghese dei compagni di LC", e il pirla di turno, "Scusate, ma il buco nel muro da cui tutte le mattine faccio ciao con la manina al conducente del 38 barrato, ne vogliamo parlare?"
E tutti giu' con "qualunquista, borghese, demagogo".
Di buchi nel muro in Italia ce ne sono parecchi, tu ne parli quasi quotidianamente sul tuo blog, e se il post di Eugenio si fosse riferito che so, alla questione morale all'interno del PD, avrei senza dubbio argomentato con qualcosa in piu' che un semplice 'echissenefrega'.
Ma questo non e' un buco nel muro Rosalux, questi sono 'Azzurri e Verdi' che si azzuffano mentre aldila' delle mura e oltre il Bosforo, (ma anche nella capitale), accadono cose ben piu' importanti.
Quello di accapigliarsi sui 'segni meno' della politica nazionale e' un malvezzo italico che mi nausea dai tempi delle "convergenze parallele", quindi ribadisco il concetto: "E chi se ne frega".
Quanto al mio supposto 'esilio dorato' mettiamo in chiaro una cosa una volta per tutte: questo commento non l'ho scritto da un palazzo di Xanadu, intento a contemplare e a dileggiare le futili miserie dei mortali italioti insieme a Coleridge e Kublai Khan.
Arriva da un sobborgo popolare a sud di Londra da una citta' e un paese che non credo e non ho mai creduto, potessero permettersi di 'contemplare e dileggiare' le futili miserie altrui.
Yossarian
minchia come rosica Eugenio, paragonare la BBC a Rete 4...
ma sei già in Italia o ancora a Londra? Nel primo caso, quanti stipendi ti è costato il biglietto aereo? Mi sa che ti conviene fare scorta di euro a Bari. Sempre viva El Nuevo Labour :D
Giovannino
@Yossarian: hai anche ragione, se non fosse checl'imperatorec lo fanno gli azzurrie i verdi.
@Giovanni: le solite 90 sterline circa, tasse incluse. Sarebbe costato meno (almeno in tasse) se si fosse fatto seguire agli erbivori di Greenpeace e compagnia bella il loro destino naturale, quello di finire allo spiedo, ma non mi lamento.
Quanto al gongolamento per l'apprezzamento dell'Euro e la caduta della sterlina, caro giovannino, non posso che ripetere l'invito a non scambiare l'ignoranza per un punto di vista valido.
da che mondo e mondo, solo i paesi del terzo mondo come l'Italia si vantavano di avere una moneta di cartapesta, ma cosa ne può sapere l'universo mondo rispetto agli elettori del partito della City?
Giovannino
Scusa Eugenio, ti chiedo gentilmente perdono se commento qui, e adesso, il tuo post del 20 novembre: quello della ‘sostituzione di variabile’_
Normalmente sei schietto, asciutto, e porti una notevole solidità logica – e questo rende le tue osservazioni chiare ed istruttive, da conservare, anche quando uno magari non si trova d’accordo_
Ma in quel caso mi sembra che la geometria del tuo pensiero si sia sconnessa e imbarchi acqua da più falle_
Ti assicuro, odio fare polemica per puro gusto o per ‘fare il giobbino’: in TV cambio subito canale sia quando trovo una polemica vera, sia quando ne trovo una artificiale creata per ammaliare l’auditorio_ Ma è che proprio non mi torna quasi nulla di quel discorso che fai_
Anzi, mi sembra che l’esempio che ci proponi dimostri esattamente il contrario di quello che indichi te_
Mi sembra un dato di partenza reale che le mafie, sommate, facciano più danni e soprattutto più vittime, all’interno delle loro aree di controllo e raramente anche al di fuori, di quanti danni e vittime faccia il ‘terrorismo globale’_
Poi mi sembra importante anche un altro dato, da tenere presente_ Le mafie nascono sempre, che io sappia, da obiettivi che sono terzi sia rispetto alla popolazione dei loro territori di controllo, sia rispetto a quelli di una ‘corretta’ amministrazione pubblica_ Cioè sono associazioni con lo scopo di fare profitto estremo al di sopra di ogni regolamento possibile_ Al limite, il loro contatto più organico con la società si ha nel fatto che pagano bene in cambio di lavoro in abbondanza, più o meno sporco – e che la controllano con la minaccia di violenza_ Solo a tratti il loro contatto con la società si realizza anche in un tipo di ‘modello culturale’_
Invece il terrorismo lo troviamo in 1 migliaio di accezioni diverse, che vanno da ‘qualcosa di molto simile alla mafia, però generato da un’ideologia totalitaria più che dalla ricerca del profitto’, fino al bordo opposto dove si può confondere assolutamente con il concetto di ‘resistenza’_ E in genere ha molta più amalgama con la società – anzi si potrebbe quasi dire che nasce da essa_ Non continuo su questo punto perché richiederebbe analisi lunghissime, ma credo capiamo tutti cosa intendo dire, almeno a sufficienza per seguire il mio discorso_
Quindi, presi per validi questi 2 dati, vado avanti_
