24 luglio 2007

La flessibilità


Devo dire che la flessibilità è un concetto molto più condivisibile quando lo incontri al telegiornale che in sala riunioni.

Un mesetto fa mi chiamano in sala riunioni incimaincimaincima al palazzone. Un tipo con un accento che sembrava il cugino vaccaro di George Bush mi tiene lì per mezz'ora a spiegarmi che si sta riorganizzando tutto il settore IT, che vuole che lasci la mia business unit dove comunque, dopo il trasferimento e tre-quattro cambi di management, non è che succeda molto, e che lavori con un team europeo che si occuperà dei progetti IT, appunto, in tutte le sedi europee della compagnia. L'idea sembra interessante: la compagnia è quasi interamente Microsoft e ha pochi linuxari, epperò per un motivo o per l'altro ci sono qualcosa come 3-400 macchine Linux sparse in tutta Europa con pochissima gente che sappia esattamente come, quando e perchè siano state messe su e cosa facciano. C'è bisogno di qualcuno che razionalizzi l'infrastruttura Linux con un progetto organico, recluti due-tre persone e sistemi le cose entro un annetto al massimo. Interessa il lavoro?

Insomma, che dovevo dire? Gli ultimi mesi erano stati decisamente noiosi, e anche se avevo rinunciato (più che altro per pigrizia) all'idea di andare a lavorare per qualche grossa banca, di recente avevo nuovamente passato il CV ad un paio di reclutatori per vedere se trovavo qualcosa di più interessante. Accetto, ovviamente, il tipo mi dice che passerà le carte a quelli delle risorse umane ed entro una settimana o due passo al nuovo lavoro. Telefono ai reclutatori e gli dico di soprassedere perchè qui le cose hanno preso una piega più interessante.

Attesa.

Dieci giorni fa J., il mio manager mi chiama per un meeting. Nella saletta, assieme a lui, c'è una tipa delle risorse umane, che raramente è un buon segno. Passo qualche secondo a chiedermi quando posso aver detto "tette" ad alta voce o dichiarato di essere ateo offendendo gli appartenenti a tutte le religioni. Non mi viene in mente niente.

J. mi fa il classico sorriso falso da manager che riserva di solito alle volte che devo passare la notte in qualche sala server dall'altro capo di Londra e mi fa "Eugenio, sono molto spiacente di comunicarti che è stata presa una decisione strategica su Linux, di ridurne la presenza fino ad eliminarlo, e questo purtroppo non giustifica la presenza di un sistemista a tempo pieno in questa business unit, pertanto a partire da questo momento devo metterti in redundancy warning"

Due parole di spiegazione - il redundancy warning è un fenomeno legato alla flessibilità sul lavoro. Sei licenziabile, ma hai una lunga serie di appigli legali e se il tuo datore di lavoro non fa almeno finta di aver fatto il possibile per salvare il tuo posto di lavoro, gli puoi fare una causa da levargli la pelle. Quindi non ti licenziano: ti avvertono che il tuo posto di lavoro è a rischio, promettono che faranno il possibile per trovare un altro lavoro all'interno della compagnia (helpdesk a Tirana o Vladivostok, generalmente) e ti danno un po' di preavviso per cercarti un altro lavoro - in pratica tutto quel che succede è che raddoppiano il tuo preavviso di licenziamento, due mesi invece che uno.

A riprova del fatto che il redundancy warning è solo un'operazione di facciata, mi viene comunicato che con effetto immediato sono in gardening leave - letteralmente, vacanze per giardinaggio, un eufemismo che indica che il rapporto di fiducia fra te e la compagnia è incrinato e date le tue particolari e critiche responsabilità, il tuo datore di lavoro non si fida che tu, tornato alla tua scrivania, per vendicarti del licenziamento non faccia un bel

for i in `cat /etc/fstab | grep dev | awk {'print $1'}`; do dd if=/dev/urandom of=$i; done

su tutti i server della ditta (per i non-iniziati: la riga qui sopra sovrascrive ogni singolo byte su ognuno dei dischi rigidi con valori casuali).

