12 marzo 2007

Famiglie


Non intendo entrare nel merito della questione di PACS, DICO eccetera; mi stupisco solo del fatto che oggi, nel ventunesimo secolo, esistano nazioni che si piccano di appartenere all'occidente laico e progredito e hanno bisogno di dibattere una cosa del genere. Immagino che dopo di questo si aprirà un dibattito sull'opportunità o meno di picchiare le donne.

Non so, sarò strano io, ma l'idea di dover anche stare a discutere il concetto che due persone che si amano possano o meno formare una famiglia con tutti i riconoscimenti legali che la cosa comporta, onestamente, mi sembra fantascientifica. Forse ho capito male.

No, la cosa che mi diverte è quella delle adozioni da parte di coppie gay. I figli di madri single, dice, vengono su delinquenti, lo dicono le statistiche. Dipende dal fatto che non c'è il padre che gliene dà due quando se le meritano. Ma anche i figli dei padri single vengono su delinquenti (mica dovete credere a me: guardate Mmatteo). Dipende dal fatto che dopo che il padre gliene ha date due, la mamma non gli dice le paroline dolci. Insomma, il bimbo ha bisogno di modelli di comportamento distinti che due genitori dello stesso sesso non possono dargli, si sa che una donna è incapace di decisione e rigore educativo (che qualcuno lo spieghi a mia sorella, per carità), ed un uomo è incapace di tenerezza.

Ora, che questa sia una gran cazzata credo non costituisca una sorpresa per nessuno. Il motivo per cui i figli di genitori single statisticamente sono più a rischio è duplice: da un lato una questione economica - tre persone con due stipendi campano meglio che due con uno stipendio solo, con tutto ciò che questo comporta; dall'altro una semplice questione di tempo e dedizione. Tirar su un bambino costa tempo e fatica oltre che soldi, e due persone riescono a dedicargli molto più tempo e per forza di cose molta più attenzione che una sola, il che si riflette in interventi educativi più assidui, maggiore disciplina, più positive reinforcement per il fatto banale che due paia d'occhi riescono a cogliere più facilmente misfatti e atteggiamenti positivi. Entrambi i fattori sono veri che i genitori siano un uomo e una donna, due donne, due uomini, o persino io e Mrs Inminoranza. Una realtà familiare ed affettiva stabile, attenzione costante, stimoli intellettuali ed affettivi, assicurano (statisticamente) che il bimbo/la bimba verrà su "bene", non il fatto che in casa ci sia una persona che fa pipì in piedi ed una seduta.

A tutto questo poi andrebbe aggiunta anche una piccola osservazione, che riferisco così come me l'ha fatta una ragazza (italiana anche lei) che lavora per un nostro cliente qui a Londra. Dice che i bambini hanno bisogno di una figura maschile per venir su equilibrati: sarà anche vero; però in questo Paese i figli della lost generation massacrata nelle Fiandre fra il 1914 e il 1918 sono stati tirati su in maggioranza da madri, zie e nonne, senza la presenza di un padre se non sotto forma di una fotografia ed un paio di medaglie sul caminetto, sono arrivati ad avere fra i 20 e i 25 anni nel 1939.... ed hanno combattuto, e vinto, la Seconda Guerra Mondiale. Che come successo non è male, per una generazione.

M'ha lasciato senza parole.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

@"i bimbi hanno bisogno di una figura maschile per venire su equilibrati". Dev'essere per questo che in Italia, terra dei padri inetti e assenti, nonche' delle madri ipetrofiche, crescono tanti coglioni ...

Anonimo ha detto...

Eugenio, concordo con tutto quanto hai scritto; non se ne dovrebbe parlare nemmeno.
Per le adozioni......darei la priorità a (buone) famiglie etreosessuali, poi, in caso di esuberanza, (buone) famiglie omosessuali.
Perchè? Perchè in natura, almeno tra la maggioranza dei mammiferi, un cucciolo ha sempre un genitore maschio ed uno femmina.
Sbaglierò.
Ciao
Augusto
P.S. forse è una precisazione inutile; come già risaputo nella blog-sfera, sono omosessuale e felicemente convivente (da tempo) con il mio compagno, che la pensa esattamente cone sopra scritto.

Palmiro Pangloss ha detto...

