20 agosto 2009

Il pesce puzza dalla testa


Certe volte è facile fare dell'ironia, prendersela con chi va dal pranoterapeuta o prende le medicine omeopatiche per curarsi e poi schiatta, è fin troppo comodo commentare con quello che è il motto di questo blog ("l'evoluzione non è un pranzo di gala") e tirare avanti.

Ma se il pesce comincia a puzzare dalla testa, in altre parole, se a propagandare la fuffa sono persone che si aspetta parlino ex-cathedra e li si lascia fare, o per via di un infausto pregiudizio ideologico o perchè sono di nomina politica e, insomma, tengo famiglia, chi non ha ricevuto una decente istruzione scientifica cosa diavolo può fare per capire cosa è fuffa e cosa no?

Dopo gli accademici che propagandano dai server di un'università fuffa e finte medicine che ammazzano la gente, abbiamo il vicepresidente creazionista del CNR. (hat tip a Weissbach nei commenti). Complimenti.

19 commenti:

Yossarian ha detto...

Eugenio, tutta questa fuffa ha fatto irruzione nel mondo occidentale alla fine degli anni 60, quando qualcuno ha aperto loro la porta -avvertenza: la politica e specie quella italiana non c'entra con quello che sto per dire- in base al nefasto concetto elaborato a Berkeley e alla Sorbona secondo il quale: 'tutti devono poter partecipare' e ovviamente, da quella porta, ora sono entrate le istanze piu' retrive, conservatrici
e antilluministe che passano pero' per idee 'diverse'.

La soluzione e' semplice e si chiama 'mettere i paletti', in special modo all'orgia relativistica-postmodernistica che con teorie filosofiche fumose e incomprensibili (vedi Derrida) funge da alfiere di queste idiozie.

Naturalmente, ora che ho osato dire che al relativismo (e non al multiculturalismo) va schiacciata la testa, e lo credo con convinzione, mi becchero' del fascista etc etc, cosi' come negli anni 70, ( e lo ricordo bene) chi osava criticare il 'permissivismo' del Dottor Spock nell'educare i figli, passava per lo zar Nicola II nel migliore dei casi.
30 anni dopo, e dopo inenarrabili disastri psicologici e una fila di adulti irresponsabili e immaturi grazie alle sue teorie, il Dottor Spock ebbe a dichiarare che in effetti 'si era sbagliato'.

vabbe'...grazie al cazzo Dottor Spock.

PS lessi Derrida tanti anni fa e restai depresso per una settimana.

Credevo infatti di essere scemo e di non essere all'altezza di capire quei periodi assolutamente oscuri e incomprensibili, e me ne vergognavo.

Poi, quando neanche tanto tempo dopo, lessi della famosa beffa di Alan Sokal ( credo che tu la conosca), capii che potevo usare Derrida al posto della Scottex 'dieci piani di morbidezza'.


PPS pensare che Derrida sta sul cazzo persino a quello sciroccato di Chomsky

restodelmondo ha detto...

@:Yoss: Derrida non è così morbido, purtroppo.

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Yossarian & RdM: se avete apprezzato la beffa di Sokal, non potrete non amare Ophelia Benson

Unknown ha detto...

Tra il modello di sapere a cattedrale ed il modello di sapere bazar io ho sempre preferito la cattedrale. Il problema e' che il modello a bazar fa cosi' figo.....

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Uriel: c'è anche da dire che il modello a cattedrale ha prodotto i due esempi citati nel post...

sassicaia molotov ha detto...

@Yossarian: non vedo perchè dovresti beccarti del fascista. Semplicemente la "cultura bazaar" come la chiama Uriel è stata usata alla cazzodicane sotto l'egida di una classe intellettuale che alla resa dei conti è rimasta sepolta sotto la stessa merda che aveva nel cervello (arroganza, presunzione, voglia di protagonismo e di facili guadagni, spocchia nei confronti dei non-intelletuali in servizio permanente effettivo e assunzione di pessimo vino). Se si spoglia la cultura bazaar da queste esecrabili caratteristiche riscoprendo l'umiltà e la gioia della condivisione non dico che avremmo la soluzione, ma dei passi avanti sì. Per ora sono costretto, di conseguenza, a guardare ad oriente. E col telescopio.
I vecchi intellettuali, naturalmente, pagheranno caro e saranno messi al muro con le loro Birkenstock puzzolenti non appena avremo fatto la Rivoluzione.

P.S. @Eugenio: sui tuoi link c'è sempre l'indirizzo del mio vecchio blog che è cancellato, se hai un minuto potresti provvedere? l'indirizzo di quello nuovo credo tu lo possa vedere.

restodelmondo ha detto...