Uscito dalla saletta, trovo due robusti signori della sicurezza interna che mi accompagnano alla mia scrivania, dove il computer è stato disconnesso dalla rete e il mio collega windowsaro sta laboriosamente rimuovendo le mie chiavi SSH da ogni server di produzione usando il suo portatile. Mi fa un mezzo sorriso vagamente colpevole, io gli ricordo di rimuovere le mie chiavi anche dai server di sviluppo su cui un accrocco malefico ha bisogno dell'accesso alla rete di produzione, di cambiare anche le password dei nuovi firewall, raccolgo le mie cose e me la filo, sempre accompagnato dai due omoni. Siccome formalmente non sono stato licenziato, la compagnia è attenta a rispettare le formalità: offro di restituire il portatile, ma mi dicono di no, se dovessimo terminare il rapporto di lavoro lo restituirò - naturalmente l'accesso alla rete interna è stato disabilitato e la mia password non è più valida sul dominio Windows. Allo stesso modo, la mia tesserina RFID che mi permetteva di girare per il palazzo rimane a me fino all'ultimo giorno di lavoro - ma non funziona più su nessun accesso.

Arrivo a casa, ritelefono ai due reclutatori che ormai devono pensare che sono pazzo, e nel giro di 10 giorni ho fatto 3 colloqui di cui uno in particolare è andato benissimo - oggi pomeriggio ho il follow-up e se va bene potrei avere il colloquio finale (che a quel punto è una formalità, ma arriva il big boss dal Texas per farmelo) prima della fine della settimana. Devo dire che l'unica volta in vita mia in cui ho studiato più che in questi ultimi giorni è stato quando preparavo Analisi II con la Sisto e Arnese (e chi ha studiato a Bari sa di cosa parlo).

Insomma, per finire, stamattina mi sveglio ad un insistente dah dah de-doo - dah dah de-doo - dah dah de-doo (i telefoni di 24, avete presente?). Bofonchio un "hallo?" impastato, e mi sento la voce un po' scazzata del managerone con cui ho parlato un mese fa.

"Iuginio?" (gli anglofoni sono costituzionalmente incapaci di pronunciare nomi stranieri) "Ti ho cercato di sotto ma non c'eri, al tuo telefono non risponde nessuno, sono le nove e mezza, come mai non sei al lavoro?"

Reprimo la tentazione di fare la voce di Montalbano e chiedere "Ma che, mi stai a pigghia' p'u' culo?" e bofonchio qualcosa di non compromettente intanto che cerco di capire questo stupido dove vuole arrivare (cit.)

"Oggi a mezzogiorno arriva il responsabile della rete di Stoccolma che vuole discutere con te come razionalizzare l'infrastruttura usando Linux, ti conviene esserci e devo dire che questo rapporto di lavoro non inizia sotto una buona luce se sparisci senza lasciare traccia in orario d'ufficio"

Reprimo Montalbano che preme e gli chiedo se ha avuto notizia dalle Risorse umane circa il mio trasferimento. Mi risponde che intanto che le carte stazionano lì ha deciso di far partire il progetto, tanto si tratta di una formalità. A quel punto mi tocca spiegargli in dettaglio che sono in gardening leave perchè la compagnia ha deciso di eliminare Linux e gestire la transizione con contrattisti a breve termine (ha senso: se dai al tuo sistemista il compito di passare tutto a un altro sistema per poi licenziarlo, ci metterà trent'anni a finire la transizione). Lui mi risponde che nessuno lo ha informato e che non è fattibile in meno di qualche anno e non si può gestire una rete europea che in molti punti dipende criticamente da Linux con contrattisti a tre mesi. Io gli faccio presente che lo so e che non è un'idea mia, che mi hanno offerto anche un bel redundancy package compresi quelli che sono a tutti gli effetti due mesi di vacanze pagate, e che sto facendo una serie di colloqui e probabilmente non sono interessato a tornare anche se decidono di non licenziarmi più.

Riattacca senza salutare. Mi richiama mezz'ora dopo. Mi chiede in tono vagamente lamentoso se sarei disposto a lavorare a contratto (rinnovabile). Riattacco senza salutare.

Sto ancora ridendo.

P.S. Una nota a margine: qui i lavori a contratto sono tosti e molto ambiti, un po' il contrario che in Italia. Devi accumulare una montagna di esperienza prima di essere in grado di lavorare a contratto nell'IT, e si parla di paghe dell'ordine delle 400 sterline al giorno. Il lavoro è stressante, ti devi fare da te pensione, assicurazione sanitaria e tutto il resto, se t'ammali devi andare al lavoro lo stesso, e in molti casi se alla fine del periodo non hai finito il lavoro o ti tocca lavorar gratis fino a consegna o devi dare indietro tutti i soldi; con tutto questo, c'è chi non lo cambierebbe per niente altro, ho un amico che lavora 6 mesi all'anno a contratto e passa gli altri 6 mesi a girare il mondo - in questo momento sta attraversando la Rift Valley in fuoristrada.

