22 settembre 2008

Un comodo modulo da sottoscrivere


Non so se avete notato come lo stesso governo americano che chiede sanzioni contro diversi Paesi europei per via di "indebiti" interventi statali nell'economia e magari per il supporto a questa o quella azienda in difficoltà non si fa problemi a nazionalizzare Fannie Mae e Freddie Mac, o a "prestare" decine di miliardi di dollari ad AIG in cambio di quelle che sono a tutti gli effetti azioni-spazzatura (interessante notare che se a compiere la stessa azione fossero due aziende private, la SEC gli piomberebbe in testa come un camion di mattoni, ma vabbè).

È interessante anche vedere come tutti i supermanager finanziari, gli analisti, i broker, i profeti del libero mercato si stanno spellando le mani ad applaudire - gli stessi che quando la Rover ha chiuso, hanno sentenziato che dopotutto era meglio così e non ci si può certo aspettare che lo Stato si faccia carico degli errori del management o delle inefficienze degli operai. E anche in Italia, tutti quelli che precario è bello, tutti quelli che bisogna tagliare le tasse per stimolare la produttività, davanti a quest'ondata di interventi statali sostenuti dalle tasse improvvisamente non hanno nulla da dire.

Siccome fra due-tre anni questi qui si saranno scordati di tutto e ricominceranno con la solita geremiade sul libero mercato senza controlli che è tanto bello, consiglio ai miei tre lettori di stamparsi la dichiarazione che riporto sotto, e se conoscono qualcuno di questi signori, o qualcuno che di questi signori fa apologia, di farsela firmare, a futura memoria.


Dichiarazione (in carta libera)

Per buona parte degli ultimi trent'anni è stata opinione diffusa che il capitalismo deregolamentato sia in grado di creare una società moralmente giusta, e di promuovere equità, efficienza e progresso sociale.

Io stesso ho in prima persona condiviso e sostenuto questa posizione, mi sono opposto all'introduzione e al potenziamento di ammortizzatori sociali sulla base del fatto che avrebbero interferito con i meccanismi del mercato, ho promosso una forma di meritocrazia in cui tutti godono dei frutti delle proprie iniziative e pagano le conseguenze dei propri errori.

Per decenni sono rimasto a guardare mentre milioni di persone che non erano nate con gli stessi vantaggi materiali toccati a me venivano costrette a piegarsi a 90 gradi e a stringere i denti, quando non anche a ringraziare, mentre io continuavo a godere dei frutti derivati dai privilegi dovuti alla mia nascita. Ho sempre sostenuto che la povertà è, almeno in parte, conseguenza di colpe, irresponsabilità ed errori di giudizio di chi ne soffre, e che ridistribuire le risorse per alleviare la povertà significherebbe premiare quelle colpe, quella irresponsabilità e quegli errori di giudizio. Per decenni mi sono ripetuto che le ferree leggi del mercato sono il modo più giusto ed equo di organizzare le relazioni umane.


Inoltre, ho sempre sostenuto che la tassazione non è altro che una forma di rapina, e che qualsiasi situazione può solo essere peggiorata dall'intervento pubblico.

Alla luce dei recenti eventi, posso convenire che i fari illuminanti del capitalismo mondiale meritano più di chiunque altro l'appellativo di "ladri bastardi". In un mese in cui persone come me hanno ripetutamente beneficiato del genere di salvataggio finanziario a cui mi sono sempre opposto quando andava a vantaggio di chi era meno privilegiato di me, devo convenire di essere, e di essere stato per molti anni - un laido parassita del più infimo ordine.

Se le famiglie di disoccupati e precari hanno dovuto soffrire per quelle che erano solo in minima parte loro colpe ed errori di giudizio, in un mondo con un minimo di giustizia io e quelli come me dovremmo passare il prossimo paio di decenni immersi fino agli occhi in liquami di fogna per la criminale stupidità e irresponsabilità di cui sono stato a lungo paladino.