@Eugenio: link sbagliato, sono arrivata comunque al sito. Mi piace, sì. Sai che mi piacciono i razionalisti - sono il viceversa di un ateo devoto.

Anonimo ha detto...

Cos'è il viceversa di un ateo devoto? Un credente scettico?
Sospetto non mi piaccia nessuna delle due categorie...

Danilo

Yossarian ha detto...

@Sassicaia

"I vecchi intellettuali, naturalmente, pagheranno caro e saranno messi al muro con le loro Birkenstock puzzolenti non appena avremo fatto la Rivoluzione."

ROTFL e sottoscrivo...ci sarebbe un posto vacante come comandante dell'Armata Rivoluzionaria?

A chi devo mandare il mio CV?

Anonimo ha detto...

@Yossarian
Scusa ma a me non sembra che tutto questo c'entri molto con il relativismo (posso sbagliarmi eh) cioè qui abbiamo dei fanatici (perché alla fine questo sono) che s'intromettono a forza nella comunità dei ricercatori con discorsi pseudoscientifici, immagino grazie a agganci a destra (te la ricordi An che sponsorizzava Di bella ?). Non vedo come si possa pensare ad una scienza relativista se non un relativismo corretto dall'obbligo di portare prove empiriche sperimentali e matematiche alle proprie tesi (e allora non è più relativismo è semplicemente libertà d'espressione).
In somma sintesi:
non ti seguo

Carlo

restodelmondo ha detto...

@Danilo: Una credente che ammira molti atei. Ad esempio, una credente che trova che quando chiede consigli di morale ed etica trova che molti dei suoi amici atei (per tacer del marito) abbiano una sensibilità straordinaria. E una credente che pensa che lo Stato e le relazioni interpersonali debbano essere il più possibile laiche (anche per quella faccenda del "non nominare invano").

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Carlo

Yossarian a volte è difficile da seguire perchè dà per scontato che i suoi interlocutori sappiano già qualcosa di ciò di cui parla :)

Yoss lamenta in realtà, più che il concetto in sè di relativismo, il trionfo ideologico del postmodernismo e i mali che ne sono derivati. Adesso sarebbe un po' un casino stare a rifare la storia di come una combriccola di truffatori è riuscita a porre le basi ideologiche per un modo di pensare in cui, fondamentalmente, nessuno potesse più dir loro "hai detto una cazzata" - anche perchè altri molto più in gamba di me l'hanno già fatto. Se leggi l'inglese scorrevolmente, ti consiglio di fare un salto sul sito di Ophelia Benson, Butterflies and Wheels o di procurarti il bel libro di Francis Wheen, "How mumbo-jumbo conquered the world".

In pochissime (e imprecise) parole, esiste una corrente di pensiero che è oggi più o meno dominante in filosofia, sociologia, antropologia culturale e via dicendo, che sostiene che la realtà non sia altro che un costrutto sociale/dialettico. Date queste premesse, ne consegue che la dialettica, il discorso, forma/informa la realtà, e pertanto il concetto di vero/falso non può più essere considerato assoluto ma ha valore esclusivamente all'interno di un apparato dialettico. Capisci che laddove tutte le concezioni del mondo hanno pari dignità perchè sono essere stesse a dare forma al mondo, dire "tu ti sbagli" non ha più senso, ed anzi, essendo la realtà solo un prodotto della dialettica, è possibile ad esempio "democratizzare" la scienza: per citare Andrew Ross, direttore del dipartimento di Analisi Sociale e Culturale della New York University, "Come è possibile accettare che teorie e spiegazioni metafisiche della realtà accettate da milioni di persone vengano rifiutate da una ristretta elite di scienziati?". A dargli man forte arriva Sandra Harding, professoressa dell'UCLA e faro illuminante della critica letteraria americana, autorità indiscussa nel campo della teoria femminista postcoloniale e dell'epistemologia, che afferma che "se fra le conseguenze di una teoria ve ne sono alcune politicamente inaccettabili, ciò è motivo sufficiente per rigettare la teoria" (questa è la base dell'argomentazione portata dalla filosofa Mary Midgley per "dimostrare" che la teoria del gene egoista di Richard Dawkins era errata).

Nel caso non si fosse capito, destra e sinistra c'entrano una sega: molti filosofi postmoderni sono considerati alfieri della cultura progressista e femminista - il tizio che citavo nell'altro post, quello dell'università di Perugia, per dire, è di estrema sinistra, e infatti difende ogni concepibile forma di fuffa con la sola eccezione del metodo Di Bella, e d'altra parte a destra, anche estrema, non ci si fa problemi a citare Feyerabend nei punti in cui la sua battaglia contro il metodo scientifico e la razionalità può essere confusa con un'invettiva tout court contro la modernità.

