23 settembre 2008

Le 10 cose che odio di te


Premetto che qui mi sono sempre trovato bene. Londra mi piace, gli inglesi mi sono tutto sommato simpatici e riesco persino a mangiar bene nel 90% dei casi, che per un italiano in UK non è un risultato da ridere. Ciononostante, ispirato da Edipeo Enciclopedico, provo anch'io a fare l'elenco delle cose che non mi mancherebbero se domani mattina me ne andassi a vivere da un'altra parte.

10) Marcia o muori: i distributori di benzina.

Gli inglesi sono, credo, gli unici europei che si preparano ad un viaggio in autostrada come i soldati della Legione Straniera si preparavano a marciare attraverso il deserto algerino: acqua, cibo, benzina, tutte le scorte devono essere accuratamente controllate e inventariate. A seconda dell'autostrada, la prima stazione di servizio potrebbe essere a Manchester - o a Edimburgo. Non so esattamente perchè lo facciano, ma gli inglesi sembrano trovare immorale l'idea di separare due stazioni di servizio con meno di 150 chilometri di strada. Nei casi estremi, come l'autostrada che porta a Dover e ai traghetti per la Francia, o a Folkestone e al tunnel sotto la Manica, una volta passato l'anello delle tangenziali londinesi, la prima stazione di servizio è a Calais. Gli inglesi lo trovano normale.

9) Le tecnologie mancanti: i miscelatori

Lentamente, nel corso dei secoli, molti aspetti di quella che amiamo chiamare civiltà hanno raggiunto le incontaminate sponde britanniche: il riscaldamento domestico, la pasta, persino il vino, sono a livelli che non sfigurerebbero in qualsiasi campo profughi italiano o francese. Una cosa che ancora manca, disgraziatamente, è il miscelatore. Tutti i bagni (tranne, dicono voci non confermate, quello privato di Elisabetta a Balmoral) hanno i due rubinetti regolamentari, quello dell'acqua calda e quello dell'acqua fredda. Mi spiegano che questo accade perchè i circuiti dell'acqua calda e dell'acqua fredda sono a pressioni diverse, e se gli si permettesse di comunicare tutto quel che avverrebbe sarebbe un rimescolamento. Ora, non so se questo sia vero anche in Europa continentale, e i miscelatori europei compensino in qualche modo questo fatto, o se (come sospetto) i circuiti di acqua calda e acqua fredda, in Europa, siano alla stessa pressione. Magari il rumore dello scaldabagno, di notte, dava fastidio alla Regina Vittoria e fu lei a dare ordine di alterarne la pressione; il primo ministro Lord Smythe-Fuckwit capì male e fece votare al Parlamento una legge che impose di mantenere lo scaldabagno ad una pressione diversa in tutto l'Impero. Gli inglesi lo trovano normale.

8) Le tecnologie mancanti 2: i numeri delle case

Di una cosa bisogna dare atto agli inglesi: ci provano. Voglio dire, la Gran Bretagna non è il tipo di nazione i cui genitori sentono dire dagli insegnanti "è brava, ma proprio non si impegna", nono. Tipo, hanno sentito parlare di questa diavoleria moderna chiamata "numeri civici", e si sono veramente impegnati ad applicarla. Ognuno, ovviamente, alla sua maniera. Intanto, hanno esteso il concetto: perchè limitarsi ai numeri? Una casa può essere, è vero, identificata univocamente da un numero progressivo - ma può anche essere identificata univocamente da un nome, dopotutto. Così nelle strade inglesi alcune case sono numerate, altre hanno un nome. Alcune strade hanno i numeri pari da un lato e quelli dispari dall'altro. Alcune hanno i numeri che crescono in una direzione e decrescono nell'altra. Altre ancora hanno numeri che crescono un po' alla rinfusa, a destra e a sinistra. Quando un signore è arrivato dalla Francia a spiegare che i numeri civici servono a trovare le case, non a identificarle, il danno era già fatto, e poi comunque era un cazzo di mangiarane e l'hanno ricacciato indietro con torce e forconi. L'incidenza di stress post-traumatico fra i postini inglesi è comparabile con quella dei reduci dall'Iraq. Gli inglesi lo trovano normale.

7) I nomi stranieri

Vabbe', io mi chiamo Eugenio, che è un nome obiettivamente complicato. Ma come si fa a sbagliare un nome come "Luca"? "Lica" - "Laca" - "Lucy" - "Mind if I call you Lou?". Gli inglesi lo trovano normale.