26 commenti:

ipazia ha detto...

:-)

MMAX ha detto...

Sappi che non sei solo stiamo gia' pensando al tuo riposizionamento professionale.
http://bloggoanchio.splinder.com/post/13203477/Essere+sensibili+al+grido+di+d

Eugenio Mastroviti ha detto...

@MMAX:

tu te n'approfitti che sul tuo blog sono disabilitati i commenti...

Comunque ricordami, che la prossima volta che vengo dalle tue parti devo portare qualche altro regalino a MMatteo. Ho visto da Henley's un tamburo bellissimo e una macchinina della polizia con sirena da 170 decibel che secondo me gli piaceranno mica poco.

MMAX ha detto...

Hai ragione me ne approfitto. Ma il girno in cui riesco a riaprirli li modero.
Nessun problema.."casualmente" finisce a casa della madre.

Il tuo amico

Hari Seldon ha detto...

Che bello quando la flessibilità si scontra con la rigidità, la tua in questo caso. Leggendoti ho notato che stavo cominciando a fare gesti da tifoso allo stadio per sostenerti. Urca!

Palmiro Pangloss ha detto...

Fagli il culo.

restodelmondo ha detto...

Sodomizza il cetaceo.

Anonimo ha detto...

Miii Eugenio. Che storia!
Ma che soddisfazione aver potuto riattaccare in faccia il telefono all'omino pro Linux.
Scusa, però, ma com'è conciata la tua ex (posso definirla così?) azienda? La mano destra non sa che fa la sinistra? O___o
In bocca al lupo! E facce sapè!
Ciauz
Cris

P.S.: ma perchè Linux viene scaricato? Perchè è aggratise? Uffa!

Anonimo ha detto...

Vai, uccidili e venditi a carissimo prezzo :D

Annarella

Ps: ho visto offerte per lavori a contratto ed ho pianto perche' 500 sterline al giorno facevano una certa impresssione :D

Anonimo ha detto...

Mi auguro che tu abbia lasciato solo documentazione scritta nel dialetto di Bergamo Alta e poi anglizzata a braccio.

Dopotutto, "BAD english is the language of the world", no?

Uriel

In bocca al lupo.

Davide ha detto...

Mah, che stronzi! e che stupidi...

Be', ti auguro di trovarti meglio col tuo prossimo lavoro. :)

Ma la cosa che mi ha scioccato di questo post e' stato leggere i nomi della Sisto e di Arnese, col quale feci Analisi I...
Non mi dire che hai studiato Fisica!

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Beren: Sì, credevo di averlo già menzionato, ho studiato Fisica (anche se non mi sono laureato).

@Uriel: disgraziatamente la documentazione é in inglese. Fortunatamente é passata per le mani di una persona che avrebbe dovuto metterla online sul Wiki e, diciamo, non é la persona più efficiente del mondo. Confido che non ne ritroveranno granché

@Cristina: la questione non é così semplice. Intanto Linux non é "aggratis", almeno non necessariamente. Red Hat Enterprise e SLES costano mica poco (per via dei contratti di supporto). Il fatto é che la compagnia é sempre stata basata su Windows, per una scelta strategica risalente a molti anni fa (fra l'altro c'é molta diffidenza, in molti ambienti corporate, per il carattere "virale" spesso non ben compreso della licenza GPL). Il fatto é che la compagnia segue una politica di acquisizioni continue, é un po' come i Borg, e fra le piccole ditte che ha acquistato c'é le mia che era basata su Linux quasi al 100%. Naturalmente la pressione su tutte queste piccole compagnie acquistate e trasformate in business unit é di uniformarsi alla politica generale. Questo non sempre accade in maniera organica per cui ci si ritrova "riserve indiane" di Linux che nessuno sa esattamente come gestire perché, non essendo il sistema contemplato dalla strategia generale, non hanno mai avuto il beneficio di un approccio organico.

Michele Boselli ha detto...

ciao! sono Londradical.
un anno fa mi hanno fregato (!) il blog omonimo...
ti invito a visitare quello nuovo e se sei così gentile da correggere il link nella sidebar.
ovviamente io ti ho già ri-linkato.
grazie e saluti anche ad altre gente che vedo qui di passaggio :)
http://misswelby.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

Io non conosco Vladivostok, ma di sicuro tu non sai un cazzo di Tirana. Evidentemente le tue vaghe conoscenze in materia risalgono al tempo delle Guerra Fredda. E comunque, da quel che mi risulta, a Tirana non hanno bisogno di periti informatici: ne hanno a tonnellate di eccellenti (miracoli della fame che aguzza l'ingegno)e li esportano pure, peggio dell'India e del Pakistan.
Ciao
Ritvan

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Ritvan: hai ragione, si tratta di un luogo comune. Avrei dovuto metterci Leeds.

