10 giugno 2008

Strategie


Se consultiamo con un minimo di attenzione i dati del passato, un elemento salta all'occhio quasi immediatamente: in media, è molto più facile vincere le competizioni internazionali se ci si manda la nazionale, invece della polisportiva parrocchiale di San Pasqualino delle Fonti.

(impagabili, comunque, alcuni commenti che ho letto: "con Prodi eravamo campioni del mondo"; io non so se ci meritiamo Berlusconi, ma sicuramente ci meritiamo una dialettica politica berlusconiana)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa mattina in ufficio mi hanno chiesto cosa ne pensavo (sono stati esclusi e mi aspettavano al varco). Risposta: "11 idiots wandering aimlessly on a football pitch"

Yossarian

Ho deciso di scrivere un trattato intitolato "Fenomenologia di Cassano. Perche', perche' tanta crudelta' nel mondo?"

Eugenio Mastroviti ha detto...

Sì, i miei colleghi praticamente avevano un cartello al collo che diceva "Schadenfreude, bitch!"

Anonimo ha detto...

Almeno i colleghi inglesi dovrebbero stare zitti .
Ormazad

נחום ha detto...

C'è stato un tempo in cui la nazionale israeliana era lottizzata: 5 giocatori dalla federazione sportiva dei Kibbutz, 4 dalla federazione labuista, 2 dal Betar (nazionalisti).
I danni del proporzionale.