La commedia degli idioti
Samina Malik è una ragazza di 23 anni che vive a Southall, non lontano da Heathrow. Lavora(va) nell'area oltre i controlli di sicurezza dell'aeroporto di Heathrow per WH Smith, una delle più grandi catene inglesi di rivendite di libri e giornali. Samina Malik è un'idiota.
Lo dico senza cattiveria e senza desiderio di insultare, Samina Malik è proprio un'idiota nel senso che probabilmente non riesce a pensare senza muovere le labbra. Ha cominciato a scrivere poesie incredibilmente brutte da adolescente, quando frequentava le superiori; testi ispirati a qualunque pezzo di gansta rap fosse in voga quella settimana, atteggiamento da gangsta babe, esaltazione di eroi immaginari che spacciavano droga, indossavano bling e would bust a cap in your ass se gli mancavi di rispetto. Una tipica ragazzina inglese, insomma, figlia di genitori pakistani, integrata in una comunità fra le più multietniche di Londra, assidua frequentatrice di forum e siti di social networking in stile Facebook, su cui era conosciuta come Lyrical Babe.
Qualche anno fa, Samina ha scoperto che i ragazzi più attraenti non mettevano più catene d'oro al collo, non aspiravano più a fare i papponi o gli spacciatori, non sognavano di aderire ad una gang. I ragazzi più fighi avevano cominciato ad andare in moschea, a guardar male le gangsta babes che non stavano al proprio posto come una brava ragazza musulmana dovrebbe fare, a guardare in TV, invece che MTV, le videocassette sgranate e sfuocate della decapitazione di ostaggi occidentali in Iraq, della lapidazione di adultere, dell'esplosione di autobombe in piazze affollate. Invece del pizzetto ben curato preso in giro da Ali G, i ragazzi attraenti, quelli che Samina sognava di sposare, adesso avevano un barbone alla Abu Hamza.
A girl's gotta do what a girl's gotta do, si disse Samina. Basta con la gansta babe, basta con un nick spudorato come Lyrical Babe: Samina sarebbe diventata la donna ideale del mujahid. C'è da capirla, l'alternativa era restare zitella.
Cominciò a indossare il velo, fra lo stupore dei genitori - sua madre non l'aveva mai portato da che era arrivata in UK, suo padre non aveva mai dato alcuna importanza a certe forme esteriori di osservanza religiosa; cambiò nome online, da Lyrical Babe a Lyrical Terrorist; il suo profilo su Hi5 si riempì di dettagli che sperava fossero affascinanti per un potenziale marito: via lo shopping fra gli interessi, via MTV, via il rap. I tuoi interessi? "aiutare i miei fratelli mujahideen in ogni maniera possibile". Cosa guardi in TV? "I video dei miei fratelli musulmani in Iraq, sì, quelli con le decapitazioni, i messaggi video di Osama Bin Laden e Ayman al-Zawahiri, e gli altri video che mostrano massacri di kaffir". Cominciò a usare Google, invece che per cercare foto di Muthafucka Gangsta Rappa' Ikillyoubitch, o quale che sia il rapper di maggior successo in questo momento, per cercare manuali di terrorismo. Scaricò, fra gli altri, il manuale di Al-Qaeda sui veleni (26 pagine, tutte informazioni di pubblico dominio), il manuale operativo del Dragunov SVD (che, non per fare lo snob, come fucile di precisione fa anche un po' cagare), alcune raccolte di discorsi di Osama Bin Laden, inclusa la famigerata dichiarazione di guerra all'Occidente, documentazione varia riconducibile ad Al Qaeda e a vari gruppi jihadisti; e cominciò a scrivere poesie, sempre di una bruttezza disarmante, che fornivano istruzioni su come decapitare un infedele, come educare i propri figli a diventare mujahideen e ad amare la morte più della vita, e altre amenità del genere. Tutto pubblicato in rete sotto l'ingannevole pseudonimo di Lyrical Terrorist.
Samina è, come dicevamo, un'idiota. La cosa ha punto sul vivo i responsabili dell'antiterrorismo della Metropolitan Police: questa è una nazione che ha prodotto idioti di elevatissima qualità, ha avuto re che parlavano con gli alberi, ha rieletto Margaret Thatcher 3 volte e (Dio ci perdoni) John Major una volta. Si può permettere che questa figlia di immigrati che non parlano neanche bene la lingua ci surclassi in questa maniera? Inaccettabile. E quindi, per mostrare che gli idioti inglesi sono ancora i migliori, l'hanno arrestata e rinviata a giudizio per possesso di materiale utilizzabile per preparare o commettere atti di terrorismo.