6) mumble mumble nuclear mumble mumble attack mumble (Radio 4)

Ho uno strano rapporto di amore-odio con BBC Radio 4, il canale radio di politica e approfondimento della BBC. Produce programmi di qualità eccelsa, che ascolto quando guido, e ottimi podcast, che ascolto in bicicletta. Mi ha anche portato ad apprezzare maggiormente il conforto che alcuni derivano dalla religione. Se fossi religioso, penso che deriverei, appunto, grande conforto dall'immaginare lo speciale girone dell'inferno a cui sono destinati gli speaker di R4 - con centinaia di diavoli che li torturano incessantemente, mentre un diavolo legge, circa due dB sotto la soglia di udibilità, dettagliate istruzioni su come fare per smettere di essere torturati. Gli speaker di Radio 4 non parlano. Gli speaker di Radio 4 bofonchiano, borbottano, occasionalmente mormorano. Non c'è niente di più irritante che attraversare Hyde Park nel silenzio di una domenica mattina, in bicicletta, e non riuscire a seguire il podcast, a volume massimo, perchè coperto dal frullo d'ali dei passeri e dalla flatulenza dei lombrichi. Peggio ancora, poi, se uno, come me, inframmezza i podcast con musica: perchè Today finisce, parte Bruce Springsteen, e alla terza nota i miei timpani si incontrano in mezzo al mio cranio e si danno un bacetto. Gli inglesi lo trovano normale.

5) Il terzo grado da Starbucks (o da Caffè nero)

Com'era bello, in Italia, entrare in un bar e ordinare "Un caffè". Piattino, cucchiaino, tazzina, zucchero. Tranquillo, efficiente, rapido, rilassante, persino. Qui non è così. Già ho dovuto imparare presto a non chiamarlo caffè, che sennò ti danno un tazzone da mezzo litro pieno di filter coffee; ma vabbè - chiamiamolo espresso, vah, non fa tutta questa differenza. "An espresso, please" - piattino, cucchiaino, tazzina, zucchero? Sì, magari.
"Un espresso"
"Normale o decaffeinato?"
Ma ti pare che se volevo un decaffeinato non te lo chiedevo? Ma vabbe' "Normale"
"Da bere qui o da portar via?"
Voglio un caffè. Voglio un semplice caffè. Non mi sembra difficile, un caffè. Se volevo degli extra te li chiedevo. "Da bere qui"
"Singolo o doppio?"
VOGLIO UN FOTTUTO CAFFÈ! VOGLIO UN CAFFÈ ESPRESSO DEL BAR! VOGLIO UN CAFFÈ CHE BEVI DAL TIPO DI TAZZINA CHE NON A CASO SI CHIAMA TAZZINA DA CAFFÈ! VOGLIO UN CAFFÈ ESPRESSO DI QUELLI CHE ESCONO DALLA MACCHINETTA DELL'ESPRESSO! COSA CAZZO MI FAI 'STE DOMANDE? SE VOLEVO QUALCOSA DI DIVERSO DA UN NORMALE CAFFÈ TI CHIEDEVO QUALCOSA DI DIVERSO DA UNO STRAFOTTUTO CAFFÈ! "Singolo, grazie"
Gli inglesi lo trovano normale.

4) La North Circular

La North Circular è una specie di tangenziale interna a Londra. Assieme alla South Circular descrive un anello che taglia Londra in due aree concentriche. La North Circular è stata progettata, sospetto, in un'epoca in cui il cavallo era il mezzo di propulsione più comune e la velocità media degli spostamenti non superava gli 8 Km/h - velocità che, curiosamente, corrisponde alla velocità media odierna del traffico sulla medesima strada. È una strada progettata da qualcuno che odiava sia gli automobilisti che i pedoni, un'arteria che nelle intenzioni sarebbe di grande scorrimento, con diversi tratti a tre corsie, diversi a due corsie, e alcune strozzature su una sola corsia, attentamente progettate per assicurarsi che almeno una parte degli automobilisti muoia di vecchiaia al volante. La North Circular è essenzialmente un generatore automatico di code: l'innata educazione degli automobilisti inglesi porta alla generazione di code per i motivi più futili. C'è un restringimento di corsia? Lavori in corso? Ma prego signora, passi prima lei. Ma non mi permetterei mai, ragioniere. Ma insisto. Ma prego. Ma su. Ma dai. MA VAFFANCULO MUOVETEVI, urla un automobilista nella nebbia circa un chilometro più indietro, conscio del fatto che anche stamattina ci metterà venti minuti a fare quel cazzo di chilometro che lo separa dall'imboccatura della M1, solo perchè c'è un'auto ferma nella fottuta corsia di emergenza, mica in mezzo alla strada. Gli inglesi lo trovano normale.

