14 luglio 2007

Se fossi di destra


Se fossi di destra, ma della destra peggiore, quella cattiva, razzista, quella destra che in America vota per Bush tappandosi il naso perchè è troppo liberal, ecco, se fossi uno di quelli, le mie idee/proposte in politica estera e interna sarebbero poche e precise - si legga quanto segue come la posizione di un generico cittadino occidentale, non necessariamente italiano o inglese o comunque vincolato a specificità nazionali:

1) Ritiro immediato di tutte le forze militari dalle missioni multinazionali di "pace" o di occupazione: Kosovo, Bosnia, Iraq, Afghanistan, Timor Est. Tutti a casa. Laddove possibile, promulgazione di leggi che vietino in futuro l'utilizzo di forze armate "nostre" per partecipazione a simili missioni. Una parte del denaro risparmiato andrebbe ad un fondo ONU dedicato a finanziare l'assunzione di responsabilità dell'ONU stessa per simili incombenze, sempre facendo uso di truppe di Paesi africani, del Pakistan, dell'Indonesia, di dove si vuole ma comunque non di Paesi occidentali, i quali potrebbero solo, al limite, fornire equipaggiamento e supporto logistico (meglio se con mezzi non militari - navi da carico, voli charter).

2) Eliminazione del programma di embedding dei giornalisti con le forze armate laddove si dovesse rendere necessario inviare truppe, ad esempio per autodifesa o per soccorrere cittadini del nostro Paese in pericolo all'estero. Creazione di un fondo straordinario per pagare immediatamente il riscatto di qualunque giornalista indipendente sequestrato, ed emissione di linee guida specifiche che vietino sempre e comunque l'uso della forza per la liberazione dei giornalisti, vincolando le autorità sul posto alla trattativa.

3) Cessazione immediata di ogni rapporto economico e politico con Israele

Questo per quanto riguarda la politica estera. Per la politica interna, invece:

4) Creazione immediata di scuole coraniche gestite autonomamente dalle comunita islamiche, almeno parzialmente finanziate dallo stato, e contestuale formalizzazione di un percorso educativo parallelo confacente alle specificità sociali e culturali della comunità migrante

5) Creazione di enclavi autonome autogestite, sottoposte laddove lo si reputasse giustificato a legislazione diversa da quella dello stato (p.es. Sharia)

6) Riconoscimento e valorizzazione della diversità politico/culturale delle comunità migranti e del loro diritto a scegliere autonomamente i propri rappresentanti.

Il programma qui sopra avrebbe il non indifferente vantaggio di essere, secondo il pensiero corrente, di gran lunga più di sinistra di quello di qualunque governo di sinistra potrà mai affermarsi in Europa (non parliamo poi degli USA), e si meriterebbe il plauso di tutte le figure-simbolo del pacifismo antagonista, da Cindy Sheehan ad Andrew Murray, dai gentiluomini del Campo Antimperialista all'Islamic Human Rights Conference; spaccherebbe a metà qualunque opposizione democratica/laburista/socialista (a seconda della nazione) e al contempo potrebbe essere facilmente spiegata all'elettorato di destra in termini che questo non avrebbe grandi difficoltà a capire (con la possibile eccezione dell'Italia, ma forse sono io che sono prevenuto; probabilmente pure qui da qualche parte uno stuolo di idioti elegge l'equivalente di Storace).

