13 luglio 2008

A nutter is a nutter is a nutter


Per quelli che avevano ancora qualche dubbio, credo che il jihad in corso all'Università del Minnesota, con annesse minacce di morte e isterismi assortiti, dimostri che non è questione di Islam, Cristianesimo, Ebraismo o che altro: il problema è la religione in sè (scusa Marta), che sembra essere ogni giorno di più la scusa che ogni demente cerca per abbandonarsi alla violenza verbale o fisica.

Per i miei due lettori anglofoni riprendo, si parva licet, l'appello del professor Dawkins a scrivere al rettore dell'Università del Minnesota in difesa di PZ Myers.

E domani mi vado a fregare un'ostia consacrata pure io. E magari mando una richiesta di riscatto al Vaticano: "Abbiamo con noi Gesù Cristo. Accreditate 150 milioni di Euro su questo conto numerato in Svizzera o ve lo rimandiamo indietro un pezzetto per volta"

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei sottolineare che l'idea di rubare l'ostia nella chiesa qui vicino e' dell'atea radicale di casa. A che ora si dice messa la domenica in Inghilterra?

Unknown ha detto...

Il problema e' che dipende se sei cattolico oppure no. Se sei cattolico, rubare l'ostia ti costa una scomunica ufficiale, che e' (almeno dal punto di vista dello UAAR) di gran lunga migliore rispetto allo sbattezzo: "scomunicato" sta per "al di fuori della comunione", cioe' ben piu' fuori dalla chiesa rispetto a quanto succede chiedendo lo sbattezzo.

Per non incorrere nel reato di furto, pero', devi tenerla in bocca senza farla sciogliere, e portarla a casa. Se poi informi un vescovo di averlo fatto, la scomunica dovrebbe essere automatica.

Uriel

Unknown ha detto...

Io invece credo che al di là delle reazioni sguaiate rubare un'ostia per prendersi gioco delle credenze cristiane non sia un atto di intelligenza, essù! E' giusto difendere la laicità delle istituzioni e combattere le religioni quando assumono caratteri pericolosi ma insultare gratuitamente le persone sulla base di una supposta "intelligenza superiore" è solo arroganza, e a mio parere chiaramente immotivata.

Eugenio Mastroviti ha detto...

Sulla ragionevolezza o meno del sentirsi superiori a chi si comporta una certa maniera perchè parla dentro la testa col proprio amico immaginario, lascio a terzi il giudizio.

Rimane il fatto che se io ti offendo, tu hai tutto il diritto di sentirti offeso. NON HAI, comunque, il diritto di minacciarmi di morte, nè di chiedere che mi sia impedito per legge di offenderti. 'Nuff said.