3) I Chelsea Tank: the puttanon

Tecnicamente dovrebbe essere "the big whore", ma "the puttanon" rende meglio l'idea per i miei tre lettori, che se non hanno mai letto Cuore dovrebbero vergognarsi. Gino e Michele avevano il Puttanone a bordo della Cherokee Limited 4x4; qui abbiamo i Chelsea Tanks - gli enormi SUV, BMW X5 soprattutto, ma anche Range Rover, Land Cruiser, Pajero (che qui si chiama Warrior) usati dalle signore-bene per portare a scuola i pargoletti. La scena mattutina dietro casa mia, dove c'è una scuola elementare privata della Church of England, è grottesca - file e file di fuoristrada lucidissimi, le cui proprietarie considerano un'avventura, probabilmente, guidare su Archway Road perchè ci sono i lavori in corso, in coda davanti all'ingresso per le auto della scuola. Uno alla volta questi carri armati entrano, scaricano un coso di sette anni che scoprirà solo a diciannove anni, per caso, che per strada si può anche camminare, e ripartono affrontando il pericoloso viaggio di ritorno ad Hampstead Garden Suburb, circa trecento metri più in là. Ogni tanto, fra andata e ritorno, ammazzano un ciclista o un pedone, ma è un prezzo accettabile da pagare: chissà quanti pedofili (ooooohhh!) ci sono in quei trecento metri fra casa e scuola, l'ha detto il Daily Telegraph. Gli inglesi lo trovano normale.

2) Lester

L'inglese, dicono, è una lingua molto ricca. Concordo in pieno. È una lingua talmente ricca che si può permettere di sprecare sillabe a destra e sinistra. Come pronuncereste, voi, "Leicester"? Sbagliato: si pronuncia "Lester". Gloucester? "Gloster" (nessuno, da queste parti, trova ironico che un fabbricante di aerei basato a Gloucester si chiamasse "Gloster"). Marylebone? "Mawlybone". Southwark? "Souwok". Gli inglesi non lo trovano normale, ne vanno orgogliosi.

1) Health and safety

Esiste in Europa la diffusa, ed errata, credenza che la religione di Stato britannica sia quella anglicana. Niente di più falso. Forse era così una volta, ma da diversi anni la Chiesa d'Inghilterra è stata soppiantata come religione ufficiale dalla Health & Safety - il miscugli di leggi, leggine e regolamenti che in Italia andrebbero sotto il nome di prevenzine degli incidenti, sicurezza sui luoghi di lavoro, sicurezza domestica e così via.
Volete asciugarvi i capelli in bagno? Impossibile, per ragioni di Health & Safety non ci possono essere prese di corrente in bagno - per impedire corti circuiti, asciugacapelli che cadono nella vasca da bagno e così via. Questo, se siete in affitto, significa che tocca asciugarsi i capelli in camera da letto; se comprate casa, tocca passare 50 sterline sottobanco all'elettricista per farsi installare una presa di corrente illegale, e poi altre 50 per farsela togliere prima di rivendere casa, perchè la casa non è vendibile se contravviene ai regolamenti di, indovinato, Health & Safety.
State girando un film e il protagonista, poniamo, si deve sganciare la cintura di sicurezza per baciare la moglie che guida? Impossibile: il responsabile di Health & Safety sul set lo vieta - non si possono sganciare le cinture di sicurezza di un'auto in movimento. Uno dei personaggi fuma? Ma siamo matti? E i danni da fumo passivo al personale sul set, dove li mettiamo?
Avete finito il latte e dovete fare un salto al negozio all'angolo? Impossibile: il pargolo di 13 anni sta guardando il suo cartone animato preferito, morirebbe piuttosto che schiodarsi dalla TV, ed è illegale lasciare minori di 14 anni soli in casa.
Gli inglesi (avete indovinato) lo trovano normale.

No, davvero, mi trovo bene qui.

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I must say first of all that I like it here, the English are all in all nice people and I can even eat decently 90% of the time, which, for an Italian in UK, is no mean feat. Nevertheless, inspired by Edipeo Enciclopedico's list of 10 things she won't miss of Southern France (only in Italian, sorry), I'll try to list a few things I wouldn't miss if I left the country tomorrow.