1) Come dicevano i conservatives vittoriani, la vita di diecimila sand niggers non vale quella di un solo soldato bianco; e come spiegato eloquentemente da Richard Littlejohn già nel 1994, se la tribù Mbongo vuole sterminare la tribù Mbingo, è interamente un loro problema. Quale preciso interesse (inteso come interesse economico o politico) dell'Europa viene protetto nell'impedire un'altra decina di Srebrenica? Quale sarebbe l'impatto negativo dello sterminio degli albanesi in Kosovo, a parte ridurre il numero di quelli che potrebbero saltare su un peschereccio e rimpinguare le fila della criminalità albanese in Puglia?
Rimane l'Iraq, e rimane il problema degli Stati come l'Afghanistan che ospitano il terrorismo; ma si tratta di un falso problema. Il petrolio iracheno è stato venduto col contagocce per 12 anni, e anche adesso gli oleodotti iracheni sembrano avere problemi di prostata per via dell'enorme numero di attacchi e sabotaggi. Andarsene dall'Iraq, abbandonarlo alla guerra civile e rimanere senza approvvigionamenti di petrolio dall'Iraq per due-tre anni non sarebbe una tragedia, anzi, una volta accettata questa realtà e messo in cantiere qualche programma di reale risparmio energetico (e magari rimesso in gioco il nucleare), le cose potrebbero persino migliorare. Una contrazione delle disponibilità di petrolio danneggerebbe a breve termine le economie occidentali, ma danneggerebbe di gran lunga di più la Cina, che come efficienza energetica è in molti settori a livelli che noi ci siamo lasciati indietro negli anni '50. Fra due-tre anni, poi, quando i due terzi circa della popolazione irachena avranno finito di sgozzare il restante terzo, ed avranno nel frattempo obliterato completamente le proprie infrastrutture, i superstiti saranno ben felici di vendere al primo che passa il loro petrolio al conveniente tasso di scambio del contenuto di tre-quattro petroliere per una cisterna di latte rancido o due scatole di antibiotici scaduti.
Quanto all'Afghanistan, ancora, cosa ci guadagnamo a restare? I campi di Al Qaeda sono stati distrutti, ridando il Paese ai Talebani si otterrebbe il duplice vantaggio di stabilizzare il Pakistan e di far scannare in piazza le femministe afghane che vanno a Democracy Now a chiedere il ritiro immediato degli occidentali perchè impediscono una trattativa democratica con i Talebani. Mi rendo conto che questo secondo punto non costituisce esattamente un vantaggio per l'Occidente, ma vuoi mettere lo spasso quando Amy Goodman cercherà di dipingerla come una vittoria per le forze progressiste? Dice, ma che succede se l'Afghanistan ricomincia a ospitare terroristi? Semplice: ogni volta che un attentato terroristico contro bersagli occidentali è in qualche vaga maniera riconducibile ad un villaggio, un campo di addestramento, un pollaio in Afgthanistan, si va su con un comodo B-1 e si caramella l'intera regione col napalm. Dice ancora, e se poi un giornalista va lì e scatta duemila foto strappacore del bambino arrostito dal napalm e della madre in lacrime? Che poi si sa, nel caso mancassero bambini ne può sempre arrostire uno lui, vedi il pellicano pucciato nel petrolio, o inquadrarne uno morto di morte naturale, vedi il fosforo bianco di Falluja o la distruzione di Bint Jbail. E per la soluzione, invero semplice, di questo problema rimando i miei lettori ed elettori al punto 2.