Non credo che nessuno accetterebbe mai i metodi che usiamo e abbiamo usato in Afghanistan e Iraq, o che usa Putin in Cecenia, pur di sconfiggere la mafia in Sicilia_ Non lo accetterei nemmeno io che ho i poster di Falcone, Borsellino, Chinnici, come una ‘grillettina’ qualsiasi ha quello dei Tokio Hotel_ Certo, io sarei il primo ad approvare maggior durezza ‘militare’ con le nostre mafie – come minimo, quella che usarono gli USA quando ebbero grossi problemi di mafia al loro interno_ Ma nessuno potrebbe accettare in casa propria quello che facciamo in Medio Oriente_ Nessuno potrebbe accettare i metodi che usa Israele con la Palestina, anche se il premio fosse la sconfitta di tutta la criminalità più pesante_ E nota bene che nel caso in cui uno volesse agire con quei metodi contro la mafia di casa propria, non avrebbe nemmeno da doverci prima portare l’esercito – la necessità di dover occupare un territorio estero per combattere militarmente il terrorismo è già di per sé una prima causa di distruzione civile e sociale, e di innesco di un’ulteriore catena di violenza e separazione_
Ma quei metodi non solo non sarebbero accettati dai propri cittadini per combattere i ‘criminali’ sul proprio territorio, di norma non vengono accettati neppure per combattere i ‘criminali’ in territorio straniero_ Mi sembra di non dire assurdità se affermo che la criminalità organizzata messicana, colombiana, centroamericana, potrebbe aver fatto molti più danni e vittime in territorio USA che il terrorismo_ Eppure non sarebbe minimamente concepibile accettare una ‘soluzione Gaza’ degli USA contro la Colombia_
Proprio il tuo esempio, che ci esorta a confrontare le grandi criminalità organizzate presenti al mondo, anch’esse ormai globali, con il terrorismo globale, finisce per mettere in luce uno strano meccanismo ripetitivo_ Sì, perché noi sappiamo, lo sentiamo sulla nostra pelle, basta toccare le cose reali con le mani invece di farci infilare immagini negli occhi da altri – sappiamo bene che siamo minacciati più da A che da B_ Però se guardiamo la storia degli ultimi 50 anni viene fuori che siamo sempre stati molto più solleciti e gasati nell’attaccare B che nell’attaccare A_ Quante volte delle bislacche minacce lontane come Panama, il Vietnam, Sukarno, sono diventate più terrificanti di tutti i morti e i crolli che avevamo davanti casa?
A dire il vero, questo ‘Big Enemy’, o ‘Big Evil Brother’, ‘Big Cain, che va tanto di moda oggi e viene chiamato ‘Terrorismo’, non sembra in concreto più pericoloso di altre grandi criminalità globali, anzi_ Però molto più appariscente sì – oserei dire ‘scenografico’_ E se non ti ricordi di qua, puoi provare a chiedere agli inglesi, che di terrorismo sulla pelle ne hanno subito di piuttosto duro_
E siccome, così a percezione, sembra quasi strano che ci si accanisca a combattere certi fenomeni di tipo B con tanta infinità di mezzi in più di quelli che si usano per combattere A, a volte viene pure da pensare che non sia il comportamento di B, Big Cain, a produrre la ‘bastonata’, ma che sia la necessità di bastonare B a farci produrre un’etichetta di Big Cain da affibbiargli ad hoc_
Ecco, tutta la differenza di proporzione e di mezzi nel nostro atteggiamento con B rispetto a quello con A, e l’esempio più iconico e allo stesso tempo orripilante di B è la Palestina, non è giustificata da niente di concreto o che abbia a che fare con i nostri bisogni_ Ma solo da motivi puramente geopolitici, strategici, e di potere che per semplificare chiamerei ‘neocoloniale’_
Oltre a tutto ciò, c’è un altro motivo per cui personalmente ritengo inaccettabile il nostro comportamento_ In quella sproporzione esagerata è insito il seme del nostro ‘suprematismo’ – quello che in fondo dice ‘non accetterei metodi così violenti e prevaricatori se fossero rivolti contro alcuni di ‘noi’, ma mi va bene usarli contro gli ‘altri’ ‘_ E nel mondo di oggi, ormai diventato quasi una sola enorme tenda ad igloo, è un seme che dovremmo assolutamente provare a distruggere se non vogliamo passare tutto il resto delle ere a sbranarci come formiche_
Esattamente in questi ultimi 2 aspetti: l’esercizio di un potere politico invasore, neocoloniale, e l’imposizione di una certa superiorità culturale o ‘razziale’, risiede tutto il diritto innegabile che hanno gli ‘altri’ di ribellarsi_
Mi rendo conto che questo mio polpettone tende ad essere troppo teorico – ma dovevo farlo così perché era prima di tutto nella ‘logica’ che non mi tornava la tua analisi_ Per vedere la questione anche da un punto di vista pragmatico, seriamente, non ci basterebbero tutte le pagine di Tolstoj_
PS: mozzafiato la strip ‘Consequences of gay marriage’ che hai pubblicato_
L.M. (Leonardo Migliarini)
OT: il nostro troll preferito lascia commenti a tuo nome (anche se non a tuo link) da Anellidifumo.
@RdM:
ma che testa di caxxo... è veramente alla frutta.
x yossarian: scusa il ritardo della risposta, non avevo più letto qui.
Allora, ce l'ho con chi vive a Londra eccome: per cieca e livida invidia.
Credo che con le squallide vicende della politica italiana, se vivessi a Londra, mi ci spazzerei il culo.
Detto questo è comprensibile che chi deve sopravvivere in questo territorio ne abbia a cuore le magre sorti, e si occupi di capire cosa succede.
Che non sia rilevante per la politica italiana il fatto che l'unico partito di opposizione pensabile (se no ci sono comunisti o questurini) di questo paese stia facendo seppuku è verissimo per chi abita a Londra, e falsissimo per chi vive qui.
@rosalucsemburg: il seppuku é iniziato qualche anno fa e la "base" lo ha accompagnato con applausi e manifestazioni di giubilo. Fatico a capire cosa c***o abbiano da lamentarsi, ora.
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