Concordo su tutto. La ragazza che fa di queste considerazioni me la presneti per favore?

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

una ragazza geniale.

Palmiro Pangloss ha detto...

geniale forse e' troppo, sicuramente interessante.

Eugenio Mastroviti ha detto...

Guarda Palmiro, mi spiace deluderti nuovamente dopo la broker italiana e la segretaria indiana, ma di questa ragazza so solo il nome e non il cognome, credo lavori per una delle grosse banche d'investimento e ci siamo presi un caffè ed un sandwich assieme quando è venuta qui a fare un corso.

Comunque è più alta di me e non sfigurerebbe nella formazione degli All Blacks, non so se è il tuo tipo...

Anonimo ha detto...

In natura, almeno tra la maggioranza dei mammiferi, gli unici che si accoppiano nel branco sono gli elementi alfa, oppure non parliamo di mammiferi che stanno in branco.

Quando sarete in grado di accettare che se volete vivere in una societa' solo i leader fanno figli, altrimenti ve ne andate nei boschi, potremo ragionare di legge naturale. Fino a quel momento, per favore riconosciamo che l'essere umano non e' soggetto alla legge "naturale".

Uriel

P.S: sono, fisicamente, perfettamente in grado di importi la mia opinione con la forza. Ergo, in qualsiasi spece di mammiferi, ho ragione. Ti piace la legge "naturale"? Sicurosicurosicuro che la vuoi applicata?

Anonimo ha detto...

Oops, mi riferivo all'anonimo.

Uriel

Anonimo ha detto...

Assumiamo che io Augusto possa imporre fisicamente la mia idea ad Uriel, come la mettiamo?

L'esempio usato per la "naturalità" mi sembra travisato e travisante.
Tenendo poi conto che la odierna "societá civile" non é altro che l'evoluzione del branco. "maschio alfa=re".

Rimane il fatto che, nel mondo dei mammiferi, ogni cucciolo nasce dotato di: un padre ed una madre che lo assistono, in diversi modi, fino alla maggiore età.

Uriel, prego, non citarmi il fatto che le madri, a volte, uccidono i propri figli o che un nuovo maschio alfa appena "nominato" uccide tutta la prole del precedente; si tratta di eugenetica naturale tesa al miglioramento della spece.
E l'eugenetica dovrebbe esserti invisa visto che era (tentativamente) applicata in Gernania circa 64 anni addietro.

Tornando all'oggetto, vorrei far notare che NON ho escluso la adozione omosessuale, solo la ho indicata DOPO quella eterosessuale.

Se poi qualcuno pensa che: o si abbraccia totalmente il post o non si commenta, allora, con me, si sbaglia rotondamente.

Cordiali saluti
Augusto

Eugenio Mastroviti ha detto...

Scusa Augusto, il fatto è che quando scrivi nel mondo dei mammiferi, ogni cucciolo nasce dotato di: un padre ed una madre che lo assistono, in diversi modi, fino alla maggiore età scrivi una cosa sbagliata. In generale il caso di un padre e una madre che assicurano cure parentali al cucciolo è molto raro.
I casi più comuni sono quello del maschio+harem, con il maschio che ignora la prole e si occupa della protezione del territorio, ed un gruppo di madri che assistono collettivamente i cuccioli di tutte; della riproduzione più o meno coloniale (in stile bonobo) in cui tutti si accoppiano con tutti e la responsabilità dei cuccioli è dell'intero branco; della riproduzione con padre assente, che risulta quasi sempre in una madre che o alleva i cuccioli da sola o forma assieme alle altre femmine delle nursery (come fanno i gatti), alla cui periferia i maschi si aggirano accoppiandosi più o meno con chi possono.
La famiglia nucleare, fra i mammiferi, è un'istituzione rara. E prima che tu lo dica, lo è anche fra i primati, nostri parenti più stretti, e specialmente fra le altre due specie di scimpanzè.

Anonimo ha detto...

Vero, la famiglia mono nucleare è una raritá anche tra gli umani.

Nel caso del mondo "occidentale moderno" basta tornare indierto di poche decine di anni, meno di 100, ed ecco che la famiglia diventa un "gruppo sociale" dove, guarda caso, le femmine si prendono cura della casa e figli e i maschi "escono" al lavoro.
Non ti ricorda la descrizione dei gruppi familiari degli altri animali?
Non parliamo poi del, cosí detto, terzo mondo.