10) March or die: services on the motorway

The English are, I believe, the only people in Europe who prepare themselves to a motorway trip the way Foreign Legion soldiers prepared for a desert crossing: water, food, petrol, all stores must be carefully checked. Depending on the specific motorway, the first petrol station could be near Manchester - or in Edimburgh. I'm not sure why, but the English (or possibly the British) seem to find immoral a distance of less than 100 miles between two successive petrol stations. In extreme cases, like the motorway that goes to Dover and the ferries, or to Folkestone for the Chunnel, once you're past the M25 the first petrol station is, I believe, in Calais. The English find all this normal.

9) Missing technologies: the water mixer.

Slowly, over the centuries, many aspects of what we like to call civilisation have landed on the proverbial white cliffs: central heating, pasta, even wine nowadays, reach levels of quality that wouldn't look out of place in any French or Italian refugee camp. One item that's still missing is, sadly, the water mixer. Every bathroom (except, someone says, the Queen's private bathroom in Balmoral) sports two separate taps for hot and cold water. I'm told this happens because the cold and hot water circuits have different pressures and if they were linked by a mixer they would mix inside the plumbing rather than outside of the tap. Now, I'm not sure whether this is the case in continental Europe as well, and we've developed a secret different-pressure-mixer technology that still baffles Blighty's boffins or whether (as I suspect) on the continent hot and cold water come out at the same pressure. I like to think that the boiler noise annoyed Queen Victoria, who ordered its pressure altered. Her Prime Minister at the time, Lord Smythe-Fuckwit, misunderstood, and had Parliament pass a bill (the famous Royal Annoyance and Separation of Taps Bill of 1879) which imposed a different hot water pressure throughout the Empire. The English find all this normal.

8) Missing technologies 2: the house numbers.

There's one thing one must give credit to the English for. They try. Hard. I mean, Britan's not the kind of country whose teachers complain to the parents that "well, she's smart but she doesn't even try". Not at all. Like, they've heard of this amazing new deviltry called "house numbers" and they've taken to it like a house on fire. Which was burnt to the ground because the Fire Brigade couldn't find the bloody address. They've taken to it, you see, each according to their own personal preference. First of all, they extended the concept: why stop at numbers? A house can be, admittedly, uniquely identified by a number; but it can equally be identified by a name; so in English streets some houses have a number, others have a name. Some streets have even numbers on one side and odd on the other, like in the rest of the world. Some streets have number that increase on one side and decrease on the other. And some streets have numbers that grow a little haphazardly, sort of "come as you are" streets. When a gentleman came from France to try and explain that the function of house numbers is not to uniquely identify houses, but to find them, the damage was already done - and anyway, what's a frog's business to come and tell us how to do things? They chased him off with torches and pitchforks, the bloody Eurocrat. All this might explain why the incidence of post-traumatic stress disorder among British postmen is comparable to that of Iraq veterans. The English find all this normal.

7) Foreign names

Granted, "Eugenio" is a complicated name. But how the hell can you get "Luca" wrong? "Lica" - "Laca" - "Lucy" - "Mind if I call you Lou?". The English find all this normal.

6) mumble mumble nuclear mumble mumble attack mumble (BBC Radio 4)

I have this strange love-hate relationship with BBC Radio 4. They produce the highest quality programs, which I listen to while driving, and excellent podcasts, which I listen to when I cycle. It has also brought me to better appreciate the comfort that some derive from religion. If i was religious, i think it would be a great comfort to me imagining the special Hell designed for the BBC Radio 4 speakers, in which hundreds of devils torture them unceasingly, in new and inventive ways, while one single devil reads, about 2 dB below the audibility threshold, clear and detailed instructions on how to stop being tortured. Radio 4 speakers do not talk as such. Radio 4 speakers mutter, mumble, they occasionally grumble. There is nothing more irritating than cycling across Hyde park in the silence of a Sunday morning and not being able to follow the podcast, even at maximum volume, because it's occasionally covered by the flap of a sparrow's wings or by the flatulence of an earthworm. It's even worse if you intersperse the (short) podcasts with music: because Today ends, Bruce Springsteen starts, and at the third note my eardrums meet and kiss in the middle of my skull. The English find all this normal.

