07 settembre 2006

Quello che dice la gente


Ci sono due frasi che vengono generalmente pronunciate, spesso con aria di superiorità, da chi vuole far credere di capire qualcosa di fisica, e che invece ne denunciano l'assoluta ignoranza. Sono due frasi che chi ha veramente studiato un po' di fisica (sia pure con scarso profitto, come il qui presente) non si sognerebbe mai di pronunciare.

La prima, che mi ha sempre fatto saltare i nervi, viene di solito invocata come giustificazione del proprio comportamento: "l'ho fatto per via del principio di azione e reazione - ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria". Nei casi più dolorosamente (e ingiustificatamente) spocchiosi, segue la precisazione "e se ne sapessi un tantino di fisica, sapresti di cosa sto parlando". So due o tre cose di fisica, e pertanto so che tu non sai di cosa stai parlando. Il cosiddetto principio di azione e reazione è tutta un'altra cosa (e non c'entra una cipolla con quella che siamo abituati a chiamare "reazione").

La seconda, poi, che in Paesi più progrediti e illuminati di questo viene punita con la decapitazione in piazza, è "come diceva Einstein, tutto è relativo". Questa semplice ed innocente frase è in grado di portare uomini (e alcune donne) per altri versi pacifici a parossismi di furia incoerente, culminanti a volte nell'aggressione fisica. Einstein, chiariamolo una volta per tutte, non diceva niente del genere. O magari l'avrà anche detto, ma non c'entra la suddetta cipolla con la teoria della relatività. La relatività NON si occupa di come le cose siano relative. Sul serio. Parla d'altro.

Volete dare al vostro interlocutore l'impressione di capire qualcosa di fisica? Evitate come la peste i due stereotipi succitati. Provate qualcosa di originale. Se non vi vuol dire nè sì nè no, nonostante ogni insistenza, ditegli "e dai, non sei mica il gatto di Schrödinger"; se siete indecisi su cosa fare sabato e non volete prendere una decisione subito, rispondete che "la mia funzione d'onda non collasserà prima di venerdì sera"; se quando entrate in una stanza il tostapane esplode, il computer rifiuta di collegarsi ad Internet e il televisore si sintonizza in permanenza su Rete4, citate l'effetto Pauli, che vale doppio punteggio perchè non è fisica ma appartiene alla collezione di aneddoti che i fisici amano raccontarsi fino alla nausea. Insomma, siate originali, ma per l'amor della vostra rappresentazione antropomorfica preferita, lasciate in pace Einstein e le leggi della dinamica.

Grazie.

2 commenti:

restodelmondo ha detto...

Standing ovation.

Palmiro Pangloss ha detto...

E "l'eccezione conferma la regola" non ce lo metti?