29 aprile 2009

Nomina sunt consequentia rerum


Il rabbino capo di Gerusalemme protesta perchè l'influenza suina si chiama suina e, se non ho capito male, l'esistenza della parola "suino" offende ebrei e musulmani.

Il prelato ha sicuramente le sue ragioni, però si deve anche render conto che non è facile, a questo punto, trovare un nuovo nome per un'infezione che potrebbe in teoria estendersi a tutto il pianeta sterminando decine di milioni di persone. Soprattutto tenendo conto che "religione" è già preso.

13 commenti:

Palmiro Pangloss ha detto...

Senza considerare l'orrenda discriminazione dei suini da parte di ebrei e musulmani. Oddio, gli ebrei e i musulmani che conosco non sono poi cosi' zelanti nel discriminare, ma ci siamo capiti

falecius ha detto...

Eugè, mi sa che hai capito male. Non può essere COSI' TANTO ridicolo. (fonte?)

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Falecius: hai ragione, non e' il rabbino capo, e' il viceministro della sanita'.

falecius ha detto...

Vedi, il problema non è la religione, sono i politici nazional-religiosi. :D

Yossarian ha detto...

OT ma non troppo: mi scuso con il Mastroviti e i gentili ospiti, ma Euge' hai letto il Daily Mash di oggi?

ROTFL

restodelmondo ha detto...

Eugenio, detto da credente: la religione ha fatto molti piu' morti di una cavolo di influenza. Anche se non so chi vinca la battaglia inquisizione*/spagnola, o inquisizione/AIDS (pero' nel secondo caso si devono contare tutti i morti per mancato uso del preservativo grazie alle Chiese fondamentaliste/cattoliche**).

(*A proposito: grazie per 1632, l'ho quasi finito, te lo ridaro' alla prima occasione.)

(**E anche li', manco tutti. Mi raccontava suo fratello che mia zia missionaria comboniana distribuisce preservativi senza particolari remore.)

Yossarian: :D

Il meglio sono le immagini dal Giappone con "guarda tutti mettono la mascherina per l'influenza suina": ma i giapponesi si mettono la mascherina anche se hanno un raffreddore comune, per non infettare il vicino.

falecius ha detto...

Restodelmondo, l'Inquisizione è stata tremenda, e su questo siamo d'accordo, ma ti risultano nove milioni di morti, che è suppergiù il bilancio della spagnola?
Sul serio, i dati che conosco io non arrivano nemmeno lontanamente a quei numeri (non sono un esperto della faccenda, cmq).
Parlo dell'inquisizione, non di tutti i massacri e gli eccidi svolti nella storia in nome del cattolicesimo, che su quelli la "gara" probabilmente avrebbe un senso.
Poi però bisogna mettersi d'accordo sul fatto che ad esempio gli aztechi uccisi dai Conquistadores, o i musulmani uccisi dai Crociati, sono stati uccisi "dalla religione". Per rimanere in ambito cattolico, ma poi secondo me se l'America la "scoprivano" dei cercatori d'oro atei matricolati, facevano un macello lo stesso.

Unknown ha detto...

Ah. Io leggevo di influenza suina e pensavo che tutti stessero diventando un po' piu' maiali del solito. Ci speravo, quasi.

Vabe', vado a leggere qualche news che non sia www.bild.de

Anonimo ha detto...

Più che di fede questa vicenda così spettacolarmente mass- mediatica, mi sembra più da bussiness.. mistero su cause e quadro di incubazione del virus abbiamo anche scoperto che l'Italia possiede milioni di dosi di vaccino anti-sars acquistati e mai (per fortuna) utilizzati; non è che si tratti di un altra epidemia di vaccini, come altre già viste?

Eugenio Mastroviti ha detto...

@anonimo: è un po' di tutto. Sulla base di motivi perfettamente razionali gli epidemiologi sono in allarme: l'influenza muta, e si sa che una mutazione realmente pericolosa (pensa alla spagnola) è solo questione di tempo. Ogni nuova epidemia è motivo di allarme; se si tratta di una mutazione di un virus che non aveva mai attaccato gli esseri umani prima, è motivo di allarme maggiore.

A questo si aggiunge che la paura vende, e quindi una malattia oggettivamente allarmante (se i numeri non sono inventati, una malattia che ammazza il 10% dei contagiati non è da prendere sottogamba) viene sbattuta in prima pagina da tutti i tabloid come del resto si fa con i cani assassini, gli stupratori rumeni e i terroristi barbuti.

Il terzo attore della tragicommedia sono le case farmaceutiche che non sono opere di beneficenza: se vedono un clima in cui tutti strillano alla pandemia ovviamente si mettono a cercare di vendere qualsiasi prodotto abbiano con "influenza" nel nome, anche se è un prodotto che influenza gli sbalzi di umore durante la menopausa.