5) Starbuck's (or Caffè Nero's) third degree questioning

Ah, for the bliss of entering a bar in Italy and ordering "a coffee". Saucer, teaspoon, espresso cup, sugar. Simple, smooth, quick - relaxing, even. Not so in Blighty. First of all, i had to get used to calling it "espresso" - if you order a coffee you'll get half a litre of the filter stuff. Whatever, espresso it is. "An espresso, please" - saucer, teaspoon, espresso cup, sugar? I wish.
"An espresso please"
"Normal or decaf?"
Darling, if I wanted it decaf I would have asked for a decaf, now wouldn't I? Oh well. "Normal please"
"Drink here or take away?"
Look, i want an espresso. A perfectly normal espresso, no frills. Doesn't sound difficult, an espresso. If I wanted extras I'd ask for extras. "Drink in"
"Single or double?"
I WANT A FUCKING COFFEE! I WANT AN ESPRESSO COFFEE LIKE THOSE YOU GET IN AN ESPRESSO BAR! I WANT A COFFEE YOU CAN DRINK FROM WHAT IS NOT COINCIDENTALLY CALLED AN ESPRESSO CUP! WHAT THE FUCK ARE ALL THESE QUESTIONS? IF I WANTED SOMETHING DIFFERENT FROM A STANDARD, REGULAR ESPRESSO I WOULDN'T ASK FOR A SODDING ESPRESSO! "Single, thank you"
The English find all this normal.

4) The North Circular

The North Circular/South Circular ring was, I suspect, designed in an age in which propulsion was provided by horses rather than horsepower, and average speed didn't go over 5 mph. Curiously enough, the average speed on the North Circular doesn't often go over 5 mph. It's a road designed by someone who hated both motorists and pedestrians, with three-lane bits, two-lane bits, and one-lane chokepoints accurately designed to ensure that at least part of the motorists trapped will die of old age at the wheel. It is in practice a giant queue generator: the genetic politeness of English motorists causes queues at the slightest provocation. Is there an obstruction? Oh please madam, you go first. Oh I couldn't possibly, Major. I insist. Please. After you. No, after you. Ladies first. GET A FUCKING MOVE ON, is the half-heard shout of a motorist lost in the mist about one km away, aware of the fact that today, as usual, it'll take him twenty minutes to negotiate that fucking kilometre that leads to the M1, only because a car stopped on the sodding hard shoulder, not even on a lane. The English find all this normal.

3) The Chelsea Tanks

My Italian readers are familiar with the "puttanone", literally "the big whore", the rich lady made famous by two satyrical writers (again, link in Italian only, sorry), Gino & Michele, as she caused everyone to queue up behind her Jeep Cherokee Limited 4x4 TD during the school run. They had Il Puttanone, we have hordes of lawyers' and stockbrokers' wives on BMW X5s, Range Rovers, Land Cruisers, Warriors, driving their offspring to school. The morning view behind my house, towards the local CoE primary school, is appalling: an endless queue of shiny SUVs whose owners find it "adventurous" to drive down Archway Road because of the roadworks, queuing before the school's car entrance, going in one at a time and offloading a minuscule seven-years-old that'll have to wait until they're 19 to find out, by sheer chance, that you can actually walk down the road, and then speeding off, the perilous journey to Hampstead Garden Suburb, 300 yards away, stretching before them. They occasionally kill a pedestrian or cyclist in those 300 yards, but it's an acceptable price to pay: there could be a paedophile (boo! hiss!) behind every corner, waiting to ambush their precious children. They read it on the Telegraph.
The English find all this normal.

2) Lester

English is, they say, a very rich language. I can't but concur. It's so rich it can afford to waste syllables everywhere. How would an unsuspecting foreigner pronounce "Leicester"? "Gloucester"? (Is is any wonder that the aircraft manifacturer was called "Gloster"? Hint, anyone?) "Marylebone"? "Southwark"?
The English don't just find it normal, they're proud of it.

1) Health & Safety

There is in Europe the common misconception that the country's established church is the CoE. Nothing could be more wrong. I'm not sure it wasn't so in the past, but it is quite clear that the Church of England has been thoroughly supplanted by the Church of Health and Safety.
You can't dry your hair in the bathroom: no sockets there, too much risk of a short circuit because of the moisture. So if you rent, you have to dry your hair in the bedroom, if you buy a house you have to pay cash to have an electrician install an illegal socket - and then pay cash again to have it removed before you can sell the house.
Are you shooting a film and the protagonist should unfasten his seatbelt to kiss his wife in the driver's seat? Are you crazy? The H&S representative will be on your case like... like a self-important, power-crazy little bureaucrat - you can't sit in a vehicle without seatbelts! One of the characters smokes? Smokes? Are you mad? What about the dangers of passive smoking for everyone around?
Are you out of milk and you need to nip out to the corner shop? Impossible: your 13 years old is watching his favourite cartoon and you have no chance to pry him from the sofa, and it's against H&S - it's a crime, in fact - to leave an under-14 home alone.
The English (you guessed) find all this normal.

