14 gennaio 2008

Tortura


Nel podcast di Democracy Now di venerdì scorso (11 gennaio) c'è un estratto delle testimonianze di torture inflitte dagli interrogatori militari ai detenuti della base di Guantanamo. La prima testimonianza narra di come una interrogatrice si sia aperta un bottone della camicetta per far vedere al detenuto una scollatura un po' più generosa, farlo arrapare e farlo dunque sentire impuro e ipocrita, mettendolo psicologicamente a disagio. La seconda, di come un interrogatore abbia detto ad un detenuto di aver buttato a terra una copia del Corano e di avergli dato un calcio.

Queste due accuse sono state ripetute spesso, anche dagli avvocati dei detenuti (la prima denuncia di questi due episodi specifici risale alla scorsa primavera), come prove delle inumane torture operate sui prigionieri di Guantanamo. Ora, che a Guantanamo si compiano massicce violazioni dei diritti dei prigionieri è noto ed acquisito, lo dice anche la Croce Rossa Internazionale che in generale ci va con i piedi di piombo prima di lanciare accuse; ma fra tutti gli esempi che si potevano tirar fuori, perchè insistere tanto su queste due stronzate?

Poi dice, con amici come questi...

1 commento:

Uriel ha detto...

... e ringrazia il cielo che non gli hanno leccato "il linguine".

Uriel