27 luglio 2006

Morte di una teenager


Dal Media Guardian, la storia di una giornalista della BBC che si è recata in Iran (in incognito) per girare un documentario sull'esecuzione di una ragazza adolescente per "reati contro la castità" - ossia per essere stata stuprata.

A seconda dei punti di vista, un'immagine agghiacciante della vita in una teocrazia, e soprattutto del modo in cui l'applicazione estrema della sharia e la repressione capillare servono in realtà a coprire un substrato di corruzione e malaffare, o l'ennesimo pezzo di propaganda americana o generalmente islamofobica.

Una frase mi ha colpito - quando parla dell'esecuzione di una ragazza di sedici anni, in base a regole fissate nel Medioevo, e filmata dal pubblico sui telefonini. C'è qualcosa di profondamente sbagliato in quest'immagine.

6 commenti:

Deserteur ha detto...

Ovviamente è una cosa oscena, però mi domando: perché esce adesso sul Guardian un articolo su un'inchiesta effettuata sei mesi fa, riguardante un fatto successo due anni fa? Sarà per caso perché l'Occidente si prepara ad invadere l'Iran? (secondo molti, l'attacco USA è previsto per ottobre, subito prima delle elezioni per il Congresso)
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca anche.

Palmiro Pangloss ha detto...

Mi sa che hai ragione. Sul Guardian poi, un noto giornale frontista della CIA e organo neo-teo-pippo-con.

Eugenio Mastroviti ha detto...

Mah, che dirti? Sarà un anno che si pensa male, questa data è almeno la terza che sento dare per probabile. Personalmente non credo affatto che gli USA invaderanno l'Iran. Il gioco che si sta svolgendo è di gran lunga più complesso delle paranoie sull'Impero del Male che per pura cattiveria vuole invadere questo o quel Paese - ed è un gioco che, almeno a guardarlo da lontano e dall'esterno, l'Iran sta (meritatamente) vincendo. Fra l'altro, accusare il Guardian di partecipare a qualche tipo di complotto mediatico per favorire un'invasione USA dell'Iran suona un po' ridicolo. Alle fantasie complottiste non c'è, per definizione, limite, ma il Guardian è schierato abbastanza apertamente, e non da ieri, dall'altra parte.

Ad ogni modo, l'articolo usciva oggi perchè il documentario andava in onda stasera. Dirai, perchè proprio stasera? Dirò io, di rimando, avrebbe fatto qualche differenza se l'avessero trasmesso sei mesi fa? Non è che le relazioni fossero proprio rilassate, allora - anzi, erano anche più tese, e guerre, stermini e cani e gatti che vivevano insieme si profetizzavano da una settimana all'altra in relazione all'Iran.

(attenzione, non sto dicendo che sono certo che gli USA non invaderanno l'Iran: credo sia chiaro che all'imbecillità e all'incompetenza dell'amministrazione Bush non ci sono limiti; dico solo che persino un analista addomesticato da Bush dovrebbe essere in grado di rendersi conto che l'unico vantaggio dell'invadere l'Iran sarebbe che al confronto, Iraq e Afghanistan comincerebbero a sembrare posticini tranquilli e rilassanti dove mandare le truppe in vacanza-premio)

Anonimo ha detto...

@Pangloss: beh che io sapessi il Guardian in verità è un giornale di sinistra. Tant'è vero che aveva fatto apertamente campagna per Kerry nelle scorse elezioni, invitando tutti i suoi lettori a scrivere ad un'elettore dell'Ohio (uno degli stati in bilico) per pregarlo di non votare Bush....
Ci fu un mezzo scandalo...

Cmq trovo molto triste leggere commenti simili... una ragazza viene assassinata e qui ci si preoccupa solo di presunti complotti... Cosi difficile condannare una cosa cosi orribile?

Palmiro Pangloss ha detto...

Ombrone, era ironico. E che cazzo!

Anonimo ha detto...

Apologizzo. :-)