05 novembre 2006

Siamo alle solite


Glastonbury è una deliziosa cittadina del Somerset al centro delle tradizioni druidiche, paleocristiane ed arturiane di questo Paese. Si vuole che in epoca romana il Glastonbury Tor, il colle circondato dalle paludi, fosse quanto di più vicino i druidi avessero ad un Vaticano; si vuole che all'età di nove anni Gesù sia venuto ad apprendere la sapienza dei suddetti druidi; che Giuseppe di Arimatea vi abbia temporaneamente lasciato il Graal; che, fra gli altri, Artù vi sia stato educato.

Oggi Glastonbury è un grazioso borgo che vive della sua fama newage, di decine e decine di negozi di bacchette magiche, oli mistici, incenso, tarocchi, statuette di Gandalf, Artù e Iñigo Montoya (q.v.) e ovviamente di sfere di cristallo; ci ho festeggiato il mio primo anniversario di matrimonio e devo dire che nonostante, o forse proprio a causa della mia totale avversione per newage e fuffa in genere, l'ho trovata adorabile.

Questo weekend, disgraziatamente, un branco di fondamentalisti religiosi è disceso sulla città, marciando per le vie del centro, urlando slogan, insultando i turisti, aggredendo anche fisicamente i proprietari dei negozi e coloro che uscivano da ritrovi evidentemente pagani, ed attaccando un negozio un po' più isolato. Lo scopo dichiarato era quello di fare pulizia dei pagani e dei miscredenti, concentratisi nella città per il festival di Halloween e poi fermatisi per il weekend.

Come al solito, la polizia ha pensato bene di lasciar fare per evitare di inasprire lo scontro; pare che ogni volta che dei fanatici religiosi scendono in strada a intimidire chi si fa gli affari propri, la polizia scopra che i diritti dei bulli sono assolutamente inviolabili (update: pare che almeno uno sarà perseguito per incitamento all'odio religioso).

Chi mi conosce sa che non sono una persona particolarmente intollerante, anzi: ma a tutto c'è un limite, e credo sinceramente che si debba tracciare una linea di demarcazione, si debbano porre dei paletti, stabilire delle regole, e dire chiaramente, e con forza, che chi le regole non vuole o non è capace di rispettarle può fare i bagagli e lasciare la Gran Bretagna. La misura, come si suol dire, è colma: o i cattolici si impegnano a rispettare la libertà assoluta di religione, o se ne possono anche andare.

3 commenti:

restodelmondo ha detto...

Chapeau.

Anonimo ha detto...

interessante.

a che area cattolica appartengono?

ci sono altre organizzazione fondamentaliste cristiane in UK?

Eugenio Mastroviti ha detto...

Filomeno:

non saprei dirti a quale specifica area cattolica appartenga Youth 2000 - vengono descritti come un'associazione integralista ed un fringe group, ma ovviamente loro negano ed hanno affermato in un comunicato che l'incidente di Glastonbury è dovuto ad un gruppuscolo non affiliato con loro.
Loro si descrivono come un gruppo cattolico internazionale che cerca di "riportare Cristo nella vita dei giovani" attraverso l'enfasi sul misticismo dell'Eucaristia, il ritiro spirituale e "corsi di leadership e apostolato".
Insomma, sono il tipo di gente che se avessi figli, mi farebbero venir voglia di tenere sempre a portata di mano una doppietta caricata a sale grosso.