25 aprile 2006

Il 25 aprile


Ogni anno, per un anno, specie dall'inizio della guerra in Iraq, i destri nostrani non fano che scassarci l'anima con la storia di quanto si debba essere grati agli americani che ci hanno salvati dal nazifascismo (insieme a russi, francesi, inglesi, indiani, giamaicani, canadesi, vietnamiti, olandesi, australiani, neozelandesi, marocchini, sudafricani eccetera, ma il destro medio grasso che cola se conosce gli USA), di quanto l'Europa sia ingrata a non fare esattamente tutto quello che George Bush dice, di quanto incomparabilmente, incommensurabilmente malefici fossero i regimi nazifascisti.

E fin qui, uno puo' anche essere in parte d'accordo. In una storia lunga e travagliata, raramente gli esseri umani sono riusciti a mettere insieme una rappresentazione della favoleggiata mente di Satana piu' perfettamente che col nazifascismo del XX secolo; e nessuno sicuramente nega il debito di gratitudine che l'Europa ha verso l'immensa armata di cittadini-soldati, per citare Ambrose, che con molte luci e qualche ombra ha contribuito a portare a questa parte d'Europa la liberta' (per i Paesi occupati), la salvezza (per la Gran Bretagna) e persino una qualche forma di redenzione (per l'Italia e la Germania). Questo ci rende, ci obbliga ad essere, quasi, amici degli USA. Si comincia a dissentire quando il destro medio ci da' la sua definizone di amicizia, che recita all'incirca "fate tutto quello che cazzo vi dico io o mi metto a pestare i piedi per terra, non vi parlo piu' e cambio nome alle patatine fritte". Ruolo di un amico, come dice Michael Moore (col quale mi trovo d'accordo forse piu' spesso di quel che mi piacerebbe) e' anche quello di avvertirti quando stai per pestare una merda, e se ci vuoi saltare dentro, di rifiutarsi di farlo assieme a te.

Ma sto divagando. Dicevo, ogni anno, per un anno, tocca ascoltare la recitazione dei mali del nazifascismo da parte di gente che passa il resto del proprio tempo a proporre o giustificare soluzioni nazifasciste ai problemi del mondo, dalla deportazione in campi di prigionia per gli immigrati e, e questo e' cruciale, per i discendenti di immigrati, alla cittadinanza basata sul sangue, dalla soluzione militare contro le popolazioni civili recalcitranti alla negazione dell'universalita' dei diritti umani (vedi le affannose giustificazioni per le detenzioni a Guantanamo); questa dicotomia li spacca dentro, poveretti: essere costretti a condannare e vituperare i propri referenti politico-ideologici in nome di propaganda politica spicciola causa loro tic nervosi, gastriti, conflitti di interessi e perdita di capelli.

Per fortuna c'e' il 25 aprile: l'unico giorno in cui possono permettersi di ignorare la propaganda spicciola filoamericana ad ogni costo, e concentrarsi sulle cose di casa. Il 25 aprile e' una festa dei partigiani comunisti, e' la commemorazione di uno scontro diretto in cui i loro referenti sono stati sconfitti e scacciati, e quindi delegittimare questa ricorrenza diventa una priorita'.

Guardateli, i destri, il 25 aprile: finalmente possono dare sfogo a tutto quello che hanno represso per 364 giorni, i ragazzi di Salo', i crimini dei partigiani, i soldati marocchini che violentavano le donne, i Gurkha che ammazzavano i preti, i buffalo soldiers che mangiavano i bambini (o era che ammazzavano i bambini, mangiavano le donne e violentavano i preti? Boh, mi confondo sempre), il fascismo che aveva dato ordine all'Italia, il rispetto internazionale, il nazismo che tutto sommato Hitler non era peggio di Stalin, San Sabba era solo un centro di smistamento, un partigiano ha detto zoccola a mia nonna...

Sono felici come bambini, possono finalmente dar fondo a quella riserva d'odio, di astio, di menzogne che hanno accumulato per un anno, possono mostrare il loro vero volto, possono dire con fierezza che loro a Kesselring gli avrebbero dato appoggio, aiuto, rifugio, possono dire che in Italia non c'e' stata una guerra di liberazione, ma una guerra civile, fra due parti di uguale dignita', da una parte chi voleva eliminare le razze inferiori con la segregazione e la sterilizzazione e dall'altra chi voleva eliminare le razze superiori col meticciato e il rimescolamento forzato (non ridete, l'ho sentita veramente).

Sono realizzati, in pace con se stessi, possono sopportare la gastrite e la perdita di capelli per un altro anno. E in Italia qualcuno vorrebbe addirittura eliminare questa ricorrenza? Ma non avete cuore!

1 commento:

Anonimo ha detto...

uso a sproposito questo spazio per ringraziarti di aver linkato il mio blog, cortesia ricambiata.

ciao