11 marzo 2007

Kilombo


Tanto per cambiare, mi capita di dissentire da Ipazia e Hari Seldon sulla faccenda di Kilombo e del premio della IADL. Premetto che non mi piace la IADL, non ne condivido metodi, finalità e impostazione ideologica, non credo che ci debba essere posto, in una società moderna, per le ingerenze della religione nella politica, ingerenze che sono poi la raison d'etre dei padri spirituali di UCOII e IADL, e che dell'accusa di antisemitismo me ne frega ben poco che sia o meno dimostrabile con la pezza d'appoggio di qualcuno che avrebbe magari detto "ebrei ai forni" (così come, per dire, trovo che Storace e Borghezio siano due merde fasciste pur senza avergli mai visto fare il saluto a braccio teso); ciò detto, mi asterrò sul voto, per lo stesso motivo per cui ormai non scrivo più nulla su Kilombo: come dice quel vecchio saggio di Mmax, Kilombo nasce come aggregatore di due (o più) sinistre che non sono aggregabili, con differenze profonde amplificate ancora di più dall'antica abitudine di distribuire patenti di ortodossia in base a parametri fin troppo stringenti.

La IADL sta premiando una parte di Kilombo che è, se non maggioritaria, di sicuro più rumorosa ed attiva, se non altro perchè è la parte che è convinta di stare in prima linea a combattere la guerra santa contro l'Impero del Male - speculare a quella parte rumorosa ed attiva di Tocqueville che sembra convinta che al massimo domani sera i barbutacci islamici invaderanno l'Europa, gli entreranno in casa e gli tromberanno moglie, madre, figlia e probabilmente canarino; sta premiando quella parte che crede sinceramente che se domani mattina i soldati occidentali lasciassero l'Afghanistan, gli afgani smetterebbero immediatamente di spararsi addosso e si siederebbero da qualche parte a discutere la formazione di un governo; quella parte che ritiene che gli americani abbiano non solo la responsabilità, ma la colpa esclusiva delle centinaia di iracheni uccisi ogni giorno dalle auto-bomba; quella parte che crede davvero che in Italia si compiano violazioni dei diritti umani maggiori che in Iran, perchè il matrimonio omosessuale è vietato in entrambi i Paesi ma almeno in Iran non hanno represso con la violenza le manifestazioni contro il G8.

Io penso che il premio della IADL, e non me ne voglia Dacia, sia perfettamente appropriato per Kilombo. Sono io che non lo sono più, probabilmente.

2 commenti:

Hari Seldon ha detto...

Averne! Di dissenzienti così e con questi argomenti. Ciao

Rosa ha detto...

eh, forse hai ragione