Il quarto attore sono i governi che, nno essendo in grado di fare un caxxo per la crisi economica, per la disoccupazione, la criminalità organizzata o il degrado sociale, sono ben contenti di farsi vedere mentre "fanno qualcosa" (comprano Tamiflu) per questa supposta emergenza sanitaria.

Ah, incidentalmente, i giornalisti sono ignoranti come bestie. Mi vado convincendo che prima di assumerti in un giornale ti sottopongano un questionario con 50 domande di argomento scientifico, e se rispondi esattamente a più di due ti cacciano in malo modo.

L'Italia non ha neanche una dose di vaccino contro la Sars. Non ha neanche una dose di vaccino contro l'influenza suina (come lo so? Perchè non esistono ancora). L'Italia, come l'UK, ha alcuni milioni di dosi di farmaci antivirali, che sono una cosa fottutamente diversa dai vaccini, e cari giornalisti, leggere un cazzo di libro scientifico al decennio potrebbe forse danneggiare la vostra assoluta e abietta ignoranza, ma d'altra parte farebbe miracoli per la mia pressione sanguigna, quindi magari considerate la possibilità, eh?

Comunque: che sia un business per le case farmaceutiche è fuor di dubbio, così come le notizie urlate sui cani assassini sono un bel business per i produttori di museruole e gli allevatori di gatti e chiuaua, il che non implica necessariamente complotto - d'altra parte, assumendo che il Tamiflu sia a spettro tanto ampio quanto dice la pubblicità, e in vista del fatto che un'epidemia di influenza cazzuta faremmo meglio ad aspettarcela in tempi non troppo lontani, mantenerne delle scorte strategiche in grado di trattare una fetta consistente della popolazione non mi sembra un'idea particolarmente sballata per un governo.

restodelmondo ha detto...

Falecius: detto una cazzata, la ritiro. Contavo anche i massacri in Sudamerica, comunque - almeno in parte. Va bene, il vero motivo delle uccisioni era l'oro: ma anche i principi protestanti non credo avessero solo in testa questioni teologiche quando davano asilo a Lutero. Peraltro - avrei dovuto contare inquisizione+omologhi protestanti, essendo due facce della stessa medaglia che si causavano (almeno parzialmente) a vicenda (io ti perseguito perche' tu mi perseguiti perche' io ti perseguito).

falecius ha detto...

"il vero motivo delle uccisioni era l'oro"

In effetti, anche questo è esagerato. I casi di "convertiti o muori" c'erano (specialmente nel caso dell'Inquisizione spagnola, ma anche in Sudamerica)e alcuni conquistadores erano animati da sincero spirito religioso. Come poi riuscissero a coniugarlo con una cupidigia agghiacciante ed una crudeltà senza limiti, è qualcosa che fatico a capire.
Il fatto è che a sterminare i nativi non furono che in piccola parte le spade dei conquistatori. Furono la distruzione della loro società, lo sfruttamento e soprattutto il vaiolo. Gli spagnoli erano responsabili delle prime due, non della terza.

Alla chiesa cattolica (o quantomeno ai francescani e ai gesuiti) va dato atto di aver tentato di mitigare lo sfruttamento e di separare le conversioni dalle minacce della spada, non sempre con coerenza (in particolare a Roma ), ma ha anche legittimato la conquista nel suo insieme, con le relative conseguenze, volute o meno.

(poi si può discutere sul sistema azteco, che non aveva certamente la mano leggera)

" ma anche i principi protestanti non credo avessero solo in testa questioni teologiche quando davano asilo a Lutero. "

Decisamente no.

Comunque, mi dice chi ne sa di più, che un numero realistico per tutte le persone uccise dalle tre Inquisizioni cattoliche (vescovile, romana e spagnola) nei seicento anni d'attività complessiva potrebbe essere di 350.000. Naturalmente senza contare i milioni di vite ANNIENTATE da un processo che non le condannò a morte. Si tratta di una cifra inquietante, anche senza contare le corrispettive persecuzioni protestanti.

restodelmondo ha detto...

E senza contare che la popolazione mondiale dell'epoca era minore che all'inizio del '900.

"Come poi riuscissero a coniugarlo con una cupidigia agghiacciante ed una crudeltà senza limiti, è qualcosa che fatico a capire."

Natura umana. Contraddittoria, soprattutto quando vedi grandi ricchezze o potere.

Aggiungi che la societa' dell'epoca - azteca o europea - era molto piu' violenta della nostra. Credo che fossero abituati alla morte molto piu' di noi.