No, really, I like it here.

33 commenti:

Claudio ha detto...

Commentando il punto 1, vorrei rendere edotti i lettori sul fatto che la mia moto fa, con un pieno ed a velocita'/traffico normali, 267.3 km. Vorrei anche sollecitare i signori TomTom ad aggiornare la mappa dei distributori, purtroppo quella in dotazione non e' corretta in almeno due casi.

C'e' un motivo particolare per cui non hai citato il bidet?

Eugenio Mastroviti ha detto...

Due motivi: il primo è che è un po' troppo scontato, e non è specificamente un problema inglese; il secondo è che alla luce dell'assenza dei miscelatori, considero l'assenza dei bidet quasi una fortuna.

Unknown ha detto...

trovo ancora più empia di lester la pronuncia di greenwich...

Anonimo ha detto...

Scusa se mi permetto, vorrei contribuire:

aggiunta al punto 5:
per avere un cappuccino da Caffè Nero o altrove in qualsiasi café sul territorio britannico, devi chiedere un "latte" (scritto in italiano, letto "lah-tey", chiaramente, sennò non capiscono.), perché se invece chiedi "cappuccino" ti arriva una sbobba liquida che somiglia molto più al caffellatte. E ovviamente per noi italiani *non* è la stessa cosa.

aggiunta al punto 2:
Come si legge Altrincham? Semplice: Oltringum.
Ed Edinburgh? Che domande del cavolo: Edimbra (e, se sei locale, diventa pure Embra).
E via così all'infinito...

:)

Anonimo ha detto...

Ma solo io ho sperimentato la tragedia della totale assenza di tapparelle? Che bello svegliarsi ogni giorno all'alba... che so, alle 5am, in luglio...

Anonimo ha detto...

Vogliamo parlare dei condomini che hanno l'entrata su una strada ben precisa, ma l'indirizzo corrisponde ad un'altra stada random fra quelle che costeggiano il palazzo (e che per qualche legge misteriosa non e' MAI quella dove c'e' l'entrata)?

Oppure le maledettissime stone.
Che corrispondono a 14 pound, oppure a circa sei chili piu' due tazzine da the e mezzo panetto di burro.
Il sistema imperiale britannico e' stato sicuramente concepito tra le fiamme dei gironi infernali.

No, davvero, anche io mi trovo benissimo a Londra.

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Andrea: no, non sei l'unico, conosco almeno un'altra persona che si lamenta della cosa. Personalmente non ho grandi problemi a dormire in piena luce, e comunque trovo che le tende piuttosto pesanti che ho a casa creino un'oscurità più che sufficiente per dormire fino a mezzogiorno (al weekend) o fino a quando la mia sveglia non manda la fanfara dei Royal Marines che intona The British Grenadier alle 7 (durante la settimana)

restodelmondo ha detto...

quando la mia sveglia non manda la fanfara dei Royal Marines che intona The British Grenadier alle 7 (durante la settimana)
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Mrs. Inminoranza ti ama molto, vero?

restodelmondo ha detto...

Dimenticavo, la mia vasca da bagno ha il miscelatore. Anche se non lo usiamo mai, visto che per poter usare l'acqua calda negli altri rubinetti la temperatura dell'acqua calda che esce dal boiler è giusto quella che si richiede a un bel bagnetto tiepido.

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Restodelmondo: eh, prima era From the halls of Montezuma, che è abbastanza più, uh, effervescente, ma Mrs. Inminoranza non apprezzava.
Non so il tuo, ma la maggior parte dei miscelatori delle vasche da bagno (e dei rubinetti di cucina) sono finti: i flussi vengono incrociati (ahem) solo all'uscita dal rubinetto, e se ci metti la mano sotto senti che il getto d'acqua è per metà gelido e per metà bollente.

Claudio ha detto...

Be', se diamo la stura alle citazioni, non facciamoci mancare Gaiman/Pratchett in Good Omens:

NOTE FOR YOUNG PEOPLE AND AMERICANS: One shilling = Five Pee. It helps to understand the antique finances of the Witchfinder Army if you know the original British monetary system:

Two farthings = One Ha'penny. Two ha'pennies = One Penny. Three pennies = A Thrupenny Bit. Two Thrupences = A Sixpence. Two Sixpences = One Shilling, or Bob. Two Bob = A Florin. One Florin and one Sixpence = Half a Crown. Four Half Crowns = Ten Bob Note. Two Ten Bob Notes = One Pound (or 240 pennies). One Pound and One Shilling = One Guinea.

