03 agosto 2006

Il potere delle metafore


Ci sono poche cose pericolose come un cretino davanti ad una metafora - soprattutto se si tratta di una metafora che conferma certe sue idee, appunto, già abbastanza cretine per conto loro.

Tempo fa, per esempio, m'è capitato di discutere su Usenet con uno che aveva visto un documentario tratto dal libro di Romèo Dallaire, comandante delle forze ONU in Ruanda. Scrive Dallaire, descrivendo il suo primo incontro con i capi della milizia Interahamwe, che le persone che aveva davanti smisero per un momento di essere comuni esseri umani per diventare figure demoniache, mostri con le mani ancora sporche del sangue di migliaia di innocenti - e si chiede se la sua scelta, di "stringere la mano al diavolo" per salvare altri innocenti, fosse moralmente accettabile o no. Il mio interlocutore portava questo passaggio di Dallaire come "prova" che in Ruanda c'è stata l'ultima manifestazione provata del demonio: dopotutto, Dallaire aveva scritto che quelli si erano proprio trasformati in diavoli, no? (per chi pensasse che sto esagerando, la discussione originale può essere letta qui)

Analogamente, quando Michael Scheuer scrive, in Imperial Hubris (libro che val la pena di leggere, anche se non sono minimamente d'accordo con gran parte delle sue conclusioni) che l'amministrazione Bush, a causa di incompetenza, nepotismo, conflitti di interesse, corruzione, è il miglior alleato di Al Qaeda, un sacco di cretini riportano la frase, che dopotutto viene da un ex-analista della CIA, come prova che Bush è in combutta con Al Qaeda, che Bin Laden è dunque davvero un agente della CIA e che le Torri Gemelle sono state abbattute da aerei teleguidati, esplosivi infilati nelle strutture portanti e un disgregatore romulano recuperato a Roswell nel 1946.

E che dire dell'ineffabile 911 Loose Change? Quando un testimone afferma "quel Boeing ha colpito il Pentagono come un missile cruise con le ali", gli autori (e un incredibile numero di spettatori con le capacità intellettuali di un paguro autistico) cominciano a saltare su e giù e a strillare "Ha detto missile cruise! Ha detto missile cruise! Abbiamo un testimone che ha detto missile cruise!"

Contro la stupidità, diceva Schiller, anche gli dei combattono invano. Facendo tesoro di questa perla di saggezza, cerco di evitare di spiegare agli imbecilli cos'è una metafora e come comprenderne l'uso dal contesto. Vorrei solo fare una precisazione qui, così non ci si pensa più, nel caso su questo blog, oltre ai miei due lettori abituali, ci dovesse arrivare il solito seguace del Profeta Giulietto Chiesa: se dovesse capitarmi di scrivere "ho preso la bicicletta e sono partito a razzo", non significa, sia detto una volta per tutte, che mi uscivano fiamme dal culo; e se dovessi scrivere "mi sono addoremntato come un sasso" non vuol dire che qualche misterioso processo chimico ha sostituito tutto il carbonio nel mio organismo con del silicio. È complicato da spiegare, ma credetemi, è così.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Citi Schiller, che non conoscevo.
Per restare sul tema (letture e stupidita'), chi avesse tempo e voglia da dedicare a letture estive puo procurarsi "Neanche gli dei" (il link contiene spoiler sulla trama) ...possono nulla contro la stupidita' (di Isaac Asimov, pubblicato nel 1972 con il titolo originale di "The gods themselves"), e considerato da Asimov il suo migliore romanzo.

OT: May I respectfully ask you: partecipi alla manifestazione pacifista "stop the war" di sabato? I know, I know; meriterebbe un altro post...

Best rdgs
Braemar

Palmiro Pangloss ha detto...

Ho letto il thread sul Ruanda... non ci posso credere. Mi chiedo se USENET non sia un'eccezione alle teorie di Cipolla, ovvero che contenga percentualemnte piu' stupidi di altre comunita'.

dacia ha detto...

accipicchia... un disgregatore romulano... da oggi sei

dacia ha detto...

ufficialmente l'uomo dei miei sogni

k'plà

dacia