Se avessi anche solo un grammo di onore residuo, mi chiuderei da qualche parte con una bottiglia di whisky e una pistola, e risparmierei a coloro che ho intorno il fardello di dover in futuro sopportare la mia ipocrita presenza.

In mancanza anche di questo, ora, almeno, mi trovo ad avere la decenza di ammettere che un generoso sistema di ammortizzatori sociali finanziato dalla fiscalità è il minimo che si possa concedere, dopo l'enorme salvagente finanziario che i governi hanno lanciato alle "grandi istituzioni" del capitalismo selvaggio.

In aggiunta, ammetto che il tipo di liberismo selvaggio che ho sostenuto per molti anni è inapplicabile e pernicioso per una democrazia moderna - e che un efficace sistema fiscale (social)democratico è l'unico fattore che ha impedito che l'intera popolazione occidentale si trovasse costretta a soffrire le conseguenze della mia decennale stupidità, avidità e disonestà. Ammetto liberamente e senza costrizioni che sono i governi democraticamente eletti, e non disoneste teste di cazzo come me in nome del "mercato", a dover avere l'ultima parola in termini di politica economica.

Firmato:______________

Nome:_________________ (a stampatello)

Data:_________________

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9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo elogio della socialdemocrazia . Il rinnegato Kautsky può finalmente riposare in pace .
Se solo capissi perchè molta più gente va a lavorare a Londra di quanti ne vadano a Stoccolma....
Ormazad

Eugenio Mastroviti ha detto...

Il paragone mi sembra un po' ingiusto: più gente va a lavorare anche in Brianza che a Stoccolma, credo, e sicuramente più gente viene a lavorare in Italia che in Svezia; se sei convinto che in Brianza si viva meglio che in Svezia, ho diversi ettari di terreno non-esattamente-paludoso in Florida che potresti trovare un buon investimento.

Anonimo ha detto...

Florida ?? che c' entra con la Brianza .


Ormazad

Eugenio Mastroviti ha detto...

Tu fidati, che quei terreni sono un investimento perfetto :)

Anonimo ha detto...

Comunque, Eugenio, preparati. Fermo restando che Wall Street ha dimostrato di non essere poi tanto meglio della camorra (beh, almeno la camorra non va in bancarotta...) una nuova generazione di complottisti sta oliando le armi. Credo di poter prevedere con ragionevole certezza che la prossima conspiracy theory sara' dedicata al crollo dei mercati americani e mondiali. Il che suonera' piu' o meno cosi': 'gli americani, in difficolta' per l'iraq e dal momento che stanno per perdere la supremazia planetaria a vantaggio di Russia e Cina, hanno deliberatamente orchestrato il crollo del sistema economico globale per trascinare nel vortice Russia e Cina e mandarle in bancarotta. Da qualche parte nel deserto del Nevada, c'e' una superbanca con superforzieri colmi di trillioni di dollari che gli americani useranno per comprarsi Russia e Cina per un tozzo di pane quando la tempesta raggiungera' il culmine'. Questo sara' piu' o meno il template della nuova teoria. Chomsky e Naomi Klein penseranno al resto.

Yossarian

Eugenio Mastroviti ha detto...

"The Wall Street Collapse Was An Inside Job!"

Sì, già me lo vedo.

Palmiro Pangloss ha detto...

Se per te le commistioni tra banche ed agenzie di rating sono "mercato" allora hai ragione: troppo mercato ha ucciso Wall Street.

Eugenio Mastroviti ha detto...

@Palmiro: sai bene che in un mercato senza regole e senza controlli (che sono quel che ci è stato venduto per 15 anni come mercato "buono") commistioni e pastette avvengono e sono, purtroppo, la norma. A dire che sono mercato non sono io: sono i signori a cui si chiede di sottoscrivere il modulo qui sopra.

Palmiro Pangloss ha detto...

Mercato senza regole e' un ossimoro: hai mai visto funzionare un mercato, uno di quelli reali con le bancarelle, che funzioni senza regole condivise ed applicate? Io no. Impariamo a distinguere tra liberisti e truffatori che si ammantano dei liberismo.