05 luglio 2006

Scuse


A nome degli italiani tutti e in particolare della nazionale italiana vorrei fare le mie scuse al direttore di Der Spiegel per il fastidioso prurito alle tonsille che probabilmente starà sentendo stamattina. Non si preoccupi, passerà presto, è solo una sfortunata conseguenza di QUANTO PROFONDAMENTE L'HAI NEL CULO, BRUTTO STRONZO RAZZISTA DEI MIEI COGLIONI.

11 commenti:

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

ROTFL!

Anonimo ha detto...

Hai spirito da poeta.
La traduzione (errata; il poeta si esprime in prima persona e non in terza), e' qui' (scroll down to the 16th carme).

rgds

Braemar

Anonimo ha detto...

Mi inchino profondamente al tuo aulico linguaggio.
Tumy

<:3)- ha detto...

sono sicuro che prima di frequentare ipi eri una personcina perbene che NON si esprimeva in questo modo

Anonimo ha detto...

Ecco l'Italietta nazionalista che si risveglia durante i mondiali, si offende davanti a un giornaletto tedesco e poi magari resta muta quando nel Bel Paese si offendono Albanesi, Rumeni, ecc...
Che dire... a mio avviso ogni tanto qualche insulto serve a far riflettere.

Eugenio Mastroviti ha detto...

Gesuggesuggesù

Ma un minimo di fantasia no? Poi ti offendi se ti do del cretino, O Nutless And Nameless One.

Il direttore di Der Spiegel, caro il mio cretino che si confronta con tante persone all'università ma non sia mai prova a vivere nel mondo reale, ha pubblicato una lunga serie di articoli profondamente razzisti, e ho goduto quando se l'è preso su per il culo esattamente come ho goduto per la figura di merda del direttore di Telepadania descritta qui. Devo comunque dire che a volte, quando perdo la mia residua fede nei 46 cromosomi che (lo ammetto mio malgrado) abbiamo in comune, mi viene il sospetto che tu non voglia provocare, che tu sia veramente in buona fede quando approvi merducole razziste da quattro soldi come quello lì per ragioni di mera opportunità (?) politica (?).

E adesso che ho dato segno di accorgermi della tua esistenza e ho fatto la mia buona azione mensile, caro il mio trollonzo provocatore, se non ti spiace torno a ignorarti per un altro mesetto. Buonanotte, e se ti capita di passare per Londra per la finale passa da casa, che una birra non si nega neanche a uno come te.

Anonimo ha detto...

Noto un certo nervosismo, come mai?
Ho forse scritto che approvo le critiche "razziste"? Ho semplicemente fatto notare che l'Italietta si offende durante i mondiali per poi dimenticare nei restanti mesi la caterva di luoghi comuni e generalizzazioni che si leggono nei quotidiani italiani che non metto nemmeno a paragone con un giornaletto tedesco il cui intento era provocatorio. E pare sia riuscito in tale intento...
Ho dunque invitato a fare una riflessione. Non vedo nessuna differenza tra il commento di questo blog e quello che scrive Grillo nel suo.
Non guarderò la finale per il semplice fatto che mi si è rotta la Tv.
Bye.

Anonimo ha detto...

P.S. Capisco comunque lo sfogo. Sono più umano di quanto tu non creda.

Eugenio Mastroviti ha detto...

Chedduepalle. Doppia buona azione per questo mese, mi faranno santo, e sarà un bell'imbarazzo, visto che sono ateo.

Allora: visto che il commento l'hai fatto su questo blog, si suppone che fosse diretto a me. Se era diretto in generale agli dei ciechi e idioti e alla Padania, magari era il caso di mandare una lettera ad Azathoth o alla Padania invece che venirmi a fare 'ste paranoie.

Se volevi accusare me di fottermene di commenti razzisti, magari hai pure ragione: non posso affermare di aver protestato per ogni singolo commento razzista fatto al mondo, e quindi hai buon gioco a darmi dell'ipocrita. Se invece mi accusi di fregarmene del razzismo in generale quando non è diretto contro di me, stai, come si dice qui, abbaiando su per l'albero sbagliato (con ampia facoltà di prova); e siccome non mi sembra di aver mai dato segno di essere insensibile ai problemi del razzismo, ne deduco che come al solito stavi cercando maldestramente di provocare.

Precisiamo anche che Der Spiegel non è esattamente un giornaletto e la sua intenzione non era semplicemente provocatoria, com'è facile capire dal fatto che non si è trattato di un singolo articolo ma di una campagna di stampa che dura tuttora e prende di mira anche e soprattutto gli immigrati italiani. L'idea risibile che il suo intento fosse di provocare una reazione italiana viene probabilmente dal fatto che tu, come trollonzo, dai un senso alla tua vita semplicemente contando il numero di volte che vieni mandato affanculo - ma lo fai solo perchè papà e mamma ti pagano da mangiare; il direttore di Der Spiegel e il suo editore non guadagnano in base ai vaffanculo che prendono in Italia, ma in base alla circolazione del giornale; in altre parole, stavano cercando di arruffianarsi i serbatoi di razzismo che sopravvivono in quel di Germania. Se sapessi qualcosa di certa stampa europea sapresti che Der Spiegel, come il Sun in UK, per dire, campa anche alimentando un certo sentimento razzista di bassa lega fra le fasce più ignoranti della società, non molto diversamente da come fanno, per esempio, Libero e La Padania in Italia.

Il tuo tentativo di giustificare a tutti i costi la versione tedesca della Padania, fra l'altro, apre la strada ad una serie di osservazioni che meriterebbero un post a sè sul fenomeno tipico di certa sinistra europea del self-hate come motore ideologico: quello per cui un giornalaccio proto-fascista tedesco viene difeso, apertamente, come nel tuo primo messaggio, o velatamente, come nel secondo, in quanto razzista nei confronti degli italiani (e il razzismo anti italiano è ipso facto meno grave del razzismo contro altri immigrati e va relativizzato e adeguatamente, e arbitrariamente, ricontestualizzato immediatamente); così come il nazionalismo russo/panslavo, fascisteggiante e antisemita (oddio, quella probabilmente per te è già una caratteristica positiva) diventa un faro di civiltà se/quando assume toni antieuropei; così come qualunque istanza antidemocratica e totalitaria merita istantaneamente il tuo (e non solo il tuo) appoggio nel momento stesso in cui elegge a proprio nemico principale l'occidente.

A guardarlo dall'esterno, ti assicuro, è un processo mentale affascinante. Fa un po' paura, magari, ma è affascinante.

Mo' basta a prenderti sul serio, pero', eh?

Anonimo ha detto...

Anonymous,
Eugenio non e' (piu') cosi' cattivo come sembra (lo e' anche di piu'). Civilmente, ritira le provocazioni, e te la offro io la birra se passi di qui'. Ah, aiuta anche se ti firmi.

Eugenio,
sei crudele (o peggio, inefficiente), confini tue acute osservazioni (self-hate come motore ideologico) come commenti trollofobi. I'm looking forward to a new post of yours.

Best regards

Braemar

Anonimo ha detto...

Dear Anonymous,
non era una provocazione.
Ah... merci pour la bière.