Samina Malik è stata arrestata, riconosciuta colpevole e proprio oggi condannata (con la condizionale, per fortuna) da gente che, ne sono sicuro, crede sinceramente che un terrorista metta una maglietta con su scritto "morte all'Occidente capitalista" e borbotti in continuazione "morirete tutti, cani infedeli, appena faccio esplodere questa cintura imbottita di C4 che si può disinnescare solo tagliando il filo blu prima di quello rosso" - gente che pensa che una ragazza che vuole fondare una cellula segreta di terroristi faccia il possibile per diffondere le sue poesie sulla decapitazione degli infedeli e si faccia chiamare "Lyrical Terrorist". Una ragazza la cui linea di difesa, in tribunale, è che "sperava di conoscere dei ragazzi per sposarsi", e che aveva scelto lo pseudonimo di Lyrical Terrorist perchè era "figo".
Idioti. Tutti quanti sono.
P.S. Anch'io l'avrei condannata. Ad un corso obbligatorio di scrittura creativa. Leggere le sue "poesie" fa male agli occhi.
15 commenti:
Nessuno e' veramente idiota se non e' un manager. La misura sara' colma quando vedremo arrivare i Jihad Manager.
Allora vedremo delle gran cose e la competizione per il piu' cretino avra' fine.
Ci sara' pure una cosa come lo zero kelvin per l'intelligenza, dico.
Uriel
Dal post di capisce che hai una certa passione per il rap.
Numero6: lo adoro. Ho preso ogni sera per mesi l'autobus 263, mi son fatto una cultura.
Pure tu a condannarla?
E che è tutta 'sta smania giustizialista?
Bisognava darle ciò che voleva, po'rella. Rimandarla in Pakistan e farle sposare un talebano delle aree tribali, in modo da potersi godere la vita della buona e perfetta musulmana.
Samina mi ricorda molto queste: http://tinyurl.com/28fmoe
@Eugenio: Sei forse tu il custode di Samina? Perche' condannarla? Maedhros ha perfettamente ragione: salvare qualcuno da se stesso, oltre che impossibile, e' ingiusto. Ricca dote e one way ticket per il Waziristan.
@Augusto: la ricca dote e' d'obbligo invece.
"Qualche anno fa, Samina ha scoperto che i ragazzi più attraenti non mettevano più catene d'oro al collo, non aspiravano più a fare i papponi o gli spacciatori, non sognavano di aderire ad una gang. I ragazzi più fighi avevano cominciato ad andare in moschea [...]"
Ci si poteva pure arrivare a pensare che a ripetere su tutti i media "musulmani buoni, se ci siete prendete le distanze dai terroristi!" prima o poi qualcuno si incavolava...
Anonymous: huh?
Palmiro, Maedhros: mi sembrava di aver detto chiaramente che il giudice e i giurati che l'hanno condannata sono, se possibile, più idioti di lei. Sono contrario ai government handouts, quindi se voleva andare in Waziristan ci andava a spese sue, ma per il resto siamo d'accordo.
@Eugenio: Governo? Chi ha parlato di governo? Io pensavo ad una pubblica sottoscrizione. Insomma, io caccerei qualche euro se Samina abitasse qui.
Il dato fondamentale manca.
Ovvero la foto
http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2007/11/08/npoet108.xml
Io opterei per una pensione d'invalidita'.
@MMAX: Certo che incarcere una minus habens per un braccialetto... passando ad altro, lo sai MMAX che leggi un bel giornale? Bravo!
Uriel: Lo zero Kelvin dell'intelligenza temo non esista. Come diceva Michele Serra: quando si tocca il fondo non si può far altro che iniziare a scavare.
Anonimo: Nel senso in cui le campagne contro il fumo e la droga fanno venire voglia di accendersi una canna a mia madre, che si è passata il '68 senza toccare nemmeno un milligrammo di sostanze stupefacenti?
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Uriel: Lo zero Kelvin dell'intelligenza temo non esista.
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Scusa, ma allora i manager a cosa servono? Io pensavo che fossero come un cartello con scritto sopra "percorso evolutivo chiuso", o roba cosi'.
Uriel
P.S: Iuginiouh, ai mai confirm iu mai blog is nott banning iour lincs. It uos banning giast giorgg busc.
Mi permetto di lasciarti questo link:
http://www.schneier.com/essay-174.html
Schneier merita di essere sempre letto...
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