Yossarian ha detto...

@Carlo

Eugenio ha perfettamente ragione: non avevo voglia di scrivere un commento lungo perche' ero in ufficio e se guardi l'ora del commento ero ben oltre la pausa pranzo. Me ne scuso.

Vedo che pero', il buon Mastroviti ha rimediato in maniera egregia.

:-)

@Eugenio

"ed anzi, essendo la realtà solo un prodotto della dialettica..."

Su questo concetto, Euge', mi sovviene un commento di Sokal, che invito' un interlocutore accademico a fare un salto dal suo balcone, rendendogli noto che lui viveva al 15esimo piano...


"How Mumbo Jumbo..." e' un capolavoro!


Ed e' vero: qui destra e sinistra non c'entrano una cippa.

Anonimo ha detto...

Interessante sul serio, mi piacerebbe approfondire anche se non so se ne avro il tempo. A dire la verità mi laureai in Filosofia qualche anno fa ma la mia era una facoltà ultraconservatrice ed era Platone ed Aristotele ,Kant ed Hegel ad nauseam e non so moltissimo di filosofia contemporanea.
Spezzerei una lancia in favore di Derrida che studiai un pochetto (e non è che mi ricordi cosi bene)ma il suo è un approccio alla lettura dei testi filosofici. Da qualche accenno quando dici "esiste una corrente di pensiero che è oggi più o meno dominante in filosofia, " io credo tu stia parlando dell'ermeneutica ma l'ermeneutica non ha o non dovrebbe avere poco o nulla a che fare con scienza e men che meno la politica.

No comunque interessante cerco di documentarmi meglio... già Platone si poneva questo genere di domande dicendo : "se io e un orefice ci mettiamo a discutere se quest'anello è o non è d'argento è sicuramente lui che ha ragione eppure se discutiamo della giustizia o della bellezza non possiamo trovare dei criteri obbiettivi" Teeteto

Carlo

falecius ha detto...

Io osserverei che esistono ALCUNE cose che sono DAVVERO costrutti sociali/dialettici. Molte più, in effetti, di quante il buonsenso a prima vista suggerirebbe. Questo naturalmente, non significa che non esista un metro di validità ESTERNO rispetto al quale giudicare le diverse dialettiche (ce n'è anche uno interno, che ha a che fare con la coerenza). Semplificando, direi che il metro in questione sia la cosiddetta "realtà" (di cui poi entrano a far parte certi costrutti sociali/dialettici, comportandosi come "regole del gioco", ma lasciamo perdere).
La pretesa che una teoria politicamente inaccettabile sia per questo motivo falsa è demenziale anche nella sua stessa logica. E', cioè, politicamente inaccettabile, come ha ben mostrato, tra gli altri, Orwell. Sua conseguenza è il totalitarismo, e credo che i sostenitori di queste tesi non vogliano un totalitarismo (non consapevolmente, almeno).

Yossarian ha detto...

@Falecius

Dott, adoro questi tuoi interventi e il tuo quieto, lapidario e compassato 'furore luterano'.

Vorrei poterli fare anch'io, ma sono piu' sul genere 'casino messicano' alla Tuco, de 'Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo...'

Eugenio, tu potresti fare 'Il Biondo': la lestezza e la micidiale precisione nell'estrarre e quella.

Mi verrebbe da proporre Uriel per Lee Van Cleef, ma poi mi mena...

:-)

Unknown ha detto...

@Eugenio: le pagine che vedi non sono pagine ufficiali dell'universita': Sono le pagine personali che vengono date ai ricercatori. Ora, il problema e' che le pagine personali possono essere come quelle che hai detto, oppure cosi':

http://www.cs.unibo.it/~asperti/cv.html

Oppure come quelle che hai citato. Dipende se ti puoi permettere un Asperti o meno a seconda della facolta'.

Matematica, poi, ha una caratteristica: essendo parte di un dipartimento di scienze naturali presenta la possibilita' estrema di customizzare il proprio piano di studi. Puoi passare da un piano di studi very light, dove fai didattica della matematica e storia della matematica e poco altro, ad avere Asperti come docente. Non farci caso, ci sono delle vere e proprie capre come dei personaggi di spicco.

@Yossarian: ma no, non picchio nessuno, e la storia dei punkabbestia e' stata dovuta alla LORO stupidita'. Io avevo accetta in mano per caso perche' decespugliavo il bosco, LORO mi hanno aggredito ugualmente....

Yossarian ha detto...

@Uriel

Per la storia dei Punkabbestia avrebbero dovuto insignirti della Victoria Cross...

;-)

Ciao

Palmiro Pangloss ha detto...

@Yossarian: Dato il distate di Uriel per l'anglosfera direi piu' la Virtuti Militari.