The British resisted decimalized currency for a long time because they thought it was too complicated.

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Claudio: quella cosa l'ho letta che ero ancora in Italia, e sinceramente è una delle cose che mi ci hanno fatto pensare due volte prima di trasferirmi qui :)

Senti, per curiosità: Guy ha letto il post? E se sì, mi ha tolto il saluto?

Anonimo ha detto...

Aspettavo qualcosa sulla morte di Abdul a Milano.

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Anonimo: sinceramente, ero tentato di risponderti semplicemente che "cane morde uomo" non è un buon titolo, nè un buon argomento, per un post. Ci sono esponenti della maggioranza di governo che vanno ai raduni neonazi a Colonia, ci sono leggi che discriminano cittadini italiani in base all'etnia di appartenenza, ci sono ministri che vanno in Israele, perdio, a dire che il fascismo non era poi tanto male - in questo contesto, "ragazzo nero ucciso a bastonate" = "cane morde uomo"

Ma a parte questo, credo che tutto quello che c'era da dire sia stato già detto, da persone che a differenza del sottoscritto sono ancora in contatto con la realtà italiana.

Claudio ha detto...

@Eugenio: ha letto, ed ha commentato "italians complaining, i find this normal"

(no, ha riso)

Anonimo ha detto...

'trovo ancora più empia di lester la pronuncia di greenwich...'

Esatto, un'orrore fonetico senza precedenti. Senza contare Edimbourgh (Edimbrrrr....) Comunque lester lo sbagliano anche gli americani che come tutte le persone normali lo pronunciano 'laisester'. Quanto a tapparelle e finestre, Andrea ha ragione, le imposte di origine non fiscale sembrano risultare impervie e sconosciute ai sudditi di sua maesta'.' Eppur li amo. Sara' perche'hanno un senso dell'umorismo che mi fa ammazzare. E questo non e' un luogo comune. I commenti al cinema e al film stile Napoli li ho sentiti solo nell'East End e meritano forse anche piu' di quelli partenopei.

Yossarian

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Yossarian: infatti "lester" è l'equivalente del biblico shibboleth. Gli inglesi sono orgogliosi del fatto che gli americani sbagliano la pronuncia.

Anonimo ha detto...

Yossarian - si scrive Edinburgh (non "Edimbourgh") e si legge Edimbra, per dindirindina! E' così semplice... ;)

Anonimo ha detto...

D'accordissimo sul volume dei podcast di Radio4! Possibile che il cittadino britannico non abbia istituito una ventina di petizioni alla BBC?

From Mario, now back in Italy.. :)

Anonimo ha detto...

Aggiungo la moquette ovunque, bagno incluso, con allegato il pet preferito di tutti gli inglesi: Willie, l'acaro gigante da compagnia. A volte usato anche da riporto se per caso volete che vi vada a prendere un volume di enciclopedia o una credenza. Alcuni esemplari di acaro gigante si annidano sotto l'immancabile carta da parati e si nutrono di pastori tedeschi, quindi c'e' da stare attenti.

Anonimo ha detto...

@Tupaia: 'Willie, l'acaro gigante da compagnia' Sto ancora rotolando dal ridere hahahahah.

@Giorgia: hehehe hai ragione, e' edimburgh, capita quando si scrive di fretta:). Quanto alla pronuncia, beh, a Glasgow lo pronunciano come l'ho scritto io, ma del resto a Glasgow (e in Scozia) va di brutto il 'Deep Fried Mars Bar'. Cosa sia non ho il coraggio di spiegartelo...mi toglieresti il saluto

@Eugenio: verissimo. Una volta il mio amico Stuart per puro dispetto ha, credo, mandato a Birmingham due turisti americani che cercavano 'laisester square'....

Spezzo invece una lancia a favore delle prese elettriche inglesi. Mi sembrano assai piu' 'furbe' di quelle continentali

Yossarian

Paola ha detto...

Aaah, il vaso di pandora severgninico è stato aperto! :)
Sto raccogliendo materiale per i Paesi Bassi ora. Ma spero che non ci dovrò mettere tutto il veleno che ho messo nel post iniziale!

Ah, i Chelsea Tank sono chiaramente una specie non endemica.

restodelmondo ha detto...