Anonimo ha detto...

E attento a non dire "tette" in pubblico, poi. Che e' peggio che dire "Tirana", quasi.

Uriel

conteoliver ha detto...

400 sterline al giorno per un sistemista Linux ?

Puoi dare qualche link di siti di recruiment ? Veniamo subito.

Eugenio Mastroviti ha detto...

Conteoliver: per arrivare a lavorare a contratto, come ho detto, devi avere esperienza, e parecchia, certificabile. 400 sterline al giorno sono quello che guadagni per un contratto tosto nel settore finanziario - per il quale devi dimostrare di avere esperienza gia' nello stesso settore e/o come contrattista. Se questo e' il tuo caso, su Jobserve trovi di tutto.

Anonimo ha detto...

@Conteoliver: "certificabile" significa che gli endorsement devono essere firmati E preferibilmente le persone che li hanno scritti devono essere nel raggio del "social networking" di chi legge il tuo curriculum. Da quel momento, sei "accountable" e "responsible" di quel che devi fare, full stop. "Full stop" significa che qualsiasi cosa ci sia che non va e' sempre a tuo carico. "End to end", come dicono li': non e' che i DNS stanno giu' tre ore e te la scampi facilmente come ho visto succedere in una banca italiana.....

Uriel

conteoliver ha detto...

@eugenio e uriel:
Se avete capito che io volessi sminuire le vostre capacità o sostenere che chiunque può essere assunto (ingaggiato, meglio) a 400 sterline al giorno, scusatemi, non intendevo quello. E neanche lo penso.

Però quello che dite mi fa sorgere altre curiosità, se voleste perdere 5 minuti a rispondermi ve ne sarei grato.
1) Per certificabile a quanto capisco intendete delle referenze: ma come si fa ad andare dal proprio capo a chiedere "scusa, mi scrivi delle referenze così vado a lavorare in inghilterra ?". Oppure si fanno scrivere da colleghi (magari scambiandosele ) ?
Cioè, se uno come me lavora da 6 anni per una grande società e i servizi sono erogati al suo interno, come fa ?
2) Per social networking intendete quei siti tipo linkedIn ? In quel caso dovrei smettere di accettare tutte le connection per cortesia. :)
Perché dalle mie parti sono considerati più taroccati dei feedback di e-bay.
3) Per settore finanziario intendete banche ? Cioè le banche usano linux per le applicazioni finanziarie ? E come database mysql ? Dalle mie parti usano per quasi tutto Solaris (e Oracle o Sybase) e linux lo si mette solo sui web server. Tra l'altro quelli di Sybase Italia (secondo loro il 90% delle banche usa sybase - ok, lo dicono loro) mi hanno detto che sybase per linux non lo usa quasi nessuno.
4) "qualsiasi cosa ci sia che non va e' sempre a tuo carico" vuol dire che se c'è un'ora di disservizio in cui la banca vi dice che ha perso un miliardo, voi dovete rifondergli quel miliardo ? In questo caso pagano mooolto poco.

נחום ha detto...

apprendo tutto solo ora.
in bocca al lupo da Israele.

Eugenio Mastroviti ha detto...

Conte Oliver,

andando con ordine:

1) In Italia é più complicato (per questo ti dicevo che arrivare dall'Italia e cominciare a lavorare a contratto é pressoché impossibile). Qui la flessibilità funziona nei due sensi, e quando lasci il boss medio non ha problemi a mettere per iscritto quel che hai fatto nella lettera di referenze. Quando ti cerchi un lavoro a contratto, in generale tu dici quel che hai fatto e quel che sai fare, con l'intesa che ne produrrai certificazione prima di iniziare il lavoro vero e proprio. Ti dimetti, ti fai mettere la roba per iscritto dal tuo vecchio boss e la porti al nuovo datore di lavoro. Senza di quella certificazione, il contratto é nullo.

2) No, per social networking si intende proprio che io quel tipo lo conosco, lavorava da Reuters quando io ero da Goldman Sachs... eccetera. Significa che se il tipo che certifica il lavoro che hai fatto é un amico di un amico, il tuo potenziale datore di lavoro si fida di più. Nello Square Mile, oltre un certo livello di responsabilità, tutti conoscono tutti; é un altro motivo per cui iniziare nel settore finanziario con un lavoro a contratto é pressoché impossibile.