Ed allora? Allora, quando i fondamentalisti cattolici parlano di famiglia naturale intendendo la odierna mononucleare dicono una immane cazzata.
La attuale famiglia etero e mononucleare giá é in crisi per le tensioni interne che non trovano sfogo; e, sempre, i figli pagano.

Non vedo perchè noi, buoni ultimi, dovremmo pedestremente imitare qualcosa che già dà segni di debolezza e, in particolare, coinvolgere terzi innocenti.

Se potessi prevedere un nucleo omosessuale inserito in un gruppo sociale patriarcale o matriarcale (ad esempio nel gruppo sociale della mia infanzia la autoritá suprema era la nonna e "dettava legge" a circa 24 persone)non avrei nessuna remora alla adozione.

In caso contrario preferisco pensare ad una adozione etero, con una famiglia mononucleare passata certosinamente al settaccio dagli psicologi incaricati, e solo in secondo ordine una adozione presso una famiglia omosessuale.
Anche questa passata al settaccio.

E ti assicuro che lo fanno, letteralmente. Ci sono passati mia figlia (sí, ne ho due) e suo marito.

Grazie per la cortese attenzione
Ciao
Augusto

Palmiro Pangloss ha detto...

Eugenio: da cio' che so di lei - due parole tue - intellettualmente e' il mio tipo. Fisicamente, diciamo che preferisco essere io l'unico ex rugbysta della coppia.

Anonimo ha detto...

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Rimane il fatto che, nel mondo dei mammiferi, ogni cucciolo nasce dotato di: un padre ed una madre che lo assistono, in diversi modi, fino alla maggiore età.
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Idea tipica di chi e' cresciuto in citta'. E' assolutamente falso, e spessissimo rimane solo la madre ad assicurare cure parentali. Anche perche' il dimorfismo sessuale umano e' una caratteristica tipica dell'homo sapiens, la gatta combatte di gran lunga meglio del gatto maschio , la cagna e' una macchina omicida quanto il cane, idem per il lupo, il cinghiale , eccetera.

Io vivo in una casa in mezzo ad un bosco, e ti posso garantire che il maschio del cinghiale tendenzialmente scappa di fronte all'uomo, la femmina (specialmente se ha cuccioli) carica nove volte su dieci. Ovvero: le caratteristiche che attibuisci a "maschio" e a "femmina" in quasi tutte le spece sono capovolte rispetto all' homo sapiens.

Che poi lo sterminio dei cuccioli esogami sia una forma di eugenetica e' una cazzata immane: l'eugenetica serve a far prosperare i geni migliori, lo sterminio dei cuccioli serve a far prosperare i geni PROPRI, migliori o peggiori che siano.

Che ti piaccia o no, la legge naturale permette l'omicidio, il furto , e praticamente ogni cosa che la societa' umana invece permette. Che le societa' basate sul Re somiglino ad alcuni branchi e' vero, per questo sono societa' primitive ed obsolete, nella repubblica il capo e' tutto tranne il maschio dominante. Ovvero, la repubblica NON segue la legge naturale, nei branchi non esiste alcuna opposizione al capo: si fa come dice lui o si viene cacciati, o si viene uccisi.

E in ogni caso, dove ci sono i maschi alfa ci sono anche le femmine alfa, e si accoppiano solo fra loro. Prova ad avere una ventina di cagne in un recinto, e un maschio nell'altro: scoprirai che una cagna sola va in calore, le altre no. Se un'altra va in calore, viene letteralmente fatta a pezzi dalle compagne. Anche se sono "dolcissimi" Cocker Spaniel.

Ho idea che il tuo concetto di "natura" venga dal manuale delle giovani marmotte. Prova ad averci a che fare "su grande scala" e ti accorgerai che la legge naturale e' l'assoluto rifiuto di qualsiasi cosa tu voglia.

Perche' in natura, se un maschio e' piu' giovane e forte di te, la femmina ti lascia e va con lui. Ha i geni migliori. E tu stai zitto.

E questo e' quello che viene insegnato ai figli e alle figlie: stai sempre col piu' forte, che si fa un harem, tutti gli altri vanno a seghe.

Ti piace, il modello educativo della legge di natura?

Uriel