04 agosto 2006

Stop the war


In risposta ad una domanda nei commenti di ieri: no, non vado alla manifestazione pacifista di domani. Non ci vado, primo, perchè ogni giorno che passa mi scopro meno pacifista, almeno nel senso che adesso è di tendenza in Europa di "pacifista senza se e senza ma"; e secondo, perchè neanche i pacifisti senza se e senza ma lo sono.

Non ci vado perchè i due leader della Stop the War Coalition, che organizza la manifestazione di domani, sono George Galloway e Andrew Murray. Nessuno dei due è un pacifista nell'accezione che essi stessi danno al termine, ed entrambi vogliono la pace, in questo momento (e lo dicono abbastanza esplicitamente) semplicemente perchè la parte che loro sostengono sta perdendo.

Per carità, intendiamoci, tutto il mondo sta facendo il tifo peggio che ai mondiali, e se un esponente del Socialist Workers' Party ed un giornalista, scrittore e sindacalista vogliono fare il tifo per un movimento fascista, razzista e teocratico in Libano (e, incidentalmente, per la tortura e decapitazione dei sindacalisti e dei comunisti in Iraq) ne hanno pieno diritto: siamo in democrazia, nonostante, viene da pensare, i loro sforzi.

In a nutshell, come si dice qui, domani alla manifestazione non ci vado perchè, a differenza degli organizzatori, io vorrei un cessate il fuoco permanente in Libano, non una tregua per fermare l'avanzata dell'oppressore sionista il cui sterminio è solo rimandato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Thanks for your prompt reply.

Era una domanda provocatoria, lo sai. Sai che non seguo con la stessa tua profondita' le recenti vicende della sinistra; dunque grazie anche per i link in calce - particolarmente agghiacciante l'articolo di Galloway.
Per completezza, a scanso di equivoci, anch'io ho altri piani.
A presto (spero)

Braemar