29 maggio 2009

Cose che non sopporto degli inglesi, n. 345


I condizionatori d'aria a propulsione nucleare spinti a tutta potenza, che ti costringono a stare alla scrivania con un maglione in Polartec quando fuori ci sono 25 gradi.

7 commenti:

Emmanuele ha detto...

ho sempre pensato fosse un'abitudine solo americana. AC da un miliardo di BTU per mantenere una termperatura di 19 gradi - estate e inverno. escursione termica FTW.

Anonimo ha detto...

Cose che non sopporto dei francesi:
in ufficio c'è l'aria condizionata ma c'è il riscaldamento globale,dobbiamo tutti fare la nostra parte quindi si tiene spento e si crepa di caldo.

Yossarian ha detto...

Hai il mio completo e incondizionato sostegno. Mentre scrivo queste righe una ventola protonica da 345 milioni di megawatt sta soffiando aria a -30C
sulla mia cervice.

Eugenio Mastroviti ha detto...

@anonimo: credo che gli inglesi ci facciano il tifo, per il riscaldamento globale, sperano con tutto il cuore di diventare fra una trentina d'anni abitanti di un'isola tropicale senza il fastidio del trasloco.

Non si spiegherebbe altrimenti perchè tengono gli uffici a temperature artiche d'estate e sahariane d'inverno - giuro che ci sono giornate a gennaio che si potrebbe andare in giro per il mio ufficio in costume da bagno. Persino i 19 gradi tutto l'anno degli americani sono più razionali dei 18 gradi d'estate/30 gradi d'inverno degli inglesi

barbara ha detto...

Quando vivevo a Mogadiscio, praticamente sull'equatore, la prima volta che sono andata all'ambasciata italiana ho passato il resto della giornata al cesso con una mastodontica diarrea. Le volte successive partivo da casa - quaranta gradi all'ombra e l'unica ombra in tutta la città era quella che stava sopra il termometro - con un grosso golf di lana che, quando entravo nei 15° dell'ambasciata, mi avvolgevo accuratamente intorno alla pancia. Di quasi peggio ho trovato solo in Spagna.

Oby ha detto...

E' l'unico modo per gli inglesi di illudersi essere in estate..

Anonimo ha detto...

E pensare che a Bari si sta benissimo, d'inverno e d'estate.
Ma chi ce l'ha fatto fare di venire qui?