Ma vogliamo parlare dei nomi delle fermate degli autobus? O dicono la minuscola traversa (e non la via principale dove sei), o segnalano il pub della zona (le mie preferite), o indicano la via dove sei ma solo se questa è assolutamente misleading (tipo Crystal Palace Road che non è a Crystal Palace ma a Dulwich).

[Appena tornata da un giro in bus, credo si veda.]

Eugenio Mastroviti ha detto...

Vero, le fermate dell'autobus col nome del pub locale sono mitiche.

Anonimo ha detto...

Mi aggiungo al coro degli elogi. Ma vogliamo parlare della toponomastica? O meglio, delle targhe con i nomi delle strade. Delirio puro. A volte sono dove dovrebbero essere, ovverossia sull'angolo all'inizio o alla fine della via, altre volte sono minuscole e situate in uno scantinato buio all'interno di un cortile malfamato, dentro una stanza chiusa a chiave, sulla cui porta c'e' scritto, 'attenti al leopardo'(perdonami Douglas Adams, la citazione era dovuta). Oppure, semplicemente, non esistono.

Yossarian

Unknown ha detto...

@Restodelmondo: eh, prima era From the halls of Montezuma, che è abbastanza più, uh, effervescente, ma Mrs. Inminoranza non apprezzava.
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Io uso i Cradle of Filth , "better to reign in Hell" (che si addice al post btw). Sono un uomo fortunato, lo so.

Uriel

Anonimo ha detto...

@Uriel: modest proposal: perche' non Orgasmatron (sia Motorhead o Sepoltura) allora? Io l'avevo trovata come ringtone due anni fa.


Completamente off topic: Uriel, sai mica cosa e' successo ai Voivod? Anni fa li amavo incondizionatamente, poi li ho persi di vista. Si erano resi responsabili della piu' bella cover di astronomy domine che abbia mai sentito. (Bestemmie terrificanti quando cercavo di emulare il fill di doppia cassa nell'inciso, ma non sono mai stato molto bravo con la doppia cassa).

Yossarian

Unknown ha detto...

@Yossarian: che io sappia dopo la morte di D'Amour di fatto lo spirito di Korgull il voivodita ha smesso di aleggiare da quelle parti. Scherzi a parte, semplicemente si e' coscienti che rimpiazzare d'Amour sia difficile se non impossibile. In genere nel mondo metal alla morte di un membro notevole del gruppo si prende qualcuno di un gruppo analogo/simile. Il problema e' che di gruppi simili ai Voivod ce ne stanno pochi. Anzi, che io sappia nessuno.

@Eugenio: posso confermare (essendo figlio di idraulico) che i miscelatori , quando sono chiusi, separano il caldo dal freddo. Quando sono aperti ovviamente la depressione porta l'acqua verso l'apertura, quindi il priblema non si pone. Mantenere due pressioni IDENTICHE tra *lo stesso liquido a temperature diverse* e', come sai essendo un fisico, impossibile: non appena l'acqua calda incontrasse quella fredda cambierebbe densita', si creerebbe una depressione, si attiverebbero i moti di convezione e i liquidi si miscelerebbero comunque. Quella della pressione diversa e' una scusa farlocca per idraulici pigri che guidano a sinistra. :)

Uriel

Palmiro Pangloss ha detto...

Mi pare tu stia elencando motivi per i quali amare la Perfida Albione. BTW hai letto che hanno tolto le parrucche - e fatto ridisegnare le toghe da uno stilista - ai giudici civili? Io sono in lutto.

farlocca farlocchissima ha detto...

Dall'inizio degli anni 90 gironzolo spesso e per lunghi periodi tra stati uniti e UK. Quando avvenne, l'avvento degli Starbucks lo vidi come una benedizione divina, un premio per non essermi messa mai a piangere di fronte all'ennesimo orrore liquirizioso (lungo) che si pretendeva essere un espresso (a caro prezzo per altro). Capisco però che senza questa memoria la frequentazione di uno Starbucks richieda almeno un tavor prima di entrare :)

Unknown ha detto...

Sono in una camera d'albergo in UK: ci sono i miscelatori e funzionano. So che non ci crederete quindi li ho fotografati e li pubblichero' asap.

Anonimo ha detto...

stavolta giuro che ho raggiunto la sincope a suon di ridere! Molti dei punti che hai scritto, soprattutto quello della pronuncia dei nomi, erano anche dubbi miei.
Ciao
Tumy

Palmiro Pangloss ha detto...

Lo so che e' la classica scvusa da ufologo sfigato, ma mi sono dimenticato di fare la foto e ora non ci crederete. Ma c'erano!