3) Per settore finanziario a Londra si intendono in generale le società della City, banche, ma soprattutto banche d'investimento e trading houses, società di broker di borsa e così via. Solaris é ancora il sistema operativo di maggioranza, ma per esempio Merrill Lynch, che é una delle quattro o cinque più grandi banche d'investimento del mondo, ha un parco macchine di oltre 3000 server Red Hat (RHEL) in un paio di server farm in USA ed una in UK, e praticamente tutte le compagnie con cui ho avuto contatti assumono e/o cercano sistemisti Linux. MySQL é molto usato, come anche Sybase per Solaris e Oracle su entrambi i sistemi, e adesso comincia a farsi strada Postgres. Credo che i numeri di Sybase si riferiscano solo alle merchant bank, alle banche da conto corrente e mutuo insomma, e non alle investment bank.

4) No, le perdite causate dal disservizio sono a carico della banca. Sistemare il disservizio, però, é a carico tuo, che si tratti di debuggare uno script o di comprare una nuova batteria di server perché avevi sbagliato a dimensionare il sistema. O (questa me l'hanno raccontata ma non posso giurare sia vera) assumere un nuovo contrattista che faccia il lavoro che non sei riuscito a fare.

Anonimo ha detto...

giusto per i miei due centesimi:

1)Non puoi pensare di arrivare con un entry point altissimo. Qualche tempo per avere degli endorsement devi prendertelo. In Germania per dire e' ancora piu' duro, perche' essendo tu italiano devi lavorare il doppio nella meta' del tempo e pisciargli in testa per qualche tempo, prima che ti rispettino. A Londra mi dicono sia piu' fluido.

2)Per social networking si intende la stessa cosa che dice Eugenio. Nel settore Tier-1 i manager sono sempre gli stessi o si conoscono. Il who's who e' abbastanza ristretto.

3)Sto facendo girare servizi VAS di tre nazioni europee su RedHat linux. Non e' finance e il sistema operativo piu' usato e' solaris, ma ci sta anche Linux, spesso.

4)Non ti citano per danni per la cifra del disservizio. Ma oltre a doverlo rimettere a posto a spese tue (come dice Eugenio), rischi di diventare "quello che ha fermato i DNS di Pinco Bank per tre ore". E in un mondo dove il who's who e' un quadernetto piccolo piccolo, significa che ti dai alla transumanza di bovini. Posso dirla, in termini che fanno molto PM, "in a Tier-1 environment, best practices are compulsive mandatory".

Uriel

Ps: Eugenio: mi confermi/sapevi che in Last.fm cerchino ancora? Ci hai provato? Consigli ad altri di farlo?

Eugenio Mastroviti ha detto...

Uriel:

non sapevo, e non ci ho provato. Personalmente, dopo un'esperienza estremamente negativa con Lastminute.com, non riesco a scrollarmi di dosso una vaga forma di prevenzione nei confronti di ambienti di lavoro in cui ci si tiene tanto a mettere l'accento sull'essere informali e "ggiovani". Un po' troppo spesso c'è sotto la fregatura. Ho una vecchia conoscenza che dopo aver lasciato Sony ha bazzicato un po' quell'ambiente, proverò a chiedergli lumi.

Mmax:

prova un po' a chiamare quel numero e vedi cosa ti rispondono...

Anonimo ha detto...

Anche se mi hai copiato il nome e sei un informatico, esprimo solidarietà nei tuoi confronti.

Anonimo ha detto...

Letto in forte ritardo, causa (oh, ma guarda!) cambio di compagnia che mi ha un pelo assorbito. Esprimo solidarieta', ma, onestamente, poca preoccupazione: ne sai, sei in gamba, il mercato tira ancora. Ti auguro giusto di trovare un BUON posto, che tu ne possa trovare uno ne son, nel mio piccolo, sicuro.

Conte Oliver: io faccio un lavoro un po' diverso, consulente informatico (si, lo so che sta al venditore di fumo come l'operatore ecologico sta allo spazzino..), ma nel mio piccolo confermo quello che han detto Uriel ed Eugenio: le referenze contano, vengon effettivamente verificate, e non e' assolutamente un problema averne; io onestamente non ho avuto problemi nemmeno ad averle in Italia quando ho lasciato. Nota: linkedin in particolare qui e' abbastanza considerato, ma in un approccio misto (e.g. se nei tuoi contatti ci son persone/raccomandazioni note, ok)

in bocca al pescione che zampilla acqua
claudio