2) In Iraq e Afghanistan, quasi tutti gli scandali scoppiati finora sono stati fatti scoppiare da giornalisti embedded: i bombardamenti sui civili, le famiglie massacrate ai posti di blocco, il ferito ucciso nella moschea mentre cercava di arrendersi. L'unico scandalo che non sia stato fatto scoppiare da giornalisti embedded è quello di Abu Ghraib, che è stato fatto scoppiare dal Pentagono. Persino per la bufala del fosforo bianco a Falluja RaiNews ha dovuto ricorrere a riprese fatte da giornalisti embedded. I giornalisti embedded sono, dopo la regola del don't ask, don't tell, il più grande atto di autolesionismo mai perpetrato dalle forze armate USA/NATO. È divertente notare come la maggior parte dei giornalisti "indipendenti", ossia non-embedded, guardino con severo disprezzo, dalla terrazza del loro albergo a Dubai, al lavoro dei loro colleghi con elmetto e giubbotto antiproiettili sulla linea del fuoco. Dunque, per evitare il rischio che qualche immagine arrivi sulle prime pagine dei giornali occidentali, è sufficiente cancellare il programma di embedding - iniziativa che verrà salutata con applausi e grida di gioia da tutti i media progressisti, e dunque passerà senza opposizione. Quanto ai pochi giornalisti non-embedded che avessero voglia di farsi un giro in zona di guerra, la seconda parte della mia proposta risolve in via definitiva il problema - facendo esattamente ciò che loro vogliono, ossia pagando il riscatto in caso di rapimento senza assolutamente rischiare un'azione di forza. Immaginatevi un attimo, cari lettori/elettori, cosa succederebbe se si andasse in Afghanistan, Iraq, Libano, Gaza, a dire: "Guardate, questi sono i giornalisti occidentali, e queste qui sono le valigie di soldi che vi diamo se li rapite, e croce sul cuore, che possa morire, non vi torciamo un capello, anzi, se qualcuno cerca di liberarli con la forza noi lo sbattiamo in galera. Dunque non vi preoccupate, se li rapite i soldi sono già qui pronti". Tempo tre settimane e non c'è un giornalista a piede libero in tutta la regione. Ci saranno probabilmente famiglie che manderanno i figli a scuola di giornalismo per poterli rapire quando tornano.

3) Affanculo Israele. Affanculo soprattutto i progressisti di Israele, i kibbutzim pacifisti, le università, i giornalisti, quelli che rompono le palle alle forze armate e ai coloni. Tutti sotto boicottaggio. Tanto le armi si comprano e si vendono lo stesso triangolando con le isole Tonga. E visto che i giornalisti si son levati dalle palle (vedi sopra), si può anche risparmiare un po', che l'aviazione non ha più bisogno di bombe a guida laser quando per beccare un capocosca di Hamas può spianare un quartiere senza che giornalisti rompicoglioni vadano a curiosare fra le macerie.

Per la politica interna la questione è ancora più semplice.

4) Ma che, volete davvero manda' a scuola negri e musulmani? Ma siete scemi? E se questi poi si laureano e ve li ritrovate come medici di famiglia o (orrore) capufficio? Nah, non se ne parla. La scuola è per i bianchi. Gli altri, a imparare a memoria il Corano, e poi gli si dà un bel certificato che dice che hanno completato i loro studi col massimo profitto e sanno a memoria tutto il Corano, e buon pro gli faccia. Col vantaggio non secondario che quando si mettono a fare bombe, non conoscono l'aritmetica, non parliamo poi della chimica, e fanno figure da incommensurabili coglioni.

5) Non ce li vorrete mica avere come vicini di casa, no? Li si chiude tutti da una parte, e si facciano le loro leggi da bingobongo, se vogliono venire fra i bianchi devono avere le carte in regola (controfirmate non dal prefetto ma dall'imam/capovillaggio/rappresentante della comunità: che pure lui ha tutto l'interesse a che non si facciano venire idee in testa andando in giro dove non gli compete). Buoni lì e attenti a non farvi contaminare dal capitalismo o dal materialismo occidentale, mi raccomando.

6) Ma allora siete scemi davvero, li volete far votare? Ma per favore, la democrazia è per i bianchi. Quelli là si scelgono, o qualcuno sceglie per loro, dei rappresentanti della comunità, tre-quattro mangiapane a ufo che vanno in televisione e fanno la bella vita. Avete presente quanto costa far fare la bella vita a tre-quattro scrocconi e ai loro "grandi elettori", confrontato con quanto costerebbe riconoscere diritti a tutti quanti? Non c'è storia. E poi la democrazia, l'ho detto, è per i bianchi. Oh pardon, compagno, non credevo stessi ascoltando, volevo dire che la democrazia rappresentativa è tutto sommato un'invenzione occidentale e volerne imporre le procedure a chi viene da culture radicalmente diverse sarebbe un atto di indicibile arroganza e violenza. La democrazia è un processo in divenire, è un percorso di maturazione culturale, non può essere imposta a chi non è pronto.

Se fossi di destra, eh. Per fortuna noi di sinistra non ce le sognamo neanche, uscite del genere.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Godness Gracious Me.

C'e' una consulente per l'integrazione interetnica nel suo ufficio. Entra correndo una signora mediorientale terrorizzata.

-Aiuto! mio marito vuole uccidermi!
-Ma certo.E' la vostra antica cultura.
-Ma ha un coltello! Vuole uccidermi!
-Io non posso interferire con la tua cultura.
-Sta VENENDO QUI! Mi uccidera'!
-Io RISPETTO la tua cultura!
-Chiami la polizia, allora!
-Perche' non proviamo a rilassarci invece? Lei parla spesso con la sua vagina?
-Io? Parlare? La mia...Ma cosa dice?

La consulente fa sedere a spinte la donna pakistana sul divano, e inizia a mostrarle degli esercizi di respirazione newage:

-"ecco, visualizza la tua vagina, una vagina serena...."


Uriel

Anonimo ha detto...

Molto divertente. Molto perplimente. Interessante.

dacia ha detto...

Invece a me sembra desolante.

Mi sa che ti rispondo da me, perché un guazzabuglio simile - venendo da te- mi fa stare male.

Dacia

Unknown ha detto...

Un po' di politica di sinistra al ritmo di una antica poesia senese (dal blogger Alteredo)



S’ i’ fosse Bush, bombarderei ‘l mondo;

s’ i’ fosse Bin-Laden, lo terrorizzerei;

s’ i’ fosse Prodi, nelle lacrime della finanziaria annegherei,

s’ i’ fosse Dio, li manderei tutti e tre nel profondo;

s’ i’ fosse Papa, sare’ allor giocondo,

ché tutti gli arabi convertirei;

s’ i’ fosse Zapater, sa’ che farei?

da tutta Europa mi farei seguire in capo al mondo.

S’ i’ fosse Chiesa, l’Ici evaderei;

s’ i’ fosse omosessuale, mi sposerei

e differentemente farìa s’ i’ fosse etero e pacsabile.

S’ i’ fosse Alteredo, com’e sono e fui,

farei le valigie comode e leggiadre per la Spagna,

e questa laida Italia lasserei altrui.

Anonimo ha detto...

ohh cacchio,
niente niente Fini e Berlusconi sono di sinistra ma non lo sanno?

Eugenio Mastroviti ha detto...

Anonimo: chi lo sa? Tutto può essere, dopotutto anche loro pensano che la democrazia vada bene solo per i bianchi - vedi la diatriba sul voto agli immigrati e sul diritto di cittadinanza.

Anonimo ha detto...

:-))
Bel post.
KK

(http://karlkraus.urbiloquio.com)

Anonimo ha detto...

Bellissimo post, e inviato il 14 Luglio, perchè tutti possano ricordare quello in cui credevano. Bravo.

Yossarian ha detto...

Euge'


Avrei dovuto conoscerti molto prima.

Sembra il programma elettorale di "Respect".

Ora capisco....

Non mi stupisco che qualcuno all'epoca lo trovasse un guazzabuglio, quando venne messo di fronte alle proprie "desolanti" contraddizioni.

Un po' come i vampiri che temono gli specchi.

Potrebbero scoprire di essere morti, e da tempo immemorabile.

Standing Ovation in retrospettiva. Specie per la parte su Israele, i neocon e "la mia cccultura"

Graziano ha detto...

Ma niente, stavo ravanando fra i vecchi post che ho salvato e sono ricapitato su questo che trovo uno dei più fenomenali letti da quando esistono i blog. Solo per fartelo sapere.