02 aprile 2006

Islamofobia


Volete vedere un esempio di islamofobia? Eccolo qui.

Far sparire una rivista da oltre 1000 librerie negli USA e altre centinaia in Europa non e' "rispetto"; come non lo e' vietare i calendari con Winnie the Pooh e Piglet negli uffici dei consigli comunali, perche' un consigliere musulmano trova "offensiva" la raffigurazione di un maiale da cartoni animati; come non lo e' cercare di rimpiazzare un'antica statua di un cinghiale, simbolo di una citta', con un animale "non offensivo" per la comunita' musulmana; come non lo e' per una banca smettere di regalare porcellini salvadanaio a clienti non-musulmani perche' alcuni clienti musulmani trovano offensiva la pratica in se'; come non lo e' cancellare dalla refezione scolastica le tradizionali brioche pasquali, i cross buns, perche' hanno un intaglio a forma di croce, o qualunque piatto contenente carne di maiale, perche' i genitori di alcuni bambini musulmani trovavano offensivo che altri mangiassero maiale.

Tutti questi episodi non ottengono che un risultato: quello di dipingere un miliardo e mezzo di persone, in larghissima maggioranza tolleranti, aperte e pacifiche, con la vernice di minuscoli gruppi di integralisti e oscurantisti, per la gioia delle leghe e dei BNP di questo mondo, che si trovano il compito di fare di ogni erba un fascio svolto in anticipo dai media e dall'opinione pubblica "progressista".

Per intenderci, se domani mattina cambiassero la legge inglese autorizzando gli immigrati italiani a segregare in casa le mogli "perche' e' nella loro cultura tradizionale", magari in risposta ad una formale richiesta di un minuscolo gruppo di completi imbecilli con l'orologio indietro di un secolo buono (e neanche un secolo fa questa era pratica comune, sia chiaro), sfiderei chiunque a non accusare il governo inglese del piu' becero razzismo; non mi spiego perche' tanti idioti politically correct salutino invece con entusiasmo multiculturale l'abolizione dei calendari col maialino.

Se volete un secondo esempio di profonda, intollerabile islamofobia, sintonizzate le orecchie su una conversazione a cui partecipino piu' di due "fautori del multiculturalismo" come lo si intende di recente. Fate attenzione alle parole, ai concetti, al tono soddisfatto con cui si afferma che "non sono maturi per la democrazia", che "ogni cultura esprime un diverso concetto di diritti e di tolleranza", che "e' nella loro cultura reagire cosi' alle offese", che "non abbiamo il diritto di interferire"... dopo una decina di minuti che ascolto di queste perle, il mio cervello si imbarca in automatico in un viaggio nel tempo, e mi ritrovo circondato di gentildonne e gentiluomini in abiti vittoriani che disquisiscono di quanto i selvaggi dell'Africa nera siano "come bambini", non siano "capaci di governarsi da se'", di come "gli stiamo facendo un favore, veramente". L'atteggiamento e' lo stesso, l'intima convinzione di essere moralmente superiori anche, la soddisfatta accettazione della propria superiorita' mascherata da tolleranza non potrebbe fare piu' ribrezzo se venisse da cadaveri in decomposizione da una settimana. Una persona con un'educazione cattolica un po' piu' forte della mia li chiamarebbe sepolcri imbiancati.

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