09 giugno 2007

Riflessi pavloviani - nota a margine


In questi giorni c'è maretta all'interno del Partito Conservatore. Secondo i sondaggi hanno superato nelle preferenze i laburisti, e se si votasse domani David Cameron, e non Gordon Brown, sarebbe il nuovo primo ministro. Ciononostante, sono state un paio di settimane di polemiche, liti a porte chiuse e dichiarazioni contrastanti ai giornali, culminate con l'espulsione dal direttivo Tory di Graham Brady, ministro-ombra per l'Europa, colpevole di aver rilasciato alla stampa dichiarazioni in contrasto con la nuova linea di partito delineata da Cameron.

L'oggetto del contendere è la scuola. Per la precisione, sono le grammar school statali, di cui ho parlato poche settimane fa. David Cameron ha annunciato infatti che il Conservative Party non finanzierà l'apertura di nuove grammar school, e concorda con i laburisti sulla necessità di una loro estinzione a breve o medio termine.

Ora, ho parlato nell'altro post di cosa fossero le grammar school e di come avessero contribuito a creare un sistema di istruzione fra i migliori del mondo. Ancor oggi, le poche grammar school statali superstiti formano studenti che ottengono sistematicamente risultati migliori di quelli degli old boys di Eton, di Harrow o della City of London School. La chiusura delle grammar school significa che per un ragazzo capace la cui famiglia non si può permettere di spendere decine di migliaia di sterline in rette scolastiche l'unica possibile scelta sarà una comprehensive, in cui per regolamento le classi sono tenute ad andare al passo del più lento - dove il più lento è spesso funzionalmente analfabeta; mentre le famiglie privilegiate avranno ancora l'opzione delle public schools prestigiose e costosissime. Vale appena la pena di notare che David Cameron, come l'80% del direttivo Tory, è un Old Etonian.

Chiariamo subito che non sono sorpreso: David Cameron è un degno rampollo di una famiglia estremamente privilegiata, e non a caso ad Oxford faceva parte del Bullingdon Club, una associazione di studenti ricchissimi i cui membri giocavano a mettersi nei guai con atti vandalici ed episodi di violenza al solo scopo di mostrare da quali guai i soldi dei genitori potessero tirarli fuori. Che un prodotto di una simile educazione prenda provvedimenti per mantenere per quanto possibile la separazione fra privilegiati e plebei mi sembra solo ovvio. No, la cosa che mi agghiaccia è l'entusiasmo del Guardian e dell'Independent per questa svolta progressista dei Tory.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo e' uno dei motivi per i quali nell'inviare CV in giro non sto prendendo in considerazione paesi anglosassoni, pur avendoci lavorato. Ritengo che la barbarie che sta raggiungendo l'italia sia dovuta al tentativo dei nostri politici di "fare come fanno loro" per essere di moda.

Preferisco ancora Germania, Danimarca e Scandinavia in genere. Al limite andrei in Sudamerica. Ma cambiare un barbarismo provinciale italiano con un suo analogo d'oltremanica... e tu confermi la mia opinione, con articoli come questo.

Perche' devo cambiare nazione per evitare che mia figlia sia penalizzata per non essere cattolica (i voti di religione fanno crediti) , per andare in un posto dove il ritmo scolastico verra' dettato dal figlio di arabi che rifiuta di leggere l'alfabeto latino?

Uriel

Palmiro Pangloss ha detto...

Cosi' si spiega perche' il Conservative Party si chiama cosi' e non Liberal Party.

P.S. Bullingdon Club come Lord Bullingdon da Barry Lyndon?

Eugenio Mastroviti ha detto...

Palmiro: potrei star dicendo una caxxata, Barry Lyndon l'ho visto l'ultima volta secoli fa, ma quel Lord Bullingdon non era irlandese? Se sì, non credo ci sia una correlazione, il nome del club viene dalla corsa a cavallo tenuta a Bullingdon in Inghilterra.

Uriel: non hai torto. Io ho scelto l'UK inizialmente per via della lingua, e sinceramente mi trovo molto bene col modo di lavorare e in generale di gestire i rapporti di lavoro, ma sull'educazione dei figli ho serie perplessità anch'io.

Anonimo ha detto...

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e sinceramente mi trovo molto bene col modo di lavorare e in generale di gestire i rapporti di lavoro,
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Questo e' il prodotto, come situazione attuale, dell'educazione passata. Ma se io cambio nazione per mia figlia non devo chiedermi come sia oggi, devo chiedermi come sara' domani.

Il tesoretto (visto che va di moda) lasciato dall'impero vittoriano finira', prima o poi.... preferisco guardare il futuro che i resti del passato.

Uriel

Palmiro Pangloss ha detto...

Quel Lord Bullingdon non era irlandese, ma inglese. Irlandese era Redmond Barry, poi Barry Lyndon, Bullingdon era il figlio che la Contessa di Lyndon aveva avuto dal primo marito prima di sposare Redmond. Comunque si, mi sa che non c'entra un cazzo. Film a parte, ti consiglio di leggere il libro che e' IMHO geniale.

falecius ha detto...

Non capisco. Cosa c'è di progressista nell'abolire le grammar school statali?

Eugenio Mastroviti ha detto...

Falecius: il fatto che operano una selezione all'ingresso, e la selezione di per sè non è progressista.
Tieni presente che qui si pubblicano le league tables, le classifiche delle scuole che danno i migliori risultati, e da quest'anno c'è una campagna del Guardian (appunto) per metterne fuorilegge la pubblicazione, perchè altrimenti chi può farà il possibile per andare nelle scuole migliori determinando così una auto-selezione, che è male. L'idea è che mettere insieme gli studenti bravi non sia democratico, perchè poi le classi fatte di studenti meno bravi non godono di un ipotetico effetto di "trascinamento" (che in realtà non si riesce a vedere), e comunque in generale l'idea che esistano scuole migliori e scuole peggiori è di per sè non-progressista.
La speranza (non espressa) è di riuscire un giorno a mettere fuorilegge anche le scuole private ed equiparare tutti. Ovviamente questo non succederà mai (perchè, fra l'altro, sennò i giornalisti del Guardian dove mandano i figli?)

falecius ha detto...

Cioè, avere una scuola come quella italiana? Uhmm, mica male. (scherzo. In teoria l'effetto trascinamento ci può essere, ma la mia esperienza, e anche l'esperienza di tutte le insegnanti che conosco, dice chesono gli studenti più svogliati e debolucci a trascinare in basso i migliori, il più delle volte. Sinceramente trovo che questo sia un tipo di socialismo/progressismo piuttosto malinteso, specialmente dato il vero problema equiparativo è dato dalle scuole private( come